Capitolo 15

7.5K 381 31
                                    

"Cosa fai?" Urlo a Paula che combatte dalla voglia di non piangere mentre mi vuole uccidere con lo sguardo. Cosa ho fatto ? Mi punta il telefono davanti al viso, allora capisco. É una foto dove ho il viso di fronte a quello di Calum. È di appena due minuti fa, chi ha scattato questa foto? Da questo punto sembra che ci stiamo baciando, in bocca. Cazzo no. Alcuni ragazzi ci guardano da lontano oppure si fermano nel corridoio.

"No, non è co-"

"Vaffanculo Vivian! Credevo fossi la mia migliore amica! Che di te mi potessi fidare! Invece sei la prima che ha tradito la mia fiducia! Sapevi che mi piaceva Cal !" Urla con gli occhi chiusi a due fessure, per trattenersi dal piangere.

"Ma Pa-"

"Ma un corno, Vivian! Credi che ora che hai due centimetri in meno puoi fare la puttanella con chi ti pare ?" Urla scuotendo il capo, indignata, disgustata. Ha tutte le ragioni per essere arrabbiata... ma io non l'ho fatto! Non può dirmi queste cose.

"Non l'ho baciato!" Urlo in risposta, gli occhi mi si inumidiscono ma non faccio cadere nemmeno una lacrima. Per un ragazzo non si piange, ma per la propria migliore amica sí. Ormai è una sorella per me. Ci conosciamo da quando andiamo all'asilo. Come può pensare queste cose?

"Ragazze calmatevi" interviene il professore mettendosi tra noi due.

"Dici tanto che Rosy è una troia, ma tu non sei da meno!" Lo evita Paula, si allontana e scappa lontano da noi. "Fottiti Vivian!"

Appena mi muovo per seguirla sento una mano afferrarmi il braccio. Sbatto velocemente gli occhi per togliere la lacrima formata nel mio occhi, che mi faceva vedere appannato e quando la lacrima scivola lungo la mia guancia vedo il volto dispiaciuto di Michael. Mi avvicina al suo petto stringendomi forte, mi sorprende all'inizio ma ne ho bisogno. Asciugo la lacrima nascondendo il volto. "È tutto risolto professore" sussurra Michael al professore di informatica che è rimasto immobile. "Voi cosa avete da guardare ? Andate in classe !" Urla ai ragazzi che continuano a ficcanasare. Che ho fatto di male? Perché mi succedono queste cose? "Andiamo via da qui, okay?" Sussurra accarezzandomi i capelli. Annuisco leggermente staccandomi da lui, mi circonda le spalle con un braccio e mi trascina fino l'infermiera della scuola, la stanza è sempre vuota. Michael informa il bidello che sto male e che perdiamo l'ora poi mi fa sedere nel lettino, invece lui avvicina la sedia.

"Vuoi parlarne?" Chiede a bassa voce, tengo il volto basso per evitare il suo sguardo.

"Perché sei qui?" Sussurro continuando a tenere lo sguardo basso. "Non mi hai parlato dal tuo compleanno, mi hai difeso due o tre volte per poi sparire... ora non so nemmeno se vuoi discutere con me o cosa." Asciugo col palmo della mano la guancia bagnata. Non sto andando a carcare liti, ma voglio risolvere.

"Non voglio discutere." Risponde, appena sento quelle parole è come se mi avessero tolto almeno un piccolo sasso tra la mia montagna di problemi. "Voglio scusarmi." Risponde, alzo il mio sguardo confuso sul suo dispiaciuto. Scusarsi? "Ho esagerato, potevamo rimanere amici invece mi sono comportato malissimo e ho mandato la nostra amicizia a puttane..." spiega guardandomi con i suoi occhioni verdi che si abbinano ai suoi capelli nuovamente tinti.

"Avevi tutte le ragioni per essere arrabbiato con me... non devi scusarti" sussurro, mi prende le mani e con il pollice fa dei cerchietti nel dorso della mano. "...ti aspettavi che mi innamorassi di te, invece è successo con Harry." Evito il suo sguardo. Ho ferito tutti i miei migliori amici, prima Michael e poi Paula. Di sicuro anche le altre ragazze sono arrabbiate con me, e con la fortuna che ho, anche Harry avrà visto quella foto. Ma chi l'ha scattata? "Tu sei l'ultima persona che si deve sentire in colpa, io-"

"Nemmeno tu devi sentirti in colpa." Mi interrompe riprendendo contatto visivo. Senza ripensarci due volte mi alzo dal lettino e lo abbraccio nascondendo il viso nell' incavo del suo collo.

"Vivian, tu mi piaci ancora." Sussurra Michael restando abbracciati. Mi irrigidisco e sento il sangue gelarmi nelle vene. No Mickey, ti prego no. "Ma so benissimo che ami Harry, quindi voglio almeno restarti amico... sappi che potrai parlarmi di tutto senza vergogna. Come prima." conclude, mi allontano l'abbraccio e gli sorrido grata.

"Grazie." Sussurro sorpresa e rilassata, appoggia la sua mano nella mia guancia togliendo via una tra le tante lacrime che mi hanno bagnata.

"Ti va di spiegarmi cosa ti è successo in quest'ultimo mese ?" Chiede confuso. "Hai picchiato Rosy !" Ride indicandomi. "Sì... ho avuto un momento di pazzia" scuoto il capo senza dare peso alla questione, ridendo tra me e me al ricordo. Ci mettiamo a ridere e a parlare di cose strane, mi dice che lavora da Joe's , un negozietto di CD e mi informa delle ultime cose che gli sono successe. Adoro Michael proprio per questo , perché sa distrarmi e farmi ridere. "Ma..." interviene improvvisamente serio. "Cosa è successo prima? Con Paula intendo..." il sorriso che mi è comparso da poco in volto si dissolve come una scritta sulla sabbia cancellata dalle onde del mare.

"Lei... pensa che ho baciato Calum" rispondo lentamente.

"E tu l'hai ..." gesticola preoccupato con le mani, scuoto il capo e lui annuisce pensieroso.

"Mi hanno fatto una foto dove sembra che ci stiamo baciando... ma non è cosí." Appoggio i gomiti sulle gambe e mi stringo la testa confusa, stanca, arrabbiata.

"Ma Harry sa di quella foto ?"

"Non lo so" rispondo. Cosa devo fare ? Scrivergli ? Cercarlo ? Aspettare che lo faccia lui? Apre le sottili labbra per parlare ma viene interrotto dalla campanella, è già finita l'ora?

"È meglio che riprendiamo le lezioni... prima che pensino che sto facendo strane cose con te." Sbuffo alzandomi dal lettino. Ci mancherebbe solo questa. "Michael?" Lo richiamo prima che si alzi dalla sedia. "Grazie per avermi perdonata..." sorrido lievemente. "Sono veramente contenta di essere tornati..." cavolo, ora arriva quella parola. "Amici." Sussurro preoccupata.

"Anche a me" risponde semplicemente.

~~~~~

Entro nell'aula di storia per affrontare l'ultima ora, essendo arrivata all'ultimo momento tutta la classe si volta verso la mia direzione e vedo tra la classe gli occhi delusi di Paula, affiancata a Anne e Isabel.

"Signorina Lancaster, è fortunata che non ho già iniziato la lezione" mi rimprovera Miss. Lee.

"Mi scusi..." rispondo con voce flebile, mi muovo imbarazzata in fondo la classe sedendomi dove c'è un banco libero, e singolo. Anne e Isabel mi seguono con lo sguardo, ma non so cosa fare quindi cerco di evitarle. Paula invece guarda dall'altro lato. Miss. Lee inizia la lezione parlando della seconda rivoluzione industriale o qualcosa di simile. Prendo di nascosto il telefono e mi decido a scrivere ad Harry.

A: Harry

-Sei a scuola ?-

Aspetto dieci minuti ma non ricevo risposta.

A: Harry
-Vorrei parlarti, ed anche scusarmi. Non mi piace farlo per messaggio possiamo vederci?-
scrivo ansiosa. Stavolta risponde subito e vorrei spofondare.

Da:  Harry
-Io e te non abbiamo nulla da dirci. Credevo fossi diversa,Vivian. Ma dopo che ho visto la foto con Calum... devo essere sincero, non so cosa pensare. Se volevi lasciarmi stamattina potevi dirmelo direttamente senza inventare quella stupida scusa della scommessa.-

A: Harry
-C'è stato un malinteso! Io non ho baciato Calum. Mi devi credere.-
Guardo velocemente Miss. Lee che continua a spiegare.

Passano minuti ma Harry non risponde.

New Me • Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora