Capitolo 23

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LEGGETE L'INIZIO DEL CAPITOLO CON "SKINNY LOVE " DI BIRDY.

"Vivian" mi richiama fermandomi dal polso. Non volevo parlare con lui. Non volevo ascoltarlo. Aveva detto una pausa, no. La pausa la metti al video di Youtube che non riesce a caricare, non a me. O stai con me o stai contro di me. Non c'è via di mezzo.

"Lasciami" mi dimeno dalla sua presa, un nodo si formò nuovamente alla gola "hai detto che vuoi una pausa. Io ti dico che non voglio pause. Abbiamo chiuso, Harry." Taglio corto inghiottendo un'altra lacrima. Non devo piangere. Basta piangere.

"Vi-" inizia con aria dispiaciuta, sussurrando con la sua voce roca e tranquilla.

"finiamola qui senza troppi giri di parole!" Esclamo nervosa interrompendolo. Lo guardo negli occhi, un verde scuro impadronirono quelli che prima erano un verde cristallino vivace ,ora sono cupi, troppo scuri, colpevoli e tristi. Distolgo lo sguardo concentrandolo sulle labbra che stava mordendo. Quelle labbra così perfette. Quelle labbra che fino un minuto fa erano mie. Perché l'ha fatto? Quasi mi dimentico perché sono arrabbiata con lui, quasi. Il dubbio si impadronisce di me e non posso fare a meno di chiedere "Perché vuoi una pausa ?"

Non risponde. Questo mi fa innervosire come un bestia. Perché l'ha fatto? Voglio saperlo. È colpa mia? È colpa di Michael? Di chi è la colpa? Se non so la radice del problema come posso, possiamo, risolverlo? "Rispondi!" Gli urlo contro, sorprendendo entrambi.  Come una pazza isterica inizio a colpirlo al petto, mi blocca i polsi, così inizio con la nuca per tre o quattro volte continuando a piangere contro il suo petto. Mi fa arrabbiare più il fatto che non mi spiega che per il fatto che mi abbia lasciato.
Sono stanca, appoggio la testa al suo petto respirando per l'ultima volta il suo profumo. Lascia liberi i miei polsi e mi stringe a se, tenendomi il più vicina a lui. Volevo quell'abbraccio. Mi serviva quell'abbraccio. Mi serviva sapere che sentiva qualcosa per me, che mi sussurrasse che mi amasse. Come quando eravamo tornati dalla cena di casa sua. Che mi baciasse con le sue perfette labbra rosee, morbide. Mi allontano per non farmi ulteriormente male.

"Non posso" sussurra semplicemente. Non può, cosa? Ho bisogno di saperlo.

"Cosa non puoi?" Chiedo aggrottando la fronte.

"Ho le idee confuse, ho bisogno di riflettere Vivian" risponde cauto. Confuso su cosa? Di noi? Abbiamo avuto piccoli ma stupidi problemi. Li abbiamo risolti subito, siamo tornati insieme. O è confuso su quello che prova per me? Questa situazione sta facendo confondere anche a me.

"Ciao Harry" Questa volta mi allontano definitivamente da lui, stufa dell'intera questione. Non devo voltarmi, se lo guardassi mi pentirei. Tornerei da lui piangendo e mi mostrerei facile, vulnerabile, dipendente. Per cosa? Per stare peggio. Io lo amo. Ma lui? Su cosa è confuso? E se il problema fossi io? Se sono veramente cambiata e non gli piaccio più?

Raggiungo il bagno senza guardare nessuno. Anche la povera Isabel che mi ha seguita quasi fino al bagno finché non le ho detto di lasciarmi in pace. Non voglio nessuno. Voglio stare sola. Voglio pensare per conto mio. Se ci fossero altre persone che mi dicono i loro pensieri vado completamente in crisi. A malapena riesco a fare ordine nella mia testa, distinguendo le idee più reali da quelle meno reali. Dalla verità e dall'illusione.

Appena entro in bagno vedo Rosy e Jennifer a truccarsi, si voltarono insieme verso di me. No, loro no. Quando mi rendo conto che non sono nel posto giusto, al momento giusto mi volto per uscire ma Rosy mi richiama con la sua voce stridula. Non riesco a sopportarla, adesso meno delle altre volte.

"Stai qui" si affretta ad avvicinarsi fermandomi dal braccio. "Ti ha lasciata vero?" Chiede curiosa, non intravedo perfidia nei suoi piccoli occhi color miele. Solo curiosità. Non rispondo, stringo le labbra in una linea dura guardandola male. Avrebbe approfittato per deridermi. Di sicuro direbbe 'dopotutto, chi vuole una sfigata come te' o qualcosa di orribile. Come se già non bastasse la rottuta, lei dovrà rinfacciarmelo. Come ha sempre fatto con tutto. "I ragazzi sono stupidi, non farci caso." Fa spallucce lasciandomi il braccio libero, si sistema i capelli sorridendo falsamente. Apro la bocca sorpresa. Mi sta... confortando? Rosy? A me? "Se vuoi distrarti stasera potresti venire a casa di Thomas Rudd , farà una festa" porge la mano aperta Jennifer che le passa immediatamente un foglietto, come un maggiordomo in ordine al proprio padrone. "puoi invitare chi vuoi" mi obbliga ad aprire la mano richiudendola col foglio. Poi prende la sua pochette e con Jennifer uscono dal bagno lasciandomi finalmente sola nei miei pensieri. Ora sono anche perplessa dal comportamento di Rosy? Come mai è... gentile?

~~~~~

"Quindi ti ha lasciata ?" Chiede Paula dispiaciuta prendendomi la mano.

Annuisco senza guardare le ragazze. Sento comunque i loro sguardi fissi su di me, aspettando in una mia mossa o che parli. Cosa devo dire? Cosa posso dire? Ci siamo lasciati e non so il motivo. Voglio rimediare ma non so come fare o cosa fare.

"Scusa Izzy per prima" mi ricordo quando prima la scacciai via. Si era preoccupata per me, di come stessi e cosa fosse successo e io l'ho mandata via. Quella ragazza è un angelo e a volte penso che non si merita le cattiverie che ci sono in questa scuola.

"Tranquilla." Sorride tranquillizzandomi.

"Anche Ashton ed io abbiamo avuto un po' di problemi all'inizio. È normale." Mi assicura Anne, alzo lo sguardo su di lei. "Anche in mensa abbiamo discusso." Le altre annuiscono per confermare.

"Grazie ragazze" mormoro scendendo dal mio letto.

"Ti è caduto questo" Paula prende l'oggetto che mi è caduto. È il biglietto della festa, adesso stropicciato e piegato in una pallina. Lo apre stirandolo e lo legge ad alta voce.

"Chi te l'ha dato?" Chiede Anne porgendosi per prendere il foglio.

"Rosy" sbuffo slegandomi la coda, passo le dita nei capelli schiariti. Scivolano liberi sulle mie spalle e come una stupida penso per un momento che forse ad Harry non piacciono le bionde e che il motivo sia questo. Sono proprio stupida. "È piuttosto strana in questo periodo, non so perché me l'abbia dato." Aggiungo prima che me lo chiedessero loro. Preferisco non dire che mi ha 'rassicurata' stamattina in bagno, non so perché. È piuttosto strano e non ci crederebbero, sono la prima a non farlo.

"Vuoi andarci?" Chiede Isabel mordendosi nervosamente le cuticole, Thomas è il suo ex fidanzato. Non so perché si sono lasciati, non ha voluto dircelo. Disse solo ''É uno stronzo pervertito.'' e più che triste era arrabbiata, e molto. È difficile farla arrabbiare, quindi non immagino cosa le abbia fatto quel ragazzo.

"Vorrei andarci. Forse non penserò a... Harry." Mi siedo nel quadro della finestra. Mi rialzo immediatamente appena ricordo il bacio della notte di Natale o al semplice fatto che lui veniva a trovarmi da lì.

"Ma se non vuoi andarci per Thomas capisco perfettamente." Mi rivolgo a Isabel. "Potreste dormire qui. Potremmo guardare un film o-"

"Va bene, tranquilla." mi interrompe "Ora sto con Logan. Ho voltato pagina, mi ero anche dimenticata di lui." Fa spallucce indifferente.

"Una festa di lunedì? Che sfigato. Domani c'è anche scuola..." commenta dubbiosa Paula.

"Domani c'è sciopero, non andiamo a scuola." Ci ricorda Anne.

"Perché non lo sapevo?"

"L'ha detto la Summer."

"Ah, capisco perché non lo sapevo. Ma... quindi tu ascolti la Summer?"

"Allora andiamo alla festa?" interrompo i loro commenti a proposito della Summer. È ovvio che nessuno ascolta quella donna, non c'è bisogno di farne un fatto di Stato. Le ragazze, dopo un giro di sguardi di conferma, annuiscono.

New Me • Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora