Capitolo 41

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La mattina dopo chiamo mia madre prima che lo possa fare lei, così da impedire che mi chiami in momenti inopportuni.


"È tutto okay" dico, ho paura che la mia voce sia troppo squillante o che sia cambiata. Lei non dice niente, anche se non c'è molto da dire. Harry si sta lavando e quando esce con solo un asciugamano attorno alla vita mordo il labbro per trattenere un sorriso. Sta di spalle e non si preoccupa che lo possa vedere. "Non dormiamo insieme, e poi ci sono Isabel e Logan" mi ricordo della bugia di Harry. Lui intanto si toglie l'asciugamano per mettersi i boxer puliti, non riesco a girarmi appena in tempo , anche perché non volevo, vedendo il suo 'amico' e rimanendo sconvolta ponendomi la solita domanda che ogni ex-verginella si chiede: 'come diamine è entranto quel coso dentro di me?' Ma poi ricordo che le forze della natura sono molto forti, come le sue spinte.

"Okay, ci vediamo domani sera" le dico, e senza che possa risponere riattacco il telefono.

"Come vanno le gambe?" Chiede con ora i boxer e jeans addosso, chiude la cerniera e cerca una maglietta nella sua valigia nera.

"Meglio" guardo ovunque tranne lui per l'imbarazzo, tiro la coperta per coprirmi meglio. "Non ho perso molto sangue." Dico "non è normale..." si sdraia al mio fianco mettendosi anche lui sotto le coperte e guardandomi da sotto le ciglia corte.

"Meglio così, no?" Sorride leggermente e io mi avvicino a lui appoggiando la guancia sulla sua spalla. Non lo so se è meglio così o meno. Mi sento spossata, con lo stomaco sotto sopra e... strana.

"Dopotutto io non sono come le altre." La mia guancia salta insieme alla sua spalla, segno che sta ridendo in silenzio.

"Se stai meglio ti andrebbe di fare un giro per Yatala, più tardi?" Annuisco.

~~~~~

Verso le undici di mattina decido di alzarmi finalmente dal letto e, anche se all'inizio le gambe tremavano e facevano ancora un po' di male, usciamo per visitare Yatala, città di Brisbane. In realtà ad Harry non importava molto dove andavamo, voleva solo che stessimo solo noi due per un weekend lontano da tutti. Trovato un fast food, dopo quasi un'ora di camminata per niente piacevole a causa della notte precedente, entriamo venendo accolti da un'immediato odore di frittura.

"Non sarò affatto femminile" rido addetando il panino sporcandomi i bordi della bocca.

"Che novità" alza un sopracciglio scherzando. Non rispondo perché sto masticando e mi da fastidio parlare a bocca piena ma alzo il dito medio con un sorriso falso.

"Come ora per esempio" alzo gli occhi e noto che dietro le spalle di Harry c'è una coppia di fidanzatini che si stanno pulendo i denti a vicenda con la lingua dell'altro. Dannazione ! Sto mangiando, che schifo. Fatelo da un'altra parte, o almeno contenetevi.

"Che hai?" Chiede Harry addentando una patatina inzuppata nel ketchup.

"Perché?"

"Sembra che stai per vomitare"

"Quelli dietro di te."

Si gira e appena li vede ride leggermente. "Cosa c'è che non va in loro?"

"Mi fa schifo vederli baciare... così."
Alza le spalle e guarda l'ora dal telefono, o se gli sono arrivati messaggi o chiamate.

"Che hai voglia di fare di pomeriggio?" Ha un ghigno sulle labbra, calma ragazzo. Da che eri la suora intoccabile ora sei la dodicenne in calore? I ruoli si sono invertiti, ovviamente, ho scoperto che farlo fa male alle gambe quando invece per i ragazzi è goduria assoluta. Io ho bisogno di riprendermi e lui di calmarsi.

New Me • Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora