Capitolo 38

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"Papà!" Esclamo spingendo Harry che cade indietro contro il divano.

"Sì Vivian, sono tuo padre." Resta davanti alla porta. È rosso dalla rabbia ed io sarò trasparente come il vetro con delle chiazze rosse per l'imbarazzo. Merda.

"Ehm, io andrei..." dice Harry alzandosi dal divano, mi guarda e ricambio mordendomi il labbro. Sembrava che mio padre lo stesse facendo passare ma quando è vicino alla porta per passare mio padre non si sposta di un millimetro, guarda Harry con uno sguardo che, se potesse, lo incenerinebbe. "Io dovrei..." inizia Harry guardandolo. Per guardare, in questo momento, mio padre negli occhi ci vuole molto coraggio e a quanto pare ne ha più di quanto pensassi.

"Tu non vai da nessuna parte." Interrompe, gelido, mio padre chiudendo la porta. Lo afferra per la spalla e lo fa sedere accanto a me nel divano, lui si siede in quello di fronte.
Restiamo per mezzo minuto a guardarci senza parlare, non so cosa dire, passo lo sguardo da Harry, che guarda mio padre e labbra serrate, a mio padre che ci guarda aspettando che parliamo passando lo sguardo da me a Harry.

"Quindi..." sbuffa mio padre.

"Noi siamo fidanzati." Dico con la voce meno tremante che riesca a fare. Ma la situazione è più tesa e imbarazzante di quanto avrei mai voluto.

Il mio intervento, ora che l'ho detto, è così stupido, infatti mio padre risponde : "L'avevo intuito anche da solo questo, dato che vi stavate baciando. Mi sarei preoccupato se non lo foste." Harry si gira verso di me e io faccio lo stesso, ha gli occhi spalancati mentre io trattengo il respiro.

"Non so cosa dire signor. Lancaster..." ammette Harry tornando a guardare mio padre.

"Oh, per carità! Non darmi del signore che mi conosci da quando sei nato." Fa una smorfia. "Perché non me l'hai detto?" Chiede guardandomi. Stringo i lacci della felpa, li arrotolo attorno il dito, li tiro... nulla riesce a rasserenarmi o darmi una risposta appropriata.

'Avevo paura della tua reazione' dopotutto è la verità.

'Non sapevamo come dirtelo' Harry voleva dirglielo un mese fa, quando mi aveva accompagnata a casa dalla scuola, ma io ho, come sempre, rimandato.

'pensavamo un momento migliore' questo, infatti, è il contrario di migliore.

'è una questione delicata' sarebbe un bluff, ci vuole solo il coraggio, e non ne ho.

"Volevamo farlo settimana prossima" inizia Harry. Lo guardo e spero che mio padre non guardi la sorpresa nei miei occhi. "A casa mia. Avevamo pensato, i miei genitori, io e Vivian, di invitarvi per una cenata e poi ve lo avremmo detto." Continuo a guardare Harry che appare calmo, come se stesse ripetendo un copione, ha la voce tranquilla, cauta e lenta.

Silenzio.

Nessuno parla.

"Carl hai tro-" mia madre entra dalla porta, probabilmente stufa di aspettare in macchina. "oh..." è l'unica cosa che riesce a dire.

"Scarlett, ho trovato tua figlia baciarsi con Harry. Ricordi? Il figlio di Styles." Dice mio padre accennando un sorriso, che assomiglia più ad una smorfia, a mia madre che non appare minimamente sorpresa.
"Non dici niente?" Chiede mio padre, mia madre se non sapesse che siamo fidanzati mi avrebbe già urlato, invece sta zitta. Senza fiatare. Ed ecco che mio padre fa due più due e sbotta "TU LO SAPEVI!" mia madre chiude la porta dietro di sé con il piede e annuisce mentre si avvicina a noi. "Perché non me lo hai detto?" chiede mio padre alzandosi.

"Non prendertela con me! Non ero io quella che doveva dirtelo, ma loro!" Così mia madre si lava le mani sporcandole a noi.

"Non so cosa dire!" Dice mio padre prendendo le chiavi, il portafogli e il telefono che erano sul tavolinetto in vetro.

New Me • Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora