Cassetta LV

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"Se Federico ti farà mangiare la polenta lo smonterò come un mobile dell'Ikea"
"Si può smontare una cosa già rotta?"
"Lo scoprirò"

Stavamo andando a fare un giro per la periferia di Atlanta. Era presto per me, persino per il sole, ma l'alba in america era qualcosa di...emh, come pane e cioccolato, un bradipo sul suo ramo, quando ci sono un barattolo di medicinali blu e uno rosso ma le pasticche non sono scambiate, insomma,
la perfezione.

"Dimmi che non sarete una di quelle coppie che odierò"
"Definisci odio"
"Succhiamenti di faccia, asportazioni di tonsille, scambi di saliva in mia presenza, mani appic-"
"Se lo saremo, ribaltami"

Clarissa fidanzata era un colpo al cuore.
Alla fine quella single ero io, Irene me l'aveva gufata.
Io e i gufi effettivamente non avevamo un bel rapporto. Neanche con i canarini.
Facciamo con nessun animale.
Clar contava?

"MINI GOLF"
"TENNIS"

Andrea e Leo erano spalmati come burro d'arachidi su un cancello.
Ci avvicinammo tutti. All'interno, si apriva un parco privato degno di Zio Paperone con campi di golf e tennis e-, quello è un lago?

"ENTRIAMO"
i gay qui presenti ci trascinarono all'interno.
Potevamo sentire l'odore di soldi. E di sigari. E gonnelline inguinali.
Ahh gli americani.

Appena entrati ci accolse una rinoplastica.
No davvero. C'era un po' di donna in quel silicone.
Ci salutò con un sorriso seguito da dei canotti rosa fluo.
Mi girai verso Alice, che stava cercando di nascondere un rigurgito.
Mi ruotai verso Serena. Lei stava commentando con Martino la scelta discutibile della tinta labbra.
E clarissa...beh.

"Se continua così va a finire che vomito arcobaleni"
Ci misi un po' per rispondere. Ero impegnata a fissare 'Milly' fare gli occhi dolci a Nicola. Ma dai. Era palese elefobia.
"Se non la smette di parlare la mando dalla logopedista a calci nei denti"
"Secondo te sono finiti?"
"Proviamo?"

Per pagare il biglietto d'ingresso avremmo dovuto vendere due reni, un'appendice, tre tiroidi al mercato nero ma Drew ce l'aveva risparmiato. Ma tu guarda, la sua maestra dell'asilo eh? E lei se lo ricordava dopo 22 anni, eh? ELEFOBIA.

Ovviamente il misero sconto a tasca di Leo e Andrea.
Loro volevano entrare? Loro pagavano.
E anche il mio pranzo.
Avevo fame, dannazione.

"Ok, che ne dite di fare una partita a Golf?"
Mio fratello mi atterrò saltandomi sulla schiena.
"SQUADRA!"
"LEVATI DI DOSSO"
"Meglio tennis"
"Viziato del cazzo"
"Excuse me?"
"NON POSSO RIBATTERE COSE CHE NON CAPISCO"

Mi spostai i capelli indietro. Ci voleva la mano di ferro con loro.
"Allora io, Clarissa, Drew, Federico e Nicola andiamo a fare un giro su quella mongolfiera"
Dissi indicando l'area dedicata.
"Tu, Leo, vai con Irene, Samuele e Edo a giocare a golf. E tu"
Diedi un pugno ad Andrea.
"CAZZO CHE MALE"
"Vai con Serena, Martino e Alice a giocare a tennis"
"MA SIAMO DISPARI"
"No utero, no opinioni"

Una volta sparsi come germi nel cibo dopo i 7 secondi, ero sotto la mongolfiera.
"Ok orcelle asiatiche, su"
"Clar cosa ti abbiamo detto riguardo agli
animali?"
"MA NON CE GUSTO POI"

Dopo aver timbrato il pass, ci imbragarono.
Uno dello staff,davvero, MA DAVVERO, figo mi stava allacciando una cintura sulla pancia.
"Non le piace essere toccata"
"Nicola non lo capsice l'italiano"
"Quindi lui può inbragarti?"
"Deve farlo"
"E io non posso?"
"MA TU NON SEI CAPA- OH VABBE. CALORIFERO."

Avevano appena staccato le corde e stavamo volteggiando in aria come atomi di idrogeno.
"Ma potevano farla, che ne so, giallo orca?"
"Ma cosa?"
Drew non capiva le vere priorità.
"Color Azalea"
"Bianco zinco"
"Bianco Titano"
"Bianco floreale"
"BIANCO AVERE ROTTO IL CAZZO"

Le Bozze di  DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora