Cassetta LXVII

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"La sbuccio come una banana"
"EVELIN POSA QUELLO SCOLAPASTA"

Perché finiva sempre così?
Ma poi, perché avevo uno scolapasta in mano? Perché mi servivano le misure per farne una riproduzione umana.
Appena letto il bigliettino, scritto con una grafia di un pterodattilo, avevo chiamato gli altri in modo che evitassero un mio omicidio di massa verso il genere umano.

Nicola stava sopra di me, non nel modo in cui avrei voluto, mentre io ero schiacciata come un crecker sul pavimento.
Se avessi respirato dal naso gli acari mi sarebbero entrati nel cervello.
Non c'era abbastanza spazio per una comunità la dentro.
Se allungavo la lingua peròz potevano entrarmi in bocca.

"Calmiamoci tutti"
"Federico per dire qualcosa del genere dovresti dare il buon esempio"
"LA MIA RAGAZZA È CON UN GAY"
"Sai, mi sento offeso"
"ANDREA HAI MAI PENSATO CHE MAGARI ERI SOLO UNA COPERTURA?"
"Non dovrebbe essere il contrario?"
"SUVVIA"
"Come lo spiegheresri il fatto che Leo è un passivo fantastico?"

Federico si ficcó due dita negli occhi assottigliando le labbra.
"Non voglio. Dettagli."
"ANDREA CONTINUA, COSÌ LI DISTRAI E IO POSSO ANDARLA A CERCARE CON UN PICCONE, UN MATTARELLO, UN TAMBURO GIAMAICANO E UN CAPPELLINO PER IL SOLE. Fa caldo fuori? Non sono abituata ad alte temperature"

Nicola si tolse un calzino e me lo infilò in bocca.
Dio smettila, ok?
Stai dinuovo giocando a 'mondo' e usando il mio personaggio ancora?
SAI QUANTI AVATAR STANNO IN STANDBY ORA? UN MINIMO DI COMPASSIONE.

Alice prese in mano la situazione.
"A che ora sono partiti?"

Sputai il calzino in faccia a Gabriele.
"Sono tornata dal turno di notte e ho trovato quel cazzo di messaggio. Fa pure la simpatica e sul cellulare mi scambia per Gesù. VI SEMBRA CHE ABBIA UNA BARBA?"

"André, Leo a che ora è uscito?"
"Credo le cinque del mattino. Comunque era abbastanza stanco, sapete, notte faticos-"
"ANDREA"
Federico si ficcó due marshmallow appena comprati nelle orecchie.

"Ragazzi dai. Sono Clarissa e Leo. Loro spariscono sempre"
Guardammo Serena confusi.
"Oh no, scusate. Ho sbagliato film."

Dopo un'ora Martino e Gabriele stavano disegnando una mappa con i vari posti dove sarebbero potuti andare.
Al primo tentativo erano solo ristoranti.
Al secondo asili nido.
Al terzo sexy shop.
Al quarto schema su cui giocare a battaglia navale.
Mio fratello faceva la nave.

Irene era andata dal portinaio a chiedere le telecamere di sicurezza. Che poi, ne avevamo? Quelle le avrei tenute per scoprire cosa minchia facesse Padre Pietro la mattina quando sbatteva i portoni in quel modo. Ho capito che era in astinenza, ma sbattere più piano?

Nicola mi aveva legato i polsi con un codino e mi stava trattenendo le gambe. Ero un fottuto salame. O un pesce ballerino. Dipendeva dai punti di vista.

Federico e Andrea erano in piena crisi, non ormonale.
Serena era andata a prendersi un impermeabile nero lucido con tanto di cappellino e occhiali da sole. A INIZIO ESTATE.
'Miss fbi' aveva avuto un cattivo effetto su di lei.

Alice e Edo stavano preparando la colazione.
Quello si che era utile.
Avevo voglia di churros e li stavo per ordinare, quando la porta sbatté di colpo, rivelando Irene con un CD in mano.
"EVELIN VAI A PRENDERE IL LETTORE BLU RAY"

Mi alzai di scatto facendo rotolare via Nicola e saltellando fino ad arrivare vicino a lei.
"Ti sembro IN GRADO?"
"Dimmi dov'è"
"Terzo cassetto a sinistra del portaspezie, sopra la mensola delle gomme da masticare e dei ceri consumati, sotto il calorifero con gli adesivi di Spongebob ma a destra della confezione di formine per il pongo.

Attimi di silenzio
"Vai tu?"
"Slegami"

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Le Bozze di  DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora