Capitolo 28

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ALINA
È iniziata un'altra settimana di scuola, io ed Alin ci siamo lasciati... Per una cavolata poi!
Volevo fare un giro con lui in centro, lui non voleva assolutamente farsi vedere per il momento, confessandomi alla fine che si vergogna di me...
L'ho mandato direttamente a fanculo!
Sono un po' triste ma allo stesso tempo sono tranquilla, lui mi ama e faremo pace!

Hai ancora il coraggio di dire che ti ama? Ma tu non stai apposto col cervello!

TI HO DETTO CHE MI AMA, PUNTO!

Guardo Ilaria affianco a me e la vedo abbastanza contenta, anche un po' pensierosa. Vorrei parlarle ma non ho il coraggio. Si gira verso di me e nota che la sto fissando, si mette a fissare anche lei. Non ci parliamo fino a quando non arriva l'intervallo.
<<ciao-la saluto, lei mi guarda ma non mi risponde-devo parlarti>>
<<mh...>> ma non mi guarda neanche, pensa solo a messaggiare! Chissà con chi...
<<ehm... Sai, ci siamo lasciati.>> dico triste.
<<Come mai?>>
<<si vergogna di me...>>
<<Di noi vorresti dire e spiegami, cosa ti aspettavi? Non si è mai fatto vedere in giro né con me e né con te, ci sarà un motivo, no? Ci nascondevamo solo.>>
<<pensavo fosse per il fatto che stavamo insieme da poco o qualcosa del genere...>>
<<ma per favore! In questo secolo davvero credi che esistano ancora queste cose? Ti prego, guardiamo in faccia alla realtà: non ci vuole e non ci ha mai voluto, stiamo solo perdendo tempo...-dice rassegnata-io,ormai, sono andata avanti, mi sono fidanzata e sto bene così.>> si si, ci credo e come!
<<davvero?? E con chi?>>
<<Con Antonio, ci amiamo e stiamo bene.>> ahahahahah!
<<mh...vorresti dire che di Alin non t'interessa più? Così, improvvisamente?>> mi fissa non sapendo cosa dire.
<<non lo so, però con Antonio sto bene...>>
<<almeno lo ami?>>
<<penso... Di si?>>
<<O è si o è no!>>
<<non lo so, ok?? Credo di essere molto confusa. Parliamo più tardi, non voglio che altre persone sentano.>> annuisco, seguiamo le lezioni attendendo la fine della giornata scolastica.
Ci incamminiamo verso la fermata, messaggia ancora, fa finta di non vedermi.
<<potresti anche aspettare>> sbuffo.
<<si, scusa, è che stavo parlando con Antonio.>>
<<Spero ci siano cose interessanti da dirvi, ahahahah-lei mi guarda male e non ride alla mia battuta, ovvio-comunque dicevo che ci siamo lasciati perché si vergogna di me.>>
<<scusa, ma perché lo stai raccontando proprio a me?>> e ora che le dico? Che magicamente mi fido di lei?
<<beh, non lo so, forse perché sei l'unica che capisce la mia situazione...>>
<<beh, non credo perché non sono stata trattata come te, ma molto peggio: sono stata umiliata per strada per causa tua, quando gli hai detto che ti ho picchiata.>> mi guarda con gli occhi lucidi.
Non so proprio cosa risponderle ora, mi limito solo ad abbassare lo sguardo, è colpa mia: non volevo che Alin fosse così sgorbutico, almeno non in mezzo alla strada.
<<c'è debora, c'è Enza, c'è Mirella, Stany...proprio io?>>
<<si, proprio tu!>> le sorrido e lei scuote la testa.

ILARIA
Saliamo sull'autobus e rimaniamo in piedi, purtroppo non ci sono posti liberi, dico ad Alina di scendere alla stessa fermata, tanto mi verrà a prendere Antonio, in bici, non essendo ancora patentato ma mi va bene così.
Scendiamo e vedo Antonio che aspetta, gli salto in braccio per poi baciarlo, Alina ci saluta e si allontana per tornare a casa.
Io e Antonio c'incamminiamo verso casa mia quando sento il rumore di una macchina conosciuta, lui ci passa affianco e, quando i nostri sguardi s'incrociano, mi fa un sorriso malizioso... All'improvviso mi blocco.
<<ehi, tutto ok?>> Antonio cerca di riportarmi alla realtà, non si accorge di nulla, per fortuna.
<<no, niente. Andiamo?>> dico sorridendogli, saliamo in bici, ridiamo a crepapelle perché avevamo un po' di difficoltà a partire, ma dopo vari tentativi mi accompagna a casa.
Dopo aver pranzato, lavato e fatto un paio di compiti, noto che sono le 16, controllo il cellulare e noto 4 messaggi, uno di Debora, uno di Alina, uno del mio ragazzo e uno di...Alin. Lo sapevo, adesso dovrò prepararmi ad altri insulti...

Messaggio da Debora:
"Che fai?"

Messaggio da Alina:
"Che fai, brutta? :P"

Messaggio da Antonio
"Oggi devo lavorare fino a tardi, credo che per le 19 potremmo vederci. Ti amo" uuuh, che carino!!

Messaggio da Alin:
"Devo parlare con te, per favore è importante"

Ad Antonio rispondo solo con un "ok, ti amo anch'io", alle altre due semplicemente che non stavo facendo un bel niente, invece mi sto torturando le mani perché non so se rispondere a quel cretino o meno, ma la curiosità mi uccide, perciò...

Messaggio a Alin:
"Parla..."

Messaggio da Alin:
"per favore, ho bisogno di vederti..."

Messaggio a Alin:
"Motivo?"

Messaggio da Alin:
"Sono stato un idiota, voglio chiederti scusa per tutto, voglio che mi perdoni, però ti prego, incontriamoci."

Oh mio Dio... e ora? Cosa faccio?
Vorrei tanto vederlo, abbracciarlo, baciarlo ma... C'è anche Antonio di mezzo...

Inizio chiamata

"DEBORA!"

"E ora che diavolo ti prende?"

"Alin..."

"Beh? Alin cosa?"

"Vuole vedermi, mi ha chiesto scusa e perdono! Dice che ha bisogno di parlarmi e..."

"E quindi non ci andrai, vero?"

"Cosa?"

"Ilaria, hai dimenticato di essere fidanzata?"

"Non lo verrà mai a sapere..."

"Ma cosa c'entra? Non significa che tu non debba rispettarlo! Antonio non se lo merita..."

"Lo so, lo so!! Ma sono curiosa, ok?"

"Ok, non riesco a farti cambiare idea, perciò fai come vuoi. Stai attenta a quello che fai, dove vai e sopratutto cosa dici..."

"In che senso?"

"Sto parlando della gallina strozzata, è ovvio!" oh, giusto... Alina!

"Va bene ma è meglio se tu non ti faccia vedere da nessuno, se non vuoi addosso tutta la responsabilità di rispondere alle domande."

"Va bene, ci vediamo tra poco"

Fine chiamata

Entro le 19 devo essere con Debora, se non voglio che Antonio sospetti qualcosa. Inizio a prepararmi e mi ricordo di non aver risposto ad Alin.

Messaggio a Alin:
"Alle 18 davanti alla palestra. Sii puntuale..."

Mi risponde con un "ok" e continuo a prepararmi.

Debora mi aspetta fuori casa, saluto i miei ed esco, trovandola abbastanza infastidita. C'incamminiamo verso la palestra, ormai sono le 17:40 ed è abbastanza vicina.

<<spero tu sappia quello che stai facendo...>>
<<Debora, so che non ti piace l'idea però...>>
<<certo!-quasi urla e mi fa spaventare-secondo te mi piacerebbe vederti di nuovo piangere? Rimarrai sola se continui così, non parlo in fatto di amicizie ma di ragazzi!>>
<<dobbiamo solo parlare, tutto qua, voglio solo vedere cos'ha da dirmi...>>
<<ci rinuncio!!!>>

Arriviamo davanti alla palestra alle 18 in punto, dopo qualche minuto lo vediamo arrivare.

<<ti aspetto a casa.>> dice Debora, io annuisco e salgo in macchina.

<<buonasera>> mi saluta sorridendo.
<<ciao...>> rispondo fredda.
<<tutto ok?>> sembra preoccupato. Si preoccupa per me??
<<potrebbe andare anche meglio...>> abbassa lo sguardo e ci allontaniamo dalla palestra.

Ci dirigiamo stavolta in un altro posto, sempre tranquillo e buio, ma diverso, spegne il motore poi mi guarda serio. Mi accarezza una guancia...

<<perché mi fai arrabbiare così tanto, mh? Perché quando urlo che ti odio in realtà vorrei urlare... Che mi fai impazzire? >> dice tutto d'un fiato.

Che la serata cominci...

Amicizia Malata: Rivali In amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora