Capitolo 5

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ILARIA
"Wee" gli dissi
"Ciaoo"
"Desideri ancora chiamarmi tesoro?"
"Oh si! Se è possibile"
"Wow! Ho mal di stomaco"
"Perché?"
"Beh, non lo so. Forse è l'emozione..."
"Mi dispiace"
"Lo sai che sei proprio carino? Anzi... sei proprio bello!"
"Nooo, dai non esageriamo"
"Sai, lo dice anche la mia amica"
"E chi sarebbe?"
"Si chiama Enza"
-Che cazzo scrivi?? Sei tutta matta!- disse ridendo Enza.
-Ma stai zitta! Lo so che anche per te è un angelo caduto dal cielo!-
"Lo sai che sei proprio bella anche tu?" Mi scrisse lui.
"Davvero? Ti ringrazio?"
"Ti devo dire una cosa ma non so se mi crederai" stavo per morire di curiosità in quel momento!
"Dimmi pure"
"Io... mi sono innamorato di te" cazzo! Di già?! Non ci siamo neanche visti!
"Anch'io!" Non ero innamorata però mi piaceva un sacco, volevo provarci e lo volevo tutto per me!!
"Davvero?"
"Si, comunque ora devo andare. Ci sentiamo dopo"
"Ma dove vai? Puoi messaggiare vero?"
"Si, certo"
"Allora ti cerco lì, tesoro" oddio, incominciava a piacermi quel soprannome!
Uscite dal locale erano già le otto e, prima di tornare a casa, andai a fare l'ultima passeggiata con le mie amiche e arrivò un suo messaggio con scritto "usciamo domani così ci conosciamo meglio, tesoro?", io accettai.
Il giorno dopo, a scuola, dissi tutto ad Alina, sembra essere contenta ma non fui cosi sicura dal finto sorriso...
Finite le ore di scuola e tutti a casa. Avevo finito di pranzare quando un Alin mi mandò un messaggio.
"Vuoi essere la mia ragazza?" Cosa? Stava succedendo davvero?! Woooow!!!
"Eh?!"
"Hai capito bene"
"Beh... si, voglio esserlo!"
"Che bello, allora è sicuro che si esce stasera?"
"Si certo! Posso portare qualche amica?"
"Ehm... ok, va bene. Ci vediamo stasera alle sei. Non fare tardi, tesoro"
"Va bene"

Erano le cinque e mezza! Ero già pronta!
Oh cazzo, ero emozionatissima! Non mi truccavo mai prima perché non mi piaceva, anche oggi non mi trucco, qualche volta con un po'di matita e un po' di mascara e fard però non tutti i giorni, solo alle feste mi trucco così. Mi piace essere una tipa acqua e sapone, alla fine era la mia bellezza naturale che dovevo mostrare e non la bellezza finta grazie al trucco.
Debora venne a prendermi, andammo a casa di Enza ma eccola uscire con i suoi fratelli e incamminandosi verso casa mia...
-dove vai?- disse Debora
-stavo venendo da voi-
-con loro??- chiesi preoccupata
-si, perché?- no, cazzo ma non con i bimbi!!
-ma sai dove dobbiamo andare?- chiese Debora
-si, lo so. Li ho portati perché mia madre rompe i coglioni!- sbuffò.
Sbuffai anch'io e feci segno di andare.
Io portai fretta, camminai quasi correndo perché era la prima volta che mi capitò di uscire con un ragazzo bellissimo come lui. Arrivammo al parco, davanti a esso c'era una macchina grigia, vidi uscire un ragazzo da questa macchina. Era lui! Minchia!
-Ciao- mi disse. Io non parlai per un po', ero rimasta a fissare tutta la sua bellezza che non mi accorgessi neanche del suo saluto. Oddio, era bellissimo.
-ehi, perché mi fissi in quel modo?- disse quasi infastidito.
-oddio.- sussurrai.
-non mi piace quando qualcuno mi fissa cosi-
-scusami! È che ero talmente impegnata a guardarti che non ti ho neanche salutato- brava Ilaria! Zitta no, vero?! Aadesso arrossisci come un peperone!
-sei perdonata, tesoro- oddio! Dolcezza infinita.
Dopo alcuni minuti c'eravamo tutti, io arrivai per prima al parco.
Ecco la mia prima stronzata, stupida come sono, gli ho fatto conoscere una parte sbagliata di me... per l'emozione gli ho fatto capire che sono manesca, isterica, una pazza problematica. Per questo m'ignorò quasi per tutto il pomeriggio, sembrava aver occhi solo per Enza. Mi stavo innervosendo...
Erano le sette e mezza, per liberarsi di me ci disse che doveva uscire con i suoi amici. Salutò solo Enza e Debora e io rimasi lì ad aspettare almeno un suo bacio. Entrò in macchina e ognuno per la sua strada.
Ero molto preoccupata, io e Debora accompagnammo Enza. Alin mi mandò un messaggio.

Messaggio da Alin:
"Senti, non possiamo più stare insieme" ecco...

Messaggio a Alin:
"Ehi! È ancora il primo giorno, poi per quale motivo? Mi facevi un sacco di complimenti oggi. E poi non mi hai neanche dato un bacio..."

Messaggio da Alin:
"Per il semplice motivo che mi piace la tua amica Enza. È più calma di te e ti facevo tutti quei conplimenti perché non ti conoscevo ancora di persona"

Messaggio a Alin:
"Adesso capisco perché non mi degnavi neanche di uno sguardo prima, vabbè."

Risposi infastidita e incominciarono a scendere le lacrime. Ma per non farmi vedere dalle mie amiche, soffocai tutto dentro.

Messaggio da Alin:
"No, non era per quello."

Non gli ho risposto perché non ne avevo proprio voglia. Stavo male. Era amore a prima vista per me. Incominciai a camminare il più velocemente possibile dalla rabbia e il mio cuore che stava per esplodere, non aspettai neanche a Debora.
-Ilaria, aspettami!- urlò Debora.
Io non risposi e neanche mi girai.
-Ooh aspettami!!! Ma che cavolo hai??- riuscì a raggiungermi e mi afferrò per un braccio. Vide che stavo male e tremavo perché stavo trattenendo le lacrime e lei se ne accorse.
-Perché non mi hai aspettato? Che ti succede?-
-M-mi ha l-lasciata!- iniziai a piangere -non gli piaccio! G-gli piace Enza!-
-mi dispiace...- disse dispiaciuta -hai sbagliato ad accettare subito ad essere la sua ragazza senza neanche conoscerlo-
-ma lui mi piace tantissimo-
-dai torniamo a casa- e mi incamminai e non parlai fino a casa.
Arrivata a casa, mi misi subito a tavola ma non toccai cibo.
-Ilary, amore di mamma, perché sei triste? Non ti ho mai vista a non mangiare, di solito divori sempre tutto.- disse mia madre -hai litigato con il fidanzatino?-
-no, mamma. Non parlare neanche di fidanzati che non ne voglio sapere per il momento.- le menzogne -sono solo stanca, troppa scuola!- Vermanete non studiavo mai!
-non gli piace- disse mia sorella Maria.
-zitta tu! Sempre così dici!- dissi infastidita. Ero davvero arrabbiata con me stessa.
Ilaria sei una cogliona, mi dice la coscienza.
-vado a letto.-
-almeno facci compagnia, sei sempre fuori casa. Vedi che a papà è triste quando non ci sei e gli manchi molto- com'è dolce il mio Raffiel! Si chiama Raffaele ma io lo chiamo Raffiel o Raffica di vento! Il mio babbo!
-va bene, Raffiel. Rimango perché sei la mia raffica di vento che spazza tutti i miei pensieri cattivi e mi fa tornare sempre il buon umore!- infatti era così! -sparecchio e vado a letto. Lo faccio solo perché me lo avete chiesto-.
Dopo un bel po'...
-buonanotte-
-buonanotte- dissero tutti e tre in coro.
Andai subito a sdraiarmi sul letto. I miei pensieri sono tornati e scoppiai in un pianto senza farmi sentire, stavo davvero male ma non potevo farlo vedere ai miei genitori.
Erano i primi segni di sofferenza e non avevamo iniziato per niente bene.

Amicizia Malata: Rivali In amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora