Capitolo 10

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ILARIA
Eh sì,purtroppo anche quest'estate sta per finire qui. Siamo ai primi di settembre e tra un po' comincia la scuola. Farò il primo anno dei superiori,e sono preoccupata. Mi viene già il panico solo a pensarci. Come sapete,le elementari e le medie non sono state piacevoli per via dei miei compagni.
Volete sapere di me e Alina? Mi ha chiesto scusa:disse che era nervosa, che non aveva intenzione e bla bla bla. Anche quest'anno andremo in classe insieme,dato che ci siamo iscritte entrambe ad un istituto ottico professionale,in un paese vicino al mio. Questa struttura è stata edificata e inaugurata quest'anno,quindi farò parte della primissima classe nella storia della scuola. In realtà non volevo iscrivermi lì:preferivo il linguistico. Sono molto brava nelle lingue,però mamma ha dato ascolto alle voci che ci sono in giro,tipo "è difficile,non ce la farà,non iscriverla lì". Ha fatto di testa sua! Non mi prende mai in considerazione!
Comunque sia,devo prepararmi per l'anno scolastico che affronterò. Ho già comprato tutto il necessario:borsa,astuccio,penne e diario. Tutto,tranne i libri. Per questo motivo quel giorno prima di uscire con le mie amiche passai per la cartolibreria,dove incontrai Alina. Questa mi diede una notizia:tra qualche giorno sarebbe arrivato! Sì,sapete benissimo di chi sto parlando!
Tornai a casa,erano le 18.00. Chiamai Debora e Mirella per sapere se uscivano...

Inizio chiamata

<<Dedda,Mimy! Ci siete?>>

<<Io sì>> disse Debora.

<<Pure io>>fece Mirella,avvicinandosi il più possibile all'autoparlante del cellulare.

<<Siete pronte per uscire? Io mi sto annoiando...>>

<<Io mi devo cambiare>>disse Mirella.

<<Io no,quindi sono pronta>>parlò Debora.

<<Ok,muovetevi,così vediamo se esce anche Alina>>

<<No,no,no e no! Se esce quella,dopo quello che ti ha detto,esci tu da sola!>>commentò arrabbiata Debora.(Sì,le ho raccontato tutto,compreso l'insulto rivoltole.)

<<Dai,Debora! È nostra amica>>

<<Vengo subito a casa tua! Dobbiamo fare due chiacchiere!>>era sarcastica Debora.

<<Ragà,io vado a cambiarmi,altimenti non mi cambierò mai>>

<<Ok,a tra poco>>

Fine chiamata

Dopo quindici minuti fui pronta.
<<Mami,io esco>>.
<<Ciao,alle 20.30 a casa>>
<<Va bene, ciao>>
La prima che incontrai fu Debora.
<<Ciao Dedda>>
<<Ciao,cogliona>> eh?
<<Che ti prende?>>
<<Da quando Alina è mia amica?>>
<<E dai! Smettila!>>
<<Ilà! Ti ha chiamata puttana davanti a tutti! Ha insultato me,ti ha ferita con Alin,e tu che fai? La perdoni e la fai uscire con noi?? Non ti riconosco più!>>
<<È acqua passata oramai!>>
<<Acqua passata un cazzo! Lei e quell'altro continueranno a trattarti male! Lo sai come sono fatti i rumeni!!>>
<<Adesso sei diventata razzista?!>>
<<Lo sto diventando per colpa loro!>>
<<Dai,basta! Andiamo da lei,poi da Mirella>>
<<NO! Non esiste!>> Mo' mi fa uscire dai gangheri!
<<E basta,cazzo! Fai la seria!>>
Un cellulare cominciò a squillare...era il mio.

Inizio chiamata
<<Pronto?>>era Alina

<<Ciao...che fai?>>

<<Sono appena uscita,tu?>>

<<Volevo uscire anche io,viene da me? Devo...ehm...parlarti>>

<<Stavo già venendo-mi voltai verso Debora,che mi stava fulminando con lo sguardo,scossi la testa- è successo qualcosa?>>

<<No,no,niente d'importante...a dopo>>

<<Va bene,arrivo>>

Fine chiamata

<<Che ti ha detto quella scrofa?>>Oh no,ricomimcia!
<<Guarda,sei più infantile di quanto pensassi-la presi per un polso-forza,andiamo!>>
Dopo un bel po' di tempo, Alina era con noi,e stavamo andando da Mirella. Eravamo troppo silenziose,sembrava dovesse succedere qualcosa da un momento all'altro,pertanto ruppi il silenzio.
<<Beh,cosa dovevi dirmi?>>
<<Oh...beh...io...>>era sbiancata. Perché è così agitata?
<<Tu-u?>>
<<Ehm...>>
<<Ehi,tranquilla. Non c'è bisogno che ti...>>
<<Devo uscire con Alin!>>disse tutto d'un fiato,senza farmi finire neanche di parlare.
<<T-tu co-cosa? A-Alin è-è qui?-impallidii e la guardai con occhi stralunati-e tu esci con lui dopo che ti ha tradita? Ma...Alina? Stai scherzando,vero?>>. A parte la gelosia,lo dicevo anche per lei.

Sì,certo cara Ilaria,proprio per lei.

Ci mancavi solo tu coscienza!
<<Ma,noi ci amiamo! Lo vuoi capire che non possiamo stare lontani?>>
<<...>>la guardai con delusione.
<<Lo fai apposta,vero?-disse Debora-lo sai che lei ci sta male,e tu continui a ripeterlo!>>
<<E tu cosa sei? L'avvocato delle cause perse? Fatti i cazzi tuoi, e non ti impicciare!>>era arroggante il parlare altezzoso di Alina.
<<Ehi! Abbassa i toni e porta rispetto che già non ti sopporto!>>
<<Devi sempre metterti in mezzo! Non ti sopporto neanche io!>> Mamma mia quanto urlano!
<<Mi avete rotto il cazzo! State zitte! Siete due bimbe!>>strillai.
<<Io me ne devo andare>>sentenziò Alina. Adios!
<<Ok,ma io non voglio farmi vedere!>>. Era una vera e propria paura:il mio cuore non avrebbe resistito.
<<Come mai?>>la cornacchia ridacchiò.
<<Beh...-cazzo! E ora che le dico?-...perché no!>>.
In fondo non voglio vederlo.

Ilaria, dille la verità,dille che ti dà fastidio vederli assieme...

Non dà fastidio, cara coscienza...fa male!

Diglielo! Così non ci uscirà insieme!

Ma cosa dici? Quella non se ne frega un cazzo di me!
<<Ilà,mi stai ascoltando?>> Alina mi riportò alla realtà.
<<Ehm...dicevi?>>La risposta fu uno sbuffo sonoro. Cosa cazzo ti sbuffi?
<<Dicevo,Alin è arrivato:è lì>>.
Oh,porca miseria! Meno male che non dovevo farmi vedere. No,Ilaria! Non voltarti! Non farloo!!
<<Io vado,ciao>>disse e se ne andò.
Non seppi resistere:mi voltai e mi vennero le lacrime agli occhi. Dio mio,era stupendo! Avrei voluto correre ad abbracciarlo, baciarlo, dirgli quanto mi è mancato e quanto lo amo,dirgli che voglio stare con lui per tutta la vita...ahimè,purtroppo devo tenere tutto per me perché quello che provo io per lui sono solo cazzate:sono solo un peso. Per lui esiste solo lei...io sono solo spazzatura.

ALINA
Mi avvicinai alla sua auto e salii a bordo. Era così bello...
<<Ciao...>>dissi.
<<Ciao,andiamo?>>
<<Sì,andiamo>>
Nessuno dei due parlava,c'era un silenzio imbarazzante,ma lui lo ruppe dopo esserci fermati in una strada buia...
<<Mi dispiace...>>Mi colse di sorpresa.
<<Di cosa?>>dissi.
<<Di averti tradita,mi dispiace!! Davvero!! Sono un coglione,lo so! Non voglio perderti!>>Non gli risposi nemmeno,e mi fiondai direttamente sulle sue labbra. Quanto mi erano mancate!
<<Sì...-erano così gustose le sue labbra-Sì..-così morbide-Sì-così soffici-certo che ti perdono>>. Lo amavo tantissimo!
<<Ti amo...>>.Il mio cuore perse un battito.
<<Anch'io ti amo>>. Continuammo a baciarci.
Fu la serata più bella della mia vita...io e lui, insieme,solo noi e nessun altro.

Amicizia Malata: Rivali In amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora