Capitolo 46

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ALINA
Siamo in classe, mi sto annoiando, Ilaria continua ad ignorarmi. Le ho dato il buongiorno ma non ha risposto, le ho chiesto "come stai?" ma niente. Mi sento strana...

È ovvio, le vuoi bene.

Si, è vero.

Non ti sei fidata per l'ennesima volta di lei, è normale che adesso non vuole vederti nemmeno dipinta.

Si, è vero...

Con un dito picchietto sul suo braccio, si volta sbuffando.
<<che c'è??? >> chiede esasperata.
<<non ho il libro...>> dico imbarazzata, alza gli occhi al cielo e mette il libro in mezzo.
Facciamo entrambi finta di seguire la lezione, ho voglia di parlarle, non sopporto più questa tensione! Ho sbagliato, l'ho capito! Ma così è esagerato!
<<puoi smettere di ignorarmi?>> chiedo seccata.
<<ci penserò. >> mi sta prendendo in giro, vero?
<<ti ho chiesto scusa, cosa devo fare ancora?>>
<<seguire la lezione. >> ci rinuncio.
Per tutta la mattinata non fa altro che ignorarmi! Non so più cosa fare per farmi perdonare.

Falla calmare, poi si renderà conto e verrà da te.

No, non penso. Non mi perdonerà mai.

Naaaah, non credo.

Siamo appena uscite da scuola. Passo davanti a Ilaria senza degnarle di uno sguardo.
<<questo è il ringraziamento per averti aspettata?>> mi rivolge la parola.
<<oh... Beh, credevo non avresti gradito la mia compagnia.>>
<<e invece eccomi qua. Forza, andiamo. Voglio tornare a casa.>>dice iniziando a camminare, io sorrido per la felicità.
Siamo arrivate a destinazione, allegre come non mai, abbiamo riso e scherzato e ne vado fiera, fiera di aver ritrovato di nuovo un amica, non mi piaceva affatto quella tensione che si era creata. Ops... Il cellulare.

Messaggio da Alin:
"Ehi, stasera ci vediamo verso le 21:00? Ti vengo a prendere a casa tua." oh, finalmente.

Messaggio a Alin:
"Va bene. Ci vediamo stasera."

Stasera esco direttamente con lui, devo pensare a cosa mettermi, non vorrei fare una pessima figura! Sono al settimo cielo!

ILARIA
Sto lavando i piatti ascoltando musica con le cuffie, mi rilassa molto, però faccio troppi rumori: infatti mentre mio padre sta riposando e capita di far qualche rumore abbastanza forte, fa i salti mortali per lo spavento. Una volta il rumore era talmente forte che si alzò di scatto, stava per scappare fuori casa credendo fosse il terremoto.
Sento la musica abbassarsi e dopo alzarsi nuovamente. Un messaggio, ovvio.

Messaggio da Alin:
"Usciamo stasera verso le 18:00? Ti vengo a prendere al solito posto."

Messaggio a Alin:
"ok, va bene. A stasera."

Mi spunta un sorriso enorme sulle labbra. Non vedo l'ora di uscire con lui, voglio vederlo, mi manca così tanto. Finisco di lavare i piatti, vado in camera mia per chiamare Debora.

Inizio chiamata

"mi dica..."

"MI HA CHIESTO DI USCIRE!" urlo cercando di non farmi sentire dai miei al piano di sotto.

"quindi?"

"Sono troppo felice!"

"si ma frena un attimino l'entusiasmo: cosa dirai ad Alina?" oh cazzo, non ci avevo pensato!

"ehm... Non saprei. Magari oggi non esce." dico ridendo nervosamente.

"si, certo come no! Quella ti controlla!"

"lo so, hai ragione. Inventerò qualcosa. Cosa mi metto? Come mi devo comportare?"

"ma non ti sei mai fatta questi problemi prima d'ora! Sii semplicemente te stessa! Se ti vuole bene davvero, ti accetterà così come sei."

"hai ragione di nuovo, è che sono così contenta. Sembra come se fosse la prima volta che lo vedo, ho paura di fare brutta figura."

"dai, sarò da te tra 5 minuti."

Fine chiamata

Alla fine ho scelto un look semplice, non mi piace mettere vestitini e altre porcherie di questo genere.
Scendo di sotto e vado in bagno a truccarmi, giusto un filo di matita, mascara e fard.
Faccio per uscire e mia madre mi blocca.
<<come mai ti sei truccata? Dove andiamo di bello stasera?>> chiede facendo un sorriso malizioso.
<<devo solo uscire, volevo cambiare un po'.>> mento cercando di trattenere una risata.
<<va bene, stai attenta.>>annuisco dandole un bacio sulla guancia e un abbraccio.
Esco di casa, come al solito Debora mi fa spaventare.
<<non sono un mostro, ti spaventi sempre!>> dice divertita.
<<se tu BUSSASSI qualche volta, sarebbe diverso!>> dico urlando. Sono le 17:30 ci avviamo verso la palestra, sono troppo emozionata.
<<ti sei informata se Alina esce?>> chiede Debora.
<<cazzo, me ne sono completamente dimenticata.>>
<<brava...>>
Mi affretto a prendere il telefono, le mando un messaggio.

Messaggio a Alina:
"esci?"

Messaggio da Alina:
"no, non mi sento tanto bene." 1 a 0 per Ilaria!!!

Messaggio a Alina:
"ah, peccato. Rimettiti presto."

<<Deboraaaa!! Non esce!>> io e Debora esultiamo come due bambine.
Dopo un po' di sfogo, ci ricomponiamo perché sta arrivando Alin, saluto la mia amica e salgo in macchina.
Lo guardo con un sorriso a 32 denti, lui mi guarda e scoppia a ridere.
<<Buonasera anche a te, cosa c'è?>> chiede lui.
<<sono felice di vederti.>>
<<anch'io, solito posto?>>
<<non m'importa, basta che sia con te...>> lui mi guarda negli occhi e mi sorride. E che sorriso.
Arriviamo al solito posto. Appena spegne il motore, io scendo e vado a sedermi sui sedili posteriori, lui ride e mi segue.
Ci guardiamo per qualche istante negli occhi.
<<mi sei mancato.>>
<<anche tu, tanto.>> mi dice accarezzandomi una guancia, sento le farfalle nello stomaco e mille brividi percorrere la mia schiena.
Non resistiamo più, iniziamo a baciarci con foga, sentivo un disperato bisogno delle sue labbra. Le mie mani si muovono da sole, come le sue, inizio a spogliarlo come se quei vestiti fossero di troppo, rimaniamo in intimo. Si stacca dalle mie labbra per guardarmi negli occhi.
<<non ce la faccio più... Voglio farti mia in tutti i sensi, non ti lascerò mai più, sarai mia per sempre. Ti prego... Ho un bisogno disperato di sentire il tuo corpo... Voglio fare l'amore con te...>> io lo guardo negli occhi per pochi secondi, per poi riprendere a baciarlo. Lo voglio, punto.
Lo sento sorridere sulle mie labbra, quando ci togliamo anche gli ultimi indumenti, estrae un preservativo dal suo portafoglio, se lo infila...
<<sei sicura?>> mi guarda di nuovo negli occhi.
<<si...>>


Amicizia Malata: Rivali In amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora