Capitolo 20

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ALINA
<<perché hai quel sorriso?>>
<<perché ho fatto una cosa di cui ne vado fiero!>> disse trionfante.
<<cioè?>>
<<allora,la tua cara amica oggi mi ha fatto arrabbiare,ha incominciato a ricattarmi e questa cosa non mi è andata a genio! Mi sono vendicato! Ma chi cazzo si crede di essere quella puttana?!>> quasi urlò, era molto arrabbiato.
<<ma dai, sarà una cosa da niente. Voleva solo che smettessi di trattarla male e, per farti stare zitto, ti avrà ricattato. E cosa hai fatto?>> gli dissi quasi ridendo.
<<ho dato il numero di suo padre ad un mio amico e...>>
<<COSA?! SEI STATO TU?>> dico scioccata.
<<a fare cosa?>>
<<a metterla nei guai con suo padre?>>
<<ah, bene! Mi fa piacere che lo sai!>> disse ridendo.
<<potevi far qualcosa senza mettere in mezzo il padre, no?>>
<<naah, era l'unico modo per fargliela pagare. E poi... l'ho fatto per noi, l'ho tolta dai piedi per un po'... ma ora dov'é?>>
<<a casa sua, è in punizione>>
<<wow, i miei piani sono andati come speravo!>> neanche se fosse "mission impossible"...

ILARIA
Mio dio, che noia... Odio rimanere chiusa in casa, soprattutto se sono in punizione per una cosa che non ho fatto; mio padre non mi ha ascoltata, si è fidato di un coglione che non conosce neanche la sua faccia, poi non sono neanche sicura se è stato veramente Alin...
Voglio provare a parlare con mio padre, per farlo ragionare, ma non credo abbia tanta voglia di ascoltarmi, stamattina non mi ha neanche dato il "buongiorno". Scendo le scale e vedo che sta sul divano a guardare la TV. Mi avvicino...
<<papà, posso parlarti?>>...nessuna risposta. Guardo mia madre, sta guardando una di quelle riviste...ehm...come si chiamano? Dipiù TV!
<<papà, io parlo lo stesso! Comunque ho un sacco di persone che ce l'hanno con me, forse so chi è stato, perché questa mattina io...>> m'interrompe…
<<non m'interessa chi è stato, l'importante è che ho saputo qualcosa che io non sapevo!>> stà dando i numeri o sono io che sono pazza??
<<ma non è vero quello che hai saputo! Devi credermi!!! Se io odio una…>>
<<no! Non ti credo! E adesso fila in camera tua!>> porca troia! ma perché m'interrompe ogni fottutissimo minuto?!
<<ma…>>
<<vattene!>> e, con le lacrime agli occhi, me ne vado in camera mia.
Sto male, sto molto male. Sa solo urlare e urlare! Non vuole mai avere torto. Lui è sempre stato la persona più importante della mia vita, l'ho sempre amato, era il mio eroe, addirittura non litigavamo mai. Da quando non lavora più se la prende sempre con me molto spesso, anche se gli faccio una domanda stupida!!
Salita in camera, mi butto sul letto… piango fin quando non mi addormento.

Driiin-driin

Ecco che arriva un'altra noiosissima giornata di scuola; il lato positivo è che esco un po' e posso parlare con Alina!!
Scendo al piano di sotto, trovo solo mia madre e mia sorella. Papà sta ancora dormendo, sto male al pensiero che non mi parla e al fatto che non si fida di me. Vado al bagno per lavarmi, poi esco, mi vesto e faccio colazione. Sbuffo e mamma mi scopre...
<<che c'è, Ilà?>>
<<secondo te? Mio padre si fida piú degli altri che di sua figlia!>> dico molto infastidita.
<<tesoro, devi capire che lui non puó uscire e non vede quello che fai quando esci, quindi si basa su quello che gli dice la gente…>> ma stiamo scherzando??
<<non è giusto, mamma! Potevo comprendere se era una persona che conosceva! Ma, secondo me, quel ragazzo neanche mi conosce! Qualcuno voleva solo mettermi nei guai perché c'è gente che fa queste cose, in poche parole qualche persona molto infantile…>>
<<ma se ha detto che è tuo amico…>>
<<scoprirò come sono andati i fatti e ti ripeto che io non ho mai avuto amici di Carapelle! Avrà avuto il numero da qualcuno che so chi è, ma non è una certezza, non posso incolpare nessuno senza prove, quindi fin quando non sarò sicura, non vi dirò niente>> sembro un investigatore per il mio modo di parlare.
<<va bene. Adesso vai alla fermata o rischi di perdere il pullman.>>
<<a dopo, mamy>> prendo la borsa ed esco di casa. Mentre raggiungo la fermata, penso a tutto quello che è successo da quando ho conosciuto Alin e ha reso la mia vita peggiore: mi manca, questo non posso negarlo, il pensiero che lui non mi guarda neanche in faccia mi uccide, non posso coccolarlo e abbracciarlo...
Il destino è troppo crudele con me, so il fatto che nella vita succedono cose sia belle che brutte, ma non pensavo fino a questo punto, non pensavo che l'amore, oltre ad essere bello, può anche arrivare a  lacerare l'anima. Io non capisco perchè con me si comporta male e con Alina no: forse per lui sono solo un divertimento oppure lei si fa rispettare e io no... Boh! Io certe volte non capisco! Mi tratta male e dopo pochi giorni mi cerca, mi dice delle cose che mandano il mio cervello a farsi fottere, mi chiede di uscire e, presa troppo dall'amore, accetto.
Il pullman è arrivato, meglio mettere da parte i pensieri, mi viene da piangere.

ALINA
Oggi sono di buon umore, io ed Alin ci siamo rimessi insieme.
So cosa state pensando, che io ed Alin ci lasciamo per colpa di Ilaria poi ci rimettiamo insieme. Beh, non è colpa mia se si mette in mezzo ed è invidiosa, in un certo senso Alin ha fatto bene a chiamare suo padre, almeno si è tolta dalle scatole per un po'.

Ti rendi conto di quello che stai dicendo?? Stai parlando della tua migliore amica!!

La mia migliore amica?! Secondo te, una migliore amica ti tradisce? E comunque non ho mai detto che lei è la mia migliore amica!!

Ci rinuncio...

Esco di casa e vado alla fermata, in cui trovo Nicola, un mio compagno di classe. Spero che il pullman arrivi subito, non voglio che questo rompiscatole iniziasse a fare domande.
<<buongiorno, Alina.>>
<<giorno…>>
<<sei arrabbiata?>> come non detto...
<<no, no. Sinceramente stavo pensando ad Ilaria: il padre l'ha messa in punizione.>>
<<ah, come mai?>>
<<perché ha giocato col fuoco e si è bruciata.>> gli dico strafottente.
<<in che senso?>>
Non voglio rispondergli. Il pullman, con il suo arrivo, mi ha salvata. Salgo e vedo Ilaria seduta affianco a Salvatore, un altro compagno di classe. Lei mi saluta ma io no. Immagino che ci è rimasta male però non m'interessa più di tanto; il mio amore per Alin mi ha aperto gli occhi, ci amiamo e Ilaria deve solo sparire dalle nostre vite. Se la perdono peggioro le cose, il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Con la coda dell'occhio, la vidi parlare con Salvatore. Mio dio, per tutti i gesti che fa, sembra un finocchio della Madonna, anche se vorrei sapere di cosa parlano.
Beh, voglio saperlo perché sicuramente si starà chiedendo quale sia il motivo della mia indifferenza.
Dopo un bel po' di strada, siamo arrivati a Stornara, scendo dal pullman e Ilaria mi viene contro. Che palle...
<<Alì, non mi hai salutata prima... Perché?>>
<<sì che ti ho salutata, forse non mi hai sentita.>> bugia!
<<ah... Beh, allora scusami.-dice ridendo mentre camminiamo per arrivare a scuola-comunque hai saputo della mia punizione?>> eccome se l'ho saputo...
<<si ma alla fine te lo sei meritato.>>
<<cosa?! Stai scherzando spero! Mi stai dicendo che Alin ha fatto bene a chiamare mio padre e a raccontargli cazzate?>>
<<come fai a sapere che è stato lui?>>
<<non si risponde ad una domanda con un'altra. Comunque lo so perché ha chiamato mio padre prima che tornassi a casa ovvero poco dopo che l'ho ricattato, alla fine non ho fatto niente di male.>>
<<OK…>>
<<solo "OK" mi dici? Mi nascondi qualcosa?>>
<<no e ora cammina se non vuoi arrivare tardi a scuola!>>
<<ma è ancora presto, sono le s…>> ora mi ha scocciata!! Ha sempre da ridire!! Quanto è noiosa!
<<cazzo, basta Ila! Ogni giorno mi irriti sempre di più!>>
<<ma... Che ti prende adesso? Non puoi trattarmi così...>>
<<si che posso! Alin ha fatto bene a fartela pagare, almeno non sarai più un problema per noi! Adesso, se non ti dispiace, devo andare a scuola!>> e me ne vado lasciandola lì pietrificata come una povera stupida. Da oggi saremo solo compagne di classe, anzi forse neanche quello.

Amicizia Malata: Rivali In amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora