"Abbassa la voce, ora tu mi ascolti un attimo ti prego Clo."
"Chi ti credi di essere? Non hai fatto altro che prendermi per il culo. Nascondendomi tutto."
"Lo hai fatto anche tu Clover! Solo ora mi hai rivelato delle tue visioni, te ne rendi conto?" sbottò nervoso lui.
"Vaffanculo Hal, mi nascondevi informazioni costantemente e hai mentito sulle poche cose che mi hai detto! Mi hai baciata Hal! Perché vuoi avere tutto questo controllo su di me?"
"Non volevo controllarti, ero sincero dannazione!" parlò abbassando il tono della voce e passandosi una mano sulla testa, muovendo i ricci arruffati e scomposti.
"Forse ho dato troppo ed invece era solo una bugia. Dimmi, perché hai voluto mi fidassi di te se non ti è mai interessato nulla! Non avevi bisogno di ingannarmi, vi avrei aiutato in ogni caso. Io non so neanche farti del male."
"Nessuno ha mai fatto nulla per me senza doppi fini, perché tu avresti dovuto essere diversa?"
"Non sei stato diverso neanche tu." Le mie parole lo ferirono come un coltello nel fianco, come averlo messo davanti a sé stesso avesse aperto in lui una strana ferita ma colpì anche me, rendendomi consapevole di quanto fossimo simili. I suoi occhi sofferenti mi guardarono. Io sperai solo mi vedesse, che osservasse davvero la mia anima come io stavo facendo con la sua, anche se cercavo di nascondere tutta la terra che avevo dentro, dannata parte che odio di me; volevo sentisse il mio dolore travolgerlo, che comprendesse le conseguenze delle sue azioni.
"All'inizio era per lei, poi volevo ti fidassi di me perché tu sei diversa."
"Continui a mentirmi?? Okay ora non sono lucida ma guardami! perché non ti accorgi che dentro ho l'universo? Guarda quello che hai distrutto, leggilo nei miei occhi" Dissi con gli occhi di chi luccica.
"Stai zitta" distolse lo sguardo da me. Ad ogni mio passo si allontanava.
"Non volevo neanche parlare." Sussurrai arrendendomi.
"Clover, che cazzo ne sai di quello che penso?! Io ti giuro, non ho mai avuto paura di fare risse, di iniziare guerre ed ingannare per raggiungere i miei scopi. Ma da quando ti ho conosciuta, tremo forte, come una foglia, ogni volta che mi fai una carezza. E ti giuro che non riesco a capire perché sto così bene con te. Ci conosciamo appena, dannazione! ma è come ti conoscessi da una vita e non vorrei smettere di farlo."
"Mi hai trovata e mi hai perduta, da me non avrai più nulla, per te resterò una sconosciuta.""I tuoi occhi mi gridano di rimanere." Parlò serio lui, incastrandomi al suo corpo come in un puzzle.
Mi immobilizzai completamente. Non mi sarei aspettata la tranquillità provata nel sentire quelle parole, come una carezza rassicurante che calmava le mie paure più profonde.
"Smettila di dire bugie."
"Stavo pensando di farla finita prima che comparissi tu. Dovevi essere niente, ma sei una persona. E sei una ragazza intelligente, fottutamente bella e terribilmente buona. Tu mi hai dimostrato che si può lottare per qualcun altro senza interesse. Mi hai insegnato ad amare la luce che vedo, e non il sole."
"E hai mandato tutto a farsi fottere scegliendo Cassandra."
"E ho buttato tutto."
"Perché?"
"Perché non credevo potessi essere così reale. Però nei tuoi occhi ho visto la stessa paura che ho io di innamorarmi. Perché sono un coglione ma devi comprendere chi sei quando non sai chi essere. E ho capito che sono qualcosa di diverso da Gadelteg."
"Che vuol dire?" Riconobbi la parola con cui lo aveva appellato Lucifero ma nonostante l'acquisizione di una nuova lingua, quel termine restava sconosciuto.
"È il mio nome. O meglio, la funzione che avevo nell'altra dimensione. Ero un protettore di cuori, forse mi chiameresti angelo custode. E ho sempre e solo custodito il cuore di Cassandra, convincendomi di dipendere da lei perché era semplicemente...il mio destino. Solo che ho messo troppo tempo a capire che non esiste solo lei ma anzi, c'è qualcosa di enormemente più grande."
Rimasi in silenzio, poi sussurrai "Sono solo false promesse, belle parole che a distanza risplendono, quasi mi accecano, però poi non saranno le stesse che mi sussurrasti oggi." Per quanto il dolore mi stringesse il cuore, spingendomi a voltarmi, rimanevo comunque incollata ai suoi occhi.
"Ho alzato una nube fatta solo delle scuse che mi invento solo per non avvicinarmi. Però ti giuro non riesco a restare fermo a guardare che te ne vai. Nell'Olim eravamo programmati per venerare il sole, so che non è una motivazione valida ma ti giuro che è stato difficile capire e capirmi." Riprese lui, avvicinandosi lentamente la mano alla mia.
"Programmati da chi?"
"Io ero la mia funzione Clo. Olim è un tutto. Non esiste parte. Ma essermi diviso da loro mi ha fatto scoprire altro. Mi ha fatto scoprire che esiste la luce, che il sole ti brucia e la luce ti cura."
"E io sarei la tua luce?" chiesi schernendolo.
"Vado a pezzi anche io Clo, ma questa è la vita che scelsi. Cosa avresti fatto al posto mio? Accettare il proprio destino non è sempre l'unica scelta. Lo sai anche tu." Mi accarezzò una guancia, cercando di farmi percepire la sua sincerità.
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The Key (h.s)
Fantasy"Certe cose, a volte, è meglio non saperle." Tutti continuavano a ripeterle quelle parole, ma lei non le ascoltò mai. Imparò la lezione quando ormai era troppo tardi, ma forse era inevitabile quello che le successe.