Fino all'ultimo.

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Arrivammo al portale con troppa facilità. Quello che doveva essere il varco per un'altra dimensione era semplicemente una piccola pozza d'acqua all'interno della grotta. Quell'idiota di Marika era a mala pena riuscita a creare un portale del diametro della ruota di un tir. Non aveva capito che l'esercito che sarebbe uscito da quel buco aveva bisogno di più spazio.

Avrei dovuto sicuramente allargarlo: come sempre nessuno capiva davvero ciò che dicevo.
Ci bloccammo disponendoci ad anfiteatro di fronte ad Alexander, con i Maggiori in prima fila e il gruppo im a circondarci, come guardie del corpo, per controllare non ci fosse nessun agguato.
Riconobbi tra i vari membri della squadra sia Sara che Gabriele, posizionato direttamente dietro le mie spalle.
Geremia mi strattonò per farmi avvicinare al pelo d'acqua. Ero a pochi passi da Alexander che intento a scrutare la folla non si curava della mia presenza. Io vagavo con lo sguardo per comprendere la situazione intorno a me.
Avrei aperto il portale. Mi sarei ricongiunta a me stessa una volta per tutte e questi ingenui avevano sperato li aiutassi.
Sorrisi, nessuno si accorse di me, troppo presi dall'euforia della vittoria così vicina.
Alexander anche cercava di moderare il suo entusiasmo ma i denti in mostra erano la prova di quel fallimento.
Iniziai a chinarmi verso il basso, per sfiorare l'acqua ma una mano mi blocco prima che potessi raggiungere la superficie trasparente. Gabriele, con una mano sotto la mia spalla mi teneva dritta accanto a lui, con lo sguardo cagnesco e una paura scottante nelle iridi.
"Che ti salta in mente?"
"Scusa, volevo sentire se quanto è fredda." Risposi ingenuamente.
"Vedi di stare ferma." Poi avvicinandosi al mio orecchio sussurro. "Hal sta arrivando."
Un brivido mi percosse e una fortissima emicrania accompagnò i crampi allo stomaco.
Cosa mi succedeva? Chi ero?
"Che vuole fare?" Chiesi sperando mi liberasse velocemente  per adempiere al mio piano. Mi guardai intorno e notai il tufò sgretolarsi. Dovevo essere rapida, avrebbero potuto far saltare in aria la grotta intera e saremmo morti tutti. Dovevo aprire in fretta il portale e distruggere Alexander.
Ma lo volevo fare? Avevo deciso di chiuderlo in realtà.
"Lui fingerà di..." non fece in tempo a terminare la frase che Alexander inizio il suo discorso finale.
"Grazie di essere tutti qui. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, siete testimoni dell'ennesima vittoria di noi Gadel contro i Bridini."
La folla applaudi esultante: non saranno state più di trenta persone nell'enorme atrio dove ci trovavamo, tutti con le ali aperte morbidamente dietro le loro spalle. I soldati ov erano rimasti fuori la grotta così il largo spazio era quasi deserto intorno a noi, facendo percepire più esiguo il gruppo.
"Da secoli manteniamo la pace nelle dimensioni, tuteliamo l'ordine e l'equilibrio grazie al potere dell'Olim. Voi, ognuno di voi, ha scelto saggiamente la devozione, consapevoli che soli non si è nulla." La folla applaudi di nuovo contenta, tornando in silenzio pochi secondi dopo.
"Ora però, il pericolo è tornato a bussare alla porta. I Bridini sono tornati a portare il caos, distruggendo tutto pur di prendere il controllo dell'Olim.
Ma in questo sono stati aiutati, hanno trovato chi gli poteva dare la chiave del portale."
Osservai l'uomo: un odio implacabile iniziava a percorrermi le viscere senza infiammare il resto del mio corpo.
"Clover, o dovrei dire Cassandra." L'occhio iniziò a pizzicare forte e la folla sussurrò confusa. Vidi di sfuggita i movimenti scattosi di alcuni Maggiori ma tutti mantennero il controllo.
Non guardai nessuno se non Alexander, che senza maschera a coprire il volto parlava solennemente.
"La giovane Cassandra crede non abbiamo scoperto il suo nascondiglio, crede non sappiamo dove si trovi ora. E invece tesoro, ti ho trovata di nuovo." Rispose sorridendomi Alexander. Lo avrei annientato seduta stante. Sollevai una mano per bloccare il tempo ma il mio corpo stranamente si opponeva. I muscoli si infiammarono così tanto che non riuscii a serrare la mano, costringendomi ad osservare inerme la scena mentre le guardie mi serravano i polsi con le gadtol per annullare i poteri.
"Pensavi mi fidassi di te. Che ti avrei fatto chiudere il portale." Rise divertito. Io lo guardavo furibonda, pronta a liberarmi per bloccare il tempo.
"Ho scoperto che non servi come sigillo. Almeno non come pensi tu." Aveva scoperto il segreto. Se lo avesse rivelato avrebbe dato modo a Clover di liberarsi. Dovevo impedirglielo. Tentai di divincolarmi ma le cinghie erano troppo strette e quella ragazzina si opponeva con troppa veemenza e io ero troppo debole con il portale chiuso.
"Ho scoperto che ti devo uccidere nel portale."
Risi mentalmente della sua stupidità. Non aveva capito nulla. Come faceva a comandare sull'Olim essendo così stupido? Giusto, lo guidavo come dentro un circuito giocattolo.

The Key  (h.s)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora