I'm back ;)"Between your name and a prayer
is there a difference?
Does it matter?
The stars in the sky can
never compare."Riyas
«Mi perdoni padre, perché ho peccato.»Strinsi tra le mani l'accendino rilasciando la nuvola di fumo nell'atmosfera solenne della St. Peter.
L'eco della mia voce rimbombò nello spazio in cui mi ero addentrato pochi minuti prima, subito dopo essermi accertato che la chiesa quella notte non fosse disabitata.
Una tenda rossa separava il mio posto da quello in cui si trovava il padre, di cui riuscivo a percepire semplicemente un respiro regolare ma affannato, e il rumore quasi impercettibile della sua tunica ogni qualvolta che si muoveva.
Era notte fonda, ed una debole luce proveniente da un candelabro posto vicino all'altare illuminava la figura di Gesù appeso al muro. Dalla mia postazione riuscivo a scorgerne la postura inclinata, lo sguardo malinconico rivolto verso il basso e la corona di spine che contornava il suo capo e simboleggiava il suo tragico destino.
Le luci che le fiamme lanciavano sulla sua immagine creavano delle ombre ai lati della sue spalle, ombre che ricordavano terribilmente due ali, trasformando in breve tempo la sua figura da martire in tutt'altro.
Forse un angelo.
Forse un angelo caduto.
I lati delle mie labbra si inclinarono verso l'alto, sorrisi a quel pensiero. Mi trovavo nel luogo in cui gli angeli caduti non erano i benvenuti, forse era quello il motivo per cui avevo sempre provato avversione per posti in cui si poteva avvertire la presenza di Dio.
Era quasi naturale per me simpatizzare con la figura biblica di un angelo che si rifiutò di sottostare alle regole, ed era altrettanto istintivo il mio astio verso il povero martire che decise di sacrificarsi per il bene dell'umanità.
Ero sicuro che il motivo per cui il padre ci stesse mettendo così tanto per rispondere e dare inizio alla mia confessione fosse il percepire che uno come me non apparteneva in un posto così sacro e inviolabile, o forse era semplicemente l'odore di fumo a destabilizzarlo.
Ma quella era semplicemente la primissima delle regole che avrei infranto quella notte.
Ero pronto ad aprire bocca per richiamare la sua attenzione, ma mi bloccai quando lo sentì parlare.
«È la tua prima volta, figliolo?» domandò padre Antonio, con lo stesso tono di voce di chi aveva appena ingoiato un grosso nodo in gola.
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ASHES
Romance"Ex favilla nos resurgemus." Kailani Johnson capì di non essere al sicuro nell'esatto momento in cui i suoi occhi si posarono su quella misteriosa frase latina, incisa sul retro di una polaroid che la raffigurava intenta a lasciare il suo appartamen...