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SECONDA PARTE
!accertatevi di aver letto la prima parte!



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Contenuto sessuale
(da non imitare a casa).



Kailani

Kissing, screaming, straight back to warI'm walking out until I lock the doorMaybe the danger's covered by the thrill'Cause I know I should be running for the hills

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Kissing, screaming, straight back to war
I'm walking out until I lock the door
Maybe the danger's covered by the thrill
'Cause I know I should be running for the hills.






Quando realizzai di non poter usare l'ascensore come la prima volta con Willow rilasciai un sospiro irritato, ma non persi tempo. Seguii la fila di persone che stava scendendo di sotto addentrandosi per una porta posizionata ai lati dell'ascensore. Attesi il mio turno ignorando lo sguardo della gente, sapevo di sembrare fuggita da un manicomio. Mi asciugai le lacrime, mettendoci più forza del dovuto e cercai di rendermi presentabile ma si rivelò un'impresa impossibile considerando che ero completamente fradicia. Lasciai che gli strascichi di musica mi preparassero per venire catapultata nuovamente nel paradiso terreste di Londra.

La magia durò poco.

Il sorridere e lo sbattere le ciglia non servì per convincere l'uomo all'entrata a lasciarmi passare. A quanto pare la sicurezza dell'Eden era di gran lunga migliore di quella del Tobacco.

«Mi chiamo Kailani, sono già stata qua!» gridai per farmi sentire sopra la musica.

Mi guardò dalla testa ai piedi, soffermandosi sullo stato dei miei capelli. «Ti sei persa?»

«Cosa? No. Sono amica di Willow, se la chiami te lo dirà lei stessa.»

Dovevo fargli pena perché mi rivolse un sorriso compassionevole.

«Non guardarmi così, non sono pazza.»

«Come vuoi procedere? Te ne andrai da sola o devo trascinarti fuori?»

Feci un passo indietro, «dico sul serio. Conosco il proprietario-»

Le mie parole lo fecero ridere, «certo, tipo simpatico non è cosi?»

«È uno stronzo, in realtà.»

Mi guardò stranito per qualche secondo prima di decidere che ne aveva abbastanza di me, si alzò le maniche avvicinandosi verso di me.

Ero pronta a gridare quando proprio alle sue spalle intravidi una chioma bionda che avrei riconosciuto ovunque. «Silas! Hey, da questa parte!»

Contro ogni mia aspettativa lo vidi girarsi verso di me, nonostante la musica ad alto volume. Ci mise qualche secondo a riconoscermi e quando lo fece lasciò il gruppo di persone con cui stava parlando per venirci incontro.

La guardia riconobbe immediatamente Adler e si fermò dal buttarmi fuori. «La conosce, capo?»

«Si, che mi conosce. Silas, diglielo.»

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