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PRIMA PARTE

"È in te che ho conosciuto così tanto di me."

Kailani

Kailani

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Ero cresciuta con una regola fissa che mi aveva lentamente rinchiuso in una resistente bolla d'acciaio. Una bolla che mi proteggeva dal mondo esterno, dai suoi mali e i suoi beni, dai suoi orrori ma anche dalle sue meraviglie.

Si trattava di una semplice regola, che da piccola non mi era sembrata così difficile da seguire.

Ed era quella di non alimentare la voglia innata dell'essere umano di volare, il risultato è sempre e comunque una caduta brusca e dolorosa.

Non cedere mai all'istinto.

Ed era questo il motivo per cui nella mia vita avevo pronunciato pochi si e troppi no.

Mi era stato insegnato che a volte dire un "no" di troppo ti risparmiava situazioni sgradevoli, a volte persino la vita. I miei genitori avevano insistito su questo aspetto, forse perché avevano capito fin da subito di avere una figlia con un'inclinazione al pericolo che prima o poi le sarebbe risultata fatale.

Avevo esercitato il mio essere prudente per anni, rinunciando ad occasioni che sapevo non mi sarebbero mai ricapitate.

Forse era così che ero finita per diventare la 20enne più noiosa della storia.

Non avevo nulla di straordinario da raccontare quando mi chiedevano qualcosa di particolare sul mio conto, non avevo aneddoti divertenti per intrattenere le persone, non c'era nulla in me che risaltava.

Viaggi, feste indimenticabili, situazioni pericolose che finirono per trasformarsi in episodi esilaranti e ricordi da conservare per sempre.

Il nulla.

Innamorarmi di Jason fu forse la cosa più controcorrente che feci nella mia vita. I miei genitori non avevano mai smesso di ripetermi quanto fossimo incompatibili, una ragazza diligente come me non poteva pensare di costruire un futuro con uno come lui.

Ai loro occhi Jason non era degno di avermi accanto, in un modo o nell'altro avrebbe finito per macchiare la purezza che stavano tentando di proteggere in tutti i modi.

Non sapevano però che lui, contrariamente al suo aspetto fuorviante, desiderava la monotonia che io avevo sempre segretamente detestato.

Voleva una vita semplice, monotona e la voleva con me: la brava ragazza, la studentessa diligente, quella che un giorno sarebbe diventata una brava moglie e forse addirittura la madre dei suoi figli.

E avevo imparato ad accettarlo, infondo quel che provavo per lui era così forte che andava oltre ai miei desideri più reconditi, quelli che non potevo esprimere ad alta voce.

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