Prologo

17.7K 360 215
                                    


Londra, Inghilterra
2001

Londra, Inghilterra2001

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



«Lo stai davvero considerando?» domandò Olivia appoggiandosi alla porta del camerino dell'amica. La guardò passarsi con rabbia un dischetto di cotone sul viso cercando di eliminare i residui di trucco che era costretta ad applicare ogni sera, prima di esibirsi.

Jennifer Donovan, che tutti chiamavano JD, era la Stella del Tobacco, il motivo per cui il locale era sempre fremito di gente.

Corpo da urlo, capelli del colore del miele, occhi color zaffiro e sorrisi artefatti, erano il segreto del successo di JD.

Teneva lo sguardo fisso sulla sua immagine nello specchio mentre sfregava con forza, per un secondo Olivia ebbe paura di vedere sangue uscire da quanta forza ci stava mettendo.

«Jenny» cercò di attirare l'attenzione della donna seduta davanti allo specchio facendo un passo in avanti e chiamando il suo nome.

Le sue orecchie captarono un rumore che la portò ad abbassare lo sguardo ai suoi piedi. Sentì qualcosa spezzarsi e fare crack sotto la suola delle sue scarpe, solo in quel momento si rese conto dei pezzi di vetro sparsi a terra e delle rose buttate in un angolo.

«Cosa diavolo è successo qui?» esclamò tornando a guardare l'amica, i cui movimenti continuavano a sembrare meccanici, quasi robotici. Anche se ormai il suo viso era completamente struccato, Jenny continuava a sfregarsi con furia la guancia.

I suoi occhi chiari erano lucidi e leggermente all'infuori, sul viso era dipinta la stessa espressione di chi sembrava aver avuto un incontro ravvicinato con la morte. Olivia si affrettò a raggiungerla e chinarsi alla sua altezza.

«Hey» parlò sottovoce posando delicatamente la mano sulla sua. «Guardami Jenny.»

Cercò lentamente di fermarla dal strapparsi via la pelle e quando si rese conto che non stesse opponendo forza, le tolse lentamente il dischetto di cotone dalle mani posandolo sulla superfice occupata da diversi pennelli e rossetti lasciati aperti, il suo sguardo cadde su un bigliettino.

"Mi dispiace per ieri sera,

non sono riuscito a controllarmi

ma sai che ti amo più di qualsiasi cosa Jennifer,

tuo Joseph."

Alzò lo sguardo sull'amica guardandola preoccupata, quel bigliettino spiegava brevemente il motivo per il quale quel pomeriggio Jenny si era presentata a lavoro con una sciarpa stretta intorno al collo, in pieno agosto.

Osservò i segni violacei intorno al collo dell'amica e le si strinse il cuore, non che fosse una sorpresa in realtà: tutti al club sapevano che le cose non si sarebbero messe bene per la ballerina americana nel momento in cui l'uomo più pericoloso di Londra aveva messo gli occhi su di lei.

ASHES Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora