(Vi consiglio di leggere ascoltando la canzone qui sopra, buona lettura.)"Before you can kill the monster
you have to say its name."Jason
Due anni prima
Carlisle, PennsylvaniaAiden Evans si portava addosso la malinconia come un profumo.
Bloccato in un inverno senza fine, scontava la sua morte vivendo.
Era una notte prive di stelle, la luna si era nascosta, nessuna luce in fondo al tunnel.
La nebbia copriva tutto, quella volta il bui uscì vittorioso.
I suoi occhi spenti analizzarono ogni centimetro del suo viso pallido.
Le ombre scure a contornargli gli occhi, le goti scavate, le labbra secche. Le gocce di sudore ad imperlargli la fronte, testimoni dei suoi incubi.
Il cuore batteva a malapena.
Il fiato era presente, ma sentiva che un respiro di troppo e anche lui l'avrebbe abbandonato.
Strinse tra le dita il bordo del lavandino del Ranch Inn Hotel, doveva piegarsi per poter guardare il suo riflesso nello specchio spaccato a metà.
Evitava di farlo, non aveva bisogno di ricordarsi in che cosa si fosse trasformato. Odiava la sua immagine, odiava ricordarsi che si stava nascondendo come i scarafaggi che abitavano il suo bagno.
Gli incubi che aveva tutte le notti lo stavano prosciugando, risucchiando tutte le sue energie, lasciandogli la forza sufficiente per svegliarsi e rifare tutto da capo la notte successiva.
Il suo petto si alzava e abbassava velocemente, nella mente strascichi di quello che lo tormentava da mesi.
Le fiamme divoravano tutto: il suo passato, il suo presente, il suo futuro.
Era inutile scappare.
Ogni notte era la stessa storia.
Andava a dormire sperando che quella sarebbe stata la volta buona in cui suoi demoni avrebbero avuto la meglio, uccidendolo una volta per tutte.
Mettendo fine alla sua miseria.
Ma puntualmente si svegliava con il cuore a mille e la voce strozzata.
Non emetteva nessun suono, mai.
Non ne era capace, il suo corpo si rifiutava di reagire.
C'era lui, sempre e solo lui.
Chiedere aiuto non era mai stata un'opzione.
A chi poi?
Di solito si svegliava, abbandonava l'idea di riprovare a dormire e cercava conforto in una sigaretta. Con il tempo, anche la nicotina aveva smesso di funzionare.
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ASHES
Romance"Ex favilla nos resurgemus." Kailani Johnson capì di non essere al sicuro nell'esatto momento in cui i suoi occhi si posarono su quella misteriosa frase latina, incisa sul retro di una polaroid che la raffigurava intenta a lasciare il suo appartamen...