𝐈𝐕

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Potete andare sulla playlist Spotify dedicata alla storia (link in bio) per ascoltare la canzone dedicata al capitolo

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16 Marzo 1999

Le giornate primaverili ad Hogwarts iniziavano a farsi vicine, l'aria era più calda e piacevole, e le giornate trascorrevano più velocemente.
Certo il clima inglese non era dei migliori, ma gli studenti potevano godersi maggiormente le passeggiate all'aperto o gli allenamenti di Quidditch senza il timore di essere scaraventati via dal vento.
La pace dovuta ad un anno senza dolori era vivida, si stava bene insomma.
Blaise era con alcuni amici in biblioteca per ripetere, Hermione assisteva agli allenamenti dei Grifondoro dei suoi amici, e tutti quanti riempivano i corridoi di Hogwarts.
Tutti tranne Esme e Draco, che erano completamente spariti dalla circolazione.

Un attimo prima erano con Blaise in biblioteca, poi completamente dileguati.
Forse lui sapeva dove fossero, non li biasima vista la presenza di Suzanne e Ginevra a scuola, dovevano sempre essere furtivi e stare attenti ad un bacio di troppo fuori dall'aula.

«Oh, oggi non ci sono quelle vecchiacce.» mugolò Esme.
«Lo so bene, ecco perché siamo qui.»
Dopo soli dieci minuti di studio lui non resistette più alla vista di quelle labbra morbide e quei capelli appena tagliati, morbidi che si adagiavano appena sulle spalle.
Profumava di cannella, lo sentiva dritto nelle narici – era afrodisiaco per lui.
Le disse che doveva accompagnarlo a prendere un libro lasciato in camera, ma non fecero più ritorno.
E, in realtà, non arrivarono in tempo in camera.
Troppo lontani i sotterranei dei Serpeverde, non potevano di certo aspettare così tanto per giungere lì. Il bagno era perfetto, non c'era nessuno lì dentro e potevano usarlo almeno per qualcosa di veloce. Non c'era più tempo, basta aspettare.

Baciandosi frettolosi entrarono lì, con le mani che si acchiappavano desiderose di spogliarsi, lei pronunciò velocemente un incantesimo per bloccare la porta e per insonorizzare quella stanza.
Quel tipo di magie non si sciolgono con un "alhomora" e lo sanno bene.
Esme attorcigliò le braccia attorno al suo collo e sospirò appena le labbra del ragazzo si fecero spazio sul suo collo, tempestandolo di caldi baci.
L'aveva letteralmente trascinata via, impaziente.
«Ti odio, Esme Smith, sei fottutamente sexy oggi» con finta aria arrabbiata continuava a baciarla, poi sulla guancia, sulle labbra, sbottonandole la camicetta e sfilandole la cravatta verde-argento.
Ha sempre avuto un debole per quel corpo, quel volto, quelle cosce, ogni singolo centimetro di pelle sembrava urlare il suo nome, sembrava urlare Draco, a voce alta, come se fossero gemiti.
E quei gemiti ben presto arriveranno.

Il suo modo di fare così focoso e passionale era una goduria per quella minuta ragazza, si faceva prendere e muovere da lui, toccare, alzare, baciare, mordere, schiaffeggiare.
Era completamente persa per lui, aveva un debole per quel ragazzo dagli occhi di ghiaccio e i capelli color oro.
Con lui non era la paladina del mondo magico, la ragazza dalla spada stretta nel pugno, ma era la sua Esme.
Ed Esme non era solo libri, stelle e carezze, ma anche sesso puro.
E lui lo diceva spesso che era sesso puro, forte e aggressivo come piaceva ad entrambi.

Senza limiti, come il loro amore d'altronde.

Draco l'alzò per i fianchi e la poggio su uno dei lavelli, la baciò sulla bocca facendo incontrare le loro lingue passionali con veemenza.
La toccava, sul seno, sotto il reggiseno, cercava di tastare quello che poteva.
Purtroppo le loro divise erano ingombranti, non potevano togliersele del tutto, ma cercava disperatamente il contatto con quella pelle che stava bruciando sotto le sue grandi dita.
«Se sarai così sexy anche a cinquant'anni, Malfoy, ti denuncio» trattenne una risata Esme, mentre sfilava la sua cravatta e la buttava a terra.
Aprì anche la sua candida camicia e passò le mani su quel petto duro e largo, irresistibile.

PARALLEL || They deserve betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora