𝐗𝐗𝐕

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Potete andare sulla playlist Spotify dedicata alla storia (link in bio) per ascoltare la canzone dedicata al capitolo - la canzone è "Strange Times, Dark Days" di Isla June

21 luglio 1995

«Nostra figlia è una matta! Una completa matta!» urlò la signora Rowle con tutto il fiato che ha in corpo.
Stringe i propri capelli con le mani e prende grossi respiri profondi, cercando di tranquillizzarsi invano.
Il padre era sulla sua poltrona in pelle, osservando il vuoto con la fronte corrucciata. Non sapeva nemmeno lui cosa dire.
«Nostra figlia è sparita e guarda caso non sono state rinvenute delle giratempo al Ministero! È una follia... una follia!»
Le famiglie di mangiamorte avevano sempre avuto gli occhi dentro il Ministero ed è stato facile per loro scoprire subito che mancava qualcosa nella stanza dedicata alle giratempo.
Avevano subito capito chi le avesse rubate, quantomeno era scontato visto che con nessun incantesimo di locazione la figlia era stata rinvenuta.
Certo nulla poteva essere scontato, ma tutto poteva essere.
Quella figlia era così squilibrata che non stentavano a credere ad una sua fuga nel passato.
E d'altronde non avevano nemmeno torto.

Adesso toccava a loro fare la prima mossa e andare a trovare quella ragazza ingrata.
Sapevano che sarebbe stato difficile, che avrebbero dovuto visitare ogni angolo del passato, ma dovevano farlo.
Non potevano, però, da soli, erano consapevoli che era troppo difficile e necessitavano dell'aiuto di qualcuno.
Dovevano ingaggiare delle persone a loro fidate, parenti e pochi amici.
Una cosa importante era tenere segreto alla maggior parte dei mangiamorte quello che è successo con la figlia perché sarebbe un vero e proprio scandalo, soprattutto perché loro in particolare non facevano parte della cerchia ristretta di Voldemort, non erano nemmeno tutti marchiati.
Il loro cugino lo era ed era il più vicino a tutte quelle persone importanti, se così si possono definire.
Solo qualche nobile famiglia poteva essere considerata nella lista dei loro aiutanti, ma dovevano far attenzione a non farsi sfuggire nulla.
Per questo, pensarono di promettere soldi e ricchezza per essere sicuri che niente uscisse dalle loro bocche.

I Rowle erano terrorizzati dall'idea che qualcuno potesse scoprire di una figlia traditrice, addirittura scappata chissà dove alla ricerca di chissà quale babbano. L'idea li disgustava e si chiesero cosa avessero sbagliato come genitori per averla cresciuta così.
«Se qualcuno dovesse venirlo a sapere...» sussurrò a denti stretti la donna «Noi saremo spacciati, nessuno si fiderà di noi, nessuno ci crederà mai più. Penseranno che siamo dei traditori.»
«Spero solo che le nostre ricchezze bastino per far mantenere questo segreto.»
Lei si morse nervosamente le unghie, prese profondi respiri alla ricerca di tranquillità.
«Una traditrice... una maledetta traditrice» l'uomo mormorò con disgusto, accompagnato da un ghigno.

Così stilarono una lista delle persone da dover chiamare in segreto.
Supposero anche la figlia dovesse aver migrato nel futuro per il semplice motivo che così avrebbe avuto una possibilità minore di non incontrare la sua famiglia e nascondersi da qualche parte molto lontano.
Bisognava, quindi, perlustrare ogni anno, dal 1995 in poi finché non sarebbe stata nelle loro mani.
La gente incaricata non era troppa, ma abbastanza per poter fare grandi progressi in poco tempo. Ogni giorno quelle persone, e loro compresi, dovevano andare in un anno preciso ed usare degli incantesimi di locazione molto particolari, alcuni anche proibiti, ma solo così sarebbero riusciti a trovare quella ragazza spregevole.

La fortuna volle che quasi tutti accettarono quella proposta. La somma di denaro offerta dai Rowle era notevole per dire di no.
D'altronde dovevano solo andare di qua e di là per il tempo e prendere oro e ricchezze senza fare null'altro. Famiglie così avare erano interessate solamente al "Dio denaro".
Furono sollevati all'idea che parecchia gente li avrebbe aiutati, ma allo stesso tempo speravano sul serio che nessuno potesse mai dire niente.
Tuttavia, li avrebbero sicuramente uccisi se avessero spifferato qualcosa.
La madre di Adelaide, che porta il nome di Primrose, si posò contro un pilastro in marmo presente nel salotto, si sentiva svenire, e si fece aria con le mani.
«Non dovrà più uscire da questa casa» promise a se stessa.
«E avrà la punizione che merita» il padre era più severo che mai.
Quella figlia l'avrebbe pagata. Quella figlia l'avrebbe pagata cara.

PARALLEL || They deserve betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora