𝐋𝐕𝐈𝐈

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Potete andare sulla playlist Spotify dedicata alla storia (link in bio) per ascoltare la canzone dedicata al capitolo  - la canzone è "Fluorescent Adolescent" degli  Arctic Monkeys

La partita di Quidditch è andata esattamente come Draco ed Esme ricordavano: con i Serpeverde sconfitti per colpa di un mancato colpo di Scorpius. Entrambi sanno che lo ha fatto di proposito.
La donna, però, è rimasta estremamente emozionata per tutto il tempo della partita, con il fiato sospeso, come se non sapesse come sarebbe andata a finire.
Vedere il figlio di nuovo giovane e sereno le riempie il cuore e si ripete quanto sia fortunata ad averlo nella sua vita.
Lancia uno sguardo d'intesa a Draco a fine partita, mentre tutti borbottano o esultano per il suo finale.
«Non gli diremo mai che abbiamo capito cosa ha fatto, vero?» sussurra lei trattenendo una risata.
«Non c'è bisogno, è bello lasciarlo convinto.»
Entrambi ridacchiano e sono visibilmente felici di essere lì.

Harry, che è seduto su una panca dietro di loro ferma i propri festeggiamenti sorpreso dalle loro reazioni.
«Come fate ad essere così contenti? Voi Serpeverde avete perso!» chiaramente lo fa con simpatia, non c'è nessuna malizia in quella battuta.
«Ha vinto mia nipote, non potrei che esserne contenta! E poi questo gioco l'ho sempre trovato stupido» afferma Esme, ridendo e lasciando cadere così ogni possibile sospetto che qualcosa per loro sia diverso.
Perché è evidente che nessuno si ricordi nulla tranne loro.
Tranne coloro che sono entrati direttamente in quella matassa temporale in pieno collasso.
Gli altri non hanno attraversato quel portale magico, quindi per loro tutti gli anni passati a cercare i figli e combattere contro l'universo stesso non sono mai esistiti.

Ma c'è una persona che si accorge che qualcosa sia diverso.
A fine partita i genitori sono sul campo ora vuoto, a chiacchierare e rilassarsi prima che le giornate ritornino monotone.
Allyson ed Esme passeggiano sull'erba corta, dedicandosi del tempo tra migliori amiche.
«C'è qualcosa di diverso in te» le dice spontanea Allyson «Sembri raggiante!»
La osserva per bene, ha un colorito meno pallido, i capelli sono più folti e sembra emanare una propria energia.
«Mi sono riposata molto in questi anni. Poi le medicine hanno fatto effetto, ora sto bene!»
Allyson si chiede dove sono gli occhiali, i dolori, la camminata più affaticata che aveva iniziato ad avere.
Forse avrà usato degli intrugli strani, anche se non dovrebbero essere efficaci per il suo problema. Non si permette a fare alcun commento, annuisce e le mostra un sorriso contento. La cosa che le interessa è vederla stare bene.
«Sei serena, si vede, e ti dona questo sorriso.»
«Dopo tanti anni dovevo ritrovarlo.»
«E magari adesso è il momento giusto.»
«Abbiamo sistemato tutto io e Draco negli ultimi anni, e ora che la mia salute inizia a stare meglio non c'è più nulla di cui preoccuparsi» ed è vero ciò che dice, ora non deve pensare più a nulla «Tu come stai?»
«Stressata, come sempre» ride, scuotendo poi le spalle «Mi sembra che Emily si stia allontanando sempre di più da me.»
«Ha un bel caratterino lei, lo sai. Prova a parlarci, magari ha bisogno di essere ascoltata. È piccola, appena crescerà sarà più facile.»
«Ma non voglio aspettare che cresca...potrebbe essere troppo tardi» sospira, riferendosi alla sua preoccupazione che possa perdere totalmente il rapporto con lei.
«Allora parlaci davvero! Non avere paura di farlo.»
«Poi vediamo, dai...»
«Smettila di dire "poi vediamo", lo fai fin da quando sei una bambina. Lei è tua figlia e magari non ha il coraggio di iniziare lei a parlare.»
E le parole di Esme sono vere, Allyson lo sente che non ha torto e cercherà in tutti i modi di fare qualcosa.
Lei è una brava madre, deve solo capire come relazionarsi ad un carattere ribelle e deciso come quello di Emily.

Draco con un cenno della mano richiama la moglie e la invita a seguirlo, ora è il momento di salutare il figlio.
Aspettano il figlio poco distanti dallo spogliatoio e si avvicinano quando vedono che è praticamente solo, c'è solo Albus vicino a lui.
Il ragazzo bruno saluta i suoi zii con un abbraccio e loro, dopo essersi complimentati comunque per la sua performance, vengono lasciati soli con i figli.
Scorpius, però, gli osserva e nota che qualcosa è diverso, soprattutto nella madre.
I pensieri riguardo la partita vengono scacciati via appena viene lasciato solo con loro e un sorriso spontaneo si mostra sul suo volto: «Mamma?! Ma ti vedo alla grande!»
L'abbraccia spontaneamente e stringe quel minuto corpo in un affettuoso abbraccio.
Nonostante i problemi con loro, lui li ama da impazzire e ha un debole per quella madre che si è sempre presa cura di lui con tanto amore.
Esme rimane sbigottita ma ricambia la stretta senza indugio.
Sia lei che Draco hanno sentito il cuore esplodere appena lo hanno visto così vicino a loro. Hanno rivisto quel viso da adolescente, tranquillo, e sanno che non gli succederà più nulla. Devono trattenere la loro emozione, però, non possono far trapelare che qualcosa sia successo.

PARALLEL || They deserve betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora