Chapter 26

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Erano circa le quattro del mattino, quella sera Yuta decise di non andare al KR Cube, non ne era proprio dell'umore. Aveva avuto un lungo incontro con quelli della narcotici, insieme a Sungchan. Avevano rivelato loro alcuni dettagli su Haru, senza specificare che erano stati loro ad attaccarlo l'ultima volta. 

Gli fecero moltissime domande, molte insensate e altrettante a cui non seppe rispondere. Yuta non sapeva esattamente tutti i movimenti di Haru, ma era certo stesse trafficando in molti locali di Kyoto, cercando di guadagnare molto di più rispetto a prima. Inoltre sapeva per certo che andasse in giro a reclutare giovani ragazzi per i suoi sporchi incarichi, proprio come aveva fatto con suo fratello. Peccato che la maggior parte, troppo debole per sopravvivere in un ambiente simile, finiva in sparatorie o addirittura era lo stesso Haru ad eliminarli, dopo averli spremuti fino all'osso.

Yuta era sicuro con tutto se stesso che fosse stato Haru ad uccidere suo fratello. 

Spiegò poi alla polizia quello che era successo qualche giorno prima al KR Cube, con i tre ragazzini che spacciavano droga. Disse loro che era riuscito a farsi dare un nome, Kyo-rēs, ma che ancora non sapeva esattamente chi fosse questo nuovo personaggio.

Neanche loro l'avevano mai sentito, nonostante facessero quel lavoro da molti anni, ma da quel preciso momento avrebbero di sicuro indagato affondo.


Vicino alla stazione di Tōfukuji, Higashiyama. Appartamento di Yuta.

Il sudore iniziò a scendergli dalle tempie, finendo in poco tempo sul suo zigomo. C'era sempre più caldo in casa di Yuta, ma lui non se ne accorse proprio perchè stava dormendo profondamente.

Come sempre aveva lasciato la finestra della cucina aperta, cosicchè l'odore che tanto amava di Higashiyama e Gion riempisse il suo appartamento. 

Poi poco dopo sentì dei passi sempre più vicini, ma pensò se lo stesse sognando.

L'altro con grande agilità si buttò su di lui circondandogli il collo con un filo resistente e proprio questo lo risvegliò subito.

Yuta cercò di dimenarsi e di togliere quel tizio dal suo corpo, ma più provava ad allontanarlo più la presa diventava forte. 

Iniziò a mancargli il respiro, ma nonostante questo pensò in modo lucido a cosa fare. Riuscì a prenderlo per una manica per poi fare leva con le sue gambe e riuscì a buttarlo contro il muro. Lasciò ben presto il filo e si liberò, tornando a respirare rumorosamente e a prendere quanto più ossigeno possibile.

Qualcuno l'aveva mandato per ucciderlo, possibile si trattasse di Haru?

Riuscì a prendere velocemente il pugnale che teneva sotto il suo materasso e poi si allontanò verso la cucina, doveva aveva più spazio per combattere.

Cercò in ogni modo di guardarlo in viso per capire chi fosse, ma purtroppo teneva un passamontagna e tutto il suo corpo era ricoperto da capi scuri.

Questo tornò all'attacco più carico di prima iniziando a tirare diversi pugni in corrispondenza delle zone più deboli del corpo umano: mento, labbro inferiore, plesso solare, costato, genitali. Era stato addestrato molto bene pensò Yuta tra sè e sè, faceva di sicuro parte di un clan.

Yuta riuscì a schivarlo più volte, nonostante il fiato corto. Parò diversi colpi, ferendolo di striscio con la lama, ma senza mai fargli danni seri.

Poi ad un certo punto il ragazzo gli bloccò una gamba e lo buttò immediatamente a terra, mettendosi così sopra di lui. L'arma gli cadde a un metro di distanza e la sua testa atterrò bruscamente sul pavimento.

Le sue mani tornarono sul suo collo, stringendolo con molta più forza di prima. Cercò in ogni modo di fermarlo ma la vista gli stava diventando sempre più offuscata. Il suo braccio si allungò verso sinistra, provò a strisciare lentamente verso l'arma nonostante l'altro lo stesse tenendo ben saldo a terra, ma fortunatamente poco dopo impugnò il manico e senza pensarci due volte gli piantò il pugnale nell'addome.

[KR] cube | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora