Chapter 65

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Vicino la stazione di Nishi-Mukō, appartamento di Shohei e Seunghan.

Un forte odore di miso si era propagato nell'aria, espandendosi grazie all'ebollizione della zuppa, che stava cuocendo a fuoco alto nella pentola. 

Ningning non vedeva Shohei da giorni, o meglio, sentiva solo i suoi passi, quando tornava a casa dal lavoro. Ogni volta ascoltava i suoi movimenti, nel cuore della notte, non riuscendo così a chiudere occhio, per colpa dei continui tormenti. 

Si tirava le coperte fino al mento e si rigirava nel letto, nel suo letto, perchè sì, lui ogni notte dormiva sulla poltrona in salotto, per lasciarla più comoda.

Ningning in verità avrebbe tanto voluto dormire con lui, ma non riuscì a dirglielo. Anzi, nessuno dei due era ancora riuscito a far chiarezza con l'altro per quanto riguardava i propri sentimenti.

Dopo quel bacio, nato diversi giorni prima, erano finiti in un vortice di domande e preoccupazioni senza fondamento. 

Shohei non riusciva a far pace con il proprio amore, per la continua paura di poter ricadere nel dolore, come era successo con Ayako. Mentre Ningning era troppo insicura per affrontare la realtà. Non era mai stata esperta nell'argomento e proprio per questo non riuscì a farsi coraggio, per parlargliene. 

Ma quella sera, mentre stava cucinando una normale zuppa al miso, i suoi pensieri si schiarirono, mostrandole con lucidità la soluzione. Magari era il vapore, magari era il continuo mescolare, magari era il totale silenzio che aleggiava nella casa.

Proprio per questo udì in maniera nitida il rumore delle chiavi girare nella serratura della porta d'ingresso. Così si voltò, aspettandosi un Seunghan completamente stanco, quando in verità era Shohei. Quest'ultimo aveva deciso di rincasare prima del suo solito. Aveva forse solo una enorme nostalgia di casa.

E così i loro sguardi si incrociarono in una frazione di secondo, finchè Ningning non lo salutò, per poi girarsi nuovamente verso i fornelli.

Improvvisamente i suoi pensieri si persero nell'oblio, tanto da oscurarle la vista. Eppure sentì Shohei togliersi le scarpe e appoggiare lo zaino a terra all'ingresso. 

Quello era il momento giusto per parlargli, non doveva esitare, non ancora, perchè loro avevano bisogno di chiarirsi. E per questo, nonostante stesse tentennando, portò l'attenzione nuovamente sul ragazzo, restando con la bocca serrata.

Lui, sebbene stesse andando verso il bagno per farsi una doccia fredda, si fermò di colpo, osservando Ningning.

<< Shohei >> disse improvvisamente << Stai bene? >>

<< Sì sto bene >> e mentì, in modo serio e fermo.

<< Io... Noi non ci vediamo da giorni >> proseguì la ragazza balbettando e rivelando un tono cupo.

<< Ho solo molte cose da fare, non preoccuparti >> rispose tossendo leggermente, forse per paura di perdere la concentrazione.

<< Io volevo solo parlarti >> il suo cuore in fin dei conti stava scoppiando per la tensione.

E Shohei restò in ascolto, avvicinandosi di qualche metro a lei.

<< Volevo solo capire perchè mi stai evitando... dopo quello che è successo... non ci capisco più niente e questa cosa mi fa stare male >> disse pentendosi delle sue stesse parole. L'ultima cosa che voleva era dare la colpa al ragazzo, per il suo stato d'animo, ma purtroppo le cose stavano così. Era lei stessa complice del suo dolore.

<< Ningning, ho solo bisogno di tempo. Non pensare male per favore >>

<< Io vorrei soltanto che ti comportassi in modo libero con me, come hai sempre fatto. Non complicarti la vita con me >> disse guardandolo negli occhi.

[KR] cube | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora