Chapter 16

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KR Cube, Higashiyama, Kyoto.

Le luci artificiali provenienti dallo specchio si riflettevano sul volto di Shohei, schiarendo ancora di più la sua pelle e creando così ombre nette tra i loro corpi.

Le loro lingue continuavano ad attorcigliarsi l'una sull'altra, i due ormai erano diventati una cosa sola, un'unica entità.

Shohei spinse la testa di Miss Ayako contro la superficie dello specchio, approfondendo ancora di più quel bacio. Lei intanto gli stringeva con forza i capelli, toccandogli di tanto in tanto il colletto della camicia. Poi poco dopo spostò le mani sul suo petto e successivamente iniziò a togliere i vari bottoni dalle asole.

Lui la teneva per le gambe, premendo la sua erezione nelle zone intime.

I vari spray della lacca per capelli caddero a terra proprio per via dei loro movimenti. Miss Ayako era seduta sul lungo tavolo dove di solito si appoggiavano le ballerine per truccarsi e ben presto quello spazio diventò il teatro della loro passione.

Ma dopo qualche secondo qualcuno interruppe il tutto, spostando la tenda che divideva l'area dal locale vero e proprio.

Lo spettacolo doveva ancora incominciare, le ballerine dovevano ancora presentarsi, il KR Cube aveva aperto solo da mezz'ora e proprio per questo Yuta e gli altri si erano recati lì così presto per parlare di lavoro, per non trovarsi in mezzo altre persone. Peccato che Shohei quella sera decise di posticipare il suo intervento, per pomiciare con Miss Ayako.

<< Shohei >> e una voce richiamò la sua attenzione << Vieni di là >>

Eunseok se ne stava sulla soglia dello spazio, con una sigaretta tra le dita. Sorprese i due in quelle condizioni, sapeva benissimo cosa stavano facendo. Lo guardò di striscio e poi spostò il volto imbarazzato.

I due si staccarono subito, sistemandosi i vestiti e i capelli, poi risero leggermente.

Eunseok, nell'accertarsi che Shohei fosse intenzionato a tornare da loro per parlare di cose serie, non poté che cadere con gli occhi sulla sua erezione ben evidente, forse per colpa dei pantaloni stretti. Diventò ben presto rosso in viso e proprio per questo cercò di non darlo da vedere. Ripensò a quell'immagine per qualche secondo, finchè non scosse la testa. Perchè non gli faceva schifo? Perchè non se n'era andato disgustato? La risposta era lì a portata di mano, ma cercò di ignorarla ancora una volta.

<< Forza, dobbiamo parlare di lavoro >> e poco dopo l'altro lo raggiunse, tirandosi fuori la camicia dai pantaloni per nascondere l'evidenza.

Non appena tornarono al tavolo tutti lo guardarono male, come irritati dal suo comportamento, ma lasciarono comunque correre.

<< Bene ragazzi, che si dice? >> chiese Shohei grattandosi la testa per mettere fine a quel silenzio assordante.

<< Dobbiamo parlare di Haru >> rispose schietto Yuta, per poi avvicinarsi nuovamente la sigaretta alle labbra << Dobbiamo capire come muoverci dopo l'ultimo tentativo fallito, non possiamo aspettare ancora >>

Shotaro smise di sistemarsi il trucco, chiudendo il suo specchietto e così tornò con serietà alla realtà dei fatti.

<< Dov'è ora? >> domandò Seunghan schiarendosi la voce.

<< Tra le strade di Gion, ancora non abbiamo capito dove abita precisamente >> disse Eunseok continuando a tenere lo sguardo basso per paura di rivedere il volto di Shohei.

<< Non possiamo tornare al suo magazzino, come abbiamo capito è troppo rischioso >> proseguì Yuta spegnendo la sigaretta nel posacenere difronte.

[KR] cube | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora