Chapter 54

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Gion, Kyoto. Appartamento di Sakura.

La televisione era accesa ormai da tempo ed era sintonizzata su uno dei primi canali.

Il sole era alto in cielo, dentro l'abitazione di stava morendo d'afa, nonostante Sakura avesse deciso di tenere le finestre semi chiuse, oscurando così le poche stanze dai raggi caldi e violenti.

Yuta sbatteva di tanto in tanto l'accendino sul tavolo, scandendo così il tempo in intervalli regolari. Il suo sguardo era perso nel vuoto, o meglio, era perso nei suoi pensieri. La sua espressione in volto riassumeva il suo stato d'animo, totalmente pieno d'ira e stravolto dal tradimento.

Quella mattina, in una tipica giornata di fine estate, avevano deciso di mandare in onda "Bullet Ballet*" di Shin'ya Tsukamoto. Yuta non riuscì ad accorgersi di quello strano fatto, molto probabilmente c'era aria di cambiamento attorno a loro.

Sakura guardava di tanto in tanto la televisione, posta a poca distanza da loro. Gli spari riecheggiarono per tutta la stanza principale, attirando così la loro attenzione. I colori in bianco e nero mostravano una realtà distorta, totalmente in decadenza. La musica underground era un po' quella che ascoltavano al KR Cube. Alla fine quel film parlava di loro, ma ancora non l'avevano capito.

<< Vuoi parlare allora? >> finalmente Yuta decise di aprire bocca, spostando così lo sguardo dalla superficie del tavolo al suo volto. Lei sospirò, ormai affranta. Iniziò come a tremare, nonostante dentro le mura della casa facesse troppo caldo per avere freddo. L'ansia governò il suo corpo, fino a quando non decise di rispondere.

<< Ci sarebbero tante cose da dire, non so esattamente da dove partire. Vorresti farmi tu delle domande? >>

Yuta deglutì a fatica e poi si posizionò meglio sulla sedia, facendo aderire il suo corpo allo schienale.

<< Quello che non capisco Sakura è... Tu da che parte stai in tutta questa storia? >> le chiese in modo diretto, fermando finalmente il rumore dell'accendino, posizionandolo così sulla superficie.

<< Io non avevo altra scelta Yuta >> riuscì a dire in modo sincero << Ma non continuerò più a lavorare per Kyo. Voi non meritare questo >>

<< E perché allora hai deciso di avvicinarti a me per sedurmi? Quando sei arrivata al KR Cube quindi stavi dalla sua parte? >>

<< Perché, ripeto, non avevo altra scelta. Noi tutti facevamo parte di un piano. Io non ho mai adorato lavorare per Kyo, ma il mio compito era questo. Sono stata cresciuta per fare questo lavoro. Mio padre mi ha obbligata a farlo >> poi continuò dopo aver spento definitamente la televisione << Vorrei che capissi che non avevo altra scelta. In ogni caso non ho agito in questo modo perché ero obbligata da Kyo, ma soprattutto per i sentimenti che provavo dentro di me >>

E Yuta rise in modo ironico, portandosi le mani dietro la testa. Non sapeva esattamente se crederle, ora che tutta la storia era venuta a galla faceva fatica a fidarsi di chiunque.

<< Vorrei mi credessi. Ma fai come vuoi >> e infine si alzò dal tavolo, nonostante tutto il suo corpo stesse tremando per l'agitazione.

<< Sai vero che potrei consegnarti alla polizia in qualsiasi momento? Come alleata di Kyo? Infondo hai lavorato per lui, quelli della narcotici sarebbero felici di averti >> disse mettendola così alla prova, nonostante in quel momento fosse entrato in una trappola molto pericolosa. Infatti Sakura non si pensò più di un secondo e gli rispose con un'altra domanda.

<< E cosa ti frena dal farlo? >>

Sakura non aveva paura delle conseguenze dei suoi gesti, in fin dei conti era sempre stata molto cosciente sul suo destino. Ma gli pose quella domanda non tanto perché volesse fare quella fine, ma perché in fin dei conti sapeva già la risposta.

Yuta si zittì improvvisamente, tornando serio sul suo posto. Cercò una risposta plausibile e sensata in ogni angolo della sua mente, ma non la trovò. Il suo cuore iniziò a battere sempre più veloce, come preso dall'ansia o da un'emozione interiore molto simile all'amore.

Lui non l'aveva consegnata ancora alla polizia perché l'amava, con tutto se stesso, nonostante in quel momento la sua ragione volesse prevalere sul suo animo.

<< Io non ti avrei mai ucciso Yuta, mai. Io non sono venuta con te sul monte Hiei per farti fuori, ma semplicemente perché volevo stare con te. Quello che ho fatto l'ho voluto con tutta me stessa >> disse guardandolo dritto negli occhi, nonostante le sue lacrime le stessero già offuscando la vista. Di conseguenza si girò in modo fulmineo, andando verso il ripiano della cucina per preparare la teiera.

Yuta si alzò, non sapeva cos'altro dire, il suo cuore stava cedendo, proprio per i battiti accelerati e se non si fosse allontanato di lì al più presto avrebbe perso la poca lucidità che gli rimaneva.

<< Shohei sta bene ora? >> e la sua voce catturò nuovamente la sua attenzione.

<< Sì, si sta riprendendo. Se non ci fosse stata Ningning molto probabilmente ora Kyo l'avrebbe già ucciso >> rispose in modo freddo, facendola sentire così in colpa.

<< Io non sapevo delle decisioni di Kyo. Non sapevo volesse catturarlo. Se me l'avesse detto sarei subito corsa da voi per avvertirvi, nonostante poi mi avreste odiata per la mia copertura >> disse estraendo alcune foglie di tè verde dalla bustina in carta.

<< Shohei non è stato catturato. È caduto lui stesso in una trappola, seguendo Ayako. Non potevi di certo saperlo >> finalmente il cuore di Yuta parlò, seppur per poco.

Poi si allontanò a fatica, tornando verso l'ingresso dell'abitazione, per uscire definitivamente da quello spazio. Tirò fuori una sigaretta dal suo pacchetto e se la posizionò tra le labbra. Chiuse brevemente gli occhi per cercare di calmarsi, prima di aprire la porta.

<< Vorrei soltanto che tu mi amassi Yuta, nonostante quello che ho fatto >> pronunciò quelle parole con voce tremolante e proprio queste colpirono il cuore del ragazzo, trafiggendolo in pieno.

<< Per colpa tua, Sakura, non amerò più >> e poi aprì gli occhi, aggrottando le sopracciglia << Mai più >> 





Sommario:

* Bullet Ballet - film del 1998 di Shin'ya Tsukamoto. Ho basato parte della mia tesi di laurea su Shin'ya Tsukamoto. È conosciuto principalmente per Tetsuo (1989). Secondo me in Bullet Ballet spiega molto bene la questione dei clan/criminalità in Giappone, nonostante il film sia ambientato solo a Tokyo, quindi non saprei se a Kyoto fosse uguale in quegli anni.


Angolo autore

Ciao ragazzx!
Vi sta piacendo la storia? Cosa ne pensate?

Volevo dirvi che mi prenderò una settimana di riposo, fino al 24. Non pubblicherò fino a quel giorno semplicemente perché mi laureo.

Poi vi dirò come è andata hahaha

- Gio 🖤

[KR] cube | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora