Chapter 69: フリーダム

57 12 20
                                    

Molte cose erano cambiate tra le vie di Kyoto. Il 1999 era alle porte e nelle strade si respirava un'aria di serenità, quasi sconvolgente.

Il piumino sopra il letto di Ni-ki ricadeva parzialmente a terra, toccando così il pavimento. Il parquet era freddo, a differenza dei loro corpi bollenti.

Shotaro gli spostò i capelli dalla fronte e poi gli sorrise ingenuamente, baciandogli una spalla.

In quei tre mesi erano successe tante cose. Il tempo era volato e nonostante gli alberi stessero diventando sempre più spogli, il loro amore era sbocciato, come se fosse primavera.

Ni-ki si strinse tra le sue braccia, posizionando il viso nell'incavo del suo collo e così respirò il suo profumo, godendo di quel calore piacevole.

Non era mai stato così affettuoso in tutta la sua vita, non era mai riuscito a dimostrare le sue emozioni eppure con Shotaro ci riuscì, come se fosse la cosa più naturale al mondo. Forse era solo l'amore, forse era solo riuscito a lasciarsi andare, ma solo di una cosa era certo, era finalmente felice.

Shotaro era riuscito a dichiararsi nei suoi confronti, nonostante i mille pensieri e in un classico pomeriggio d'autunno Ni-ki lo baciò, accettando così i suoi sentimenti.

Ormai erano diventati la coppia che tutti invidiavano, dopo Yuta e Sakura. Loro in fin dei conti erano sulla bocca di tutti, proprio per la loro storia travagliata. Ma nonostante questo anche la strana relazione tra Shohei e Ningning era un argomento papabile.

Quella sera però, Shotaro e Ni-ki si coccolarono nel letto di quest'ultimo, mentre al di là della porta Eunseok era intento a preparare la cena.

Il profumo di miso inondò l'intera cucina, tanto che il vapore ricoprì la vetrata delle finestre.

Continuava a mescolare la zuppa e nel mentre pensava. I suoi occhi erano fissi sul mestolo che teneva in mano, mentre il suo corpo restò rilassato.

La sua mente tornò al giorno prima e a tutta una serie di faccende che doveva risolvere per il suo nuovo negozio. Perché sì, Eunseok aveva trovato finalmente il coraggio di aprire un negozio di seconda mano tutto suo.

Lo chiamò "フリーダム" (Furīdamu) ossia libertà, perché in fin dei conti quello rappresentava una via di fuga per lui, nel quale poteva essere finalmente se stesso.

Iniziò a vendere capi di abbigliamento per abbattere lo stereotipo di genere e ben presto, grazie a una buona pubblicità da parte dei suoi amici, attraverso volantini e passa parola, molti ragazzi accorsero curiosi sul posto.

All'interno le pareti, dipinte di un lilla tenue, presentavano una moltitudine di scaffali e relle piene di vestiti. Il genere era prettamente punk, molto simile allo stile visual kei in voga in quel momento.

Eunseok aveva coronato il suo sogno e grazie a questo si svegliava ogni giorno con il sorriso sulle labbra, non vedendo l'ora di recarsi al lavoro.

Gli affari stavano andando bene, a modo suo, ma di certo non puntava a questo. Voleva impegnarsi con tutto se stesso per abbattere la morale giapponese e i classici stereotipi della società, per rivendicare se stesso e tutti quei ragazzi umiliati dai genitori per la loro estetica.

Il giorno prima, in una classica giornata di fine autunno, Eunseok però ricevette una visita, come capitava spesso.

Pensò fossero semplicemente Yuta e Sakura, dato che entravano abitualmente nel negozio per dargli una mano, quando in verità vide Shohei e Ningning.

Si stavano tenendo la mano e le loro sagome oscurarono la vetrina, fino a quando il più grande non aprì la porta, facendo suonare la campanella posta sulla soglia.

I loro sorrisi illuminarono lo spazio, riempiendo il negozio di un'atmosfera amorevole e serena.

La loro relazione in fin dei conti stava andando molto bene, nonostante non ne volessero parlare apertamente con gli altri del gruppo.

E così Eunseok si avvicinò a loro, tenendo con cura una pila di vestiti, precedentemente piegati, tra le mani.

Da quando l'amore era entrato nella vita di Shohei, quest'ultimo era più gentile del solito, tanto che si preoccupava sempre per i suoi amici, finendo per aiutarli in ogni minima cosa. Forse era il senso di pentimento, forse era un suo modo di redenzione, fatto sta che dopo tutti gli anni passati insieme non si erano ancora abituati al suo nuovo carattere.

Ningning lo aveva sicuramente stravolto in positivo, educandolo alla gentilezza. Proprio quello che Miss Ayako non era riuscita a fare.

Quel pomeriggio passarono due ore buone insieme, a smistare alcuni scatoloni e ad accogliere nuovi clienti, tutti adolescenti e in cerca di se stessi.

Eunseok finiva per dare loro consigli, spingendoli a non avere paura e a mostrarsi liberi per quello che erano.

La musica era sempre presente, in sottofondo, rallegrando l'atmosfera.

Grazie a questo Eunseok riusciva a scacciare molti pensieri negativi, dati sicuramente dalla sua insicurezza e dal mondo esterno.

Spesso si tormentava, vedendo ormai tutti i suoi amici fidanzati. Lui era rimasto solo e trovava un po' di conforto solo con Seunghan, forse per i mille ostacoli che lo dividevano da Winter.

L'unica differenza era che Eunseok non era innamorato di nessuno e per un certo periodo si convinse addirittura che non avrebbe mai provato amore per il resto della sua vita.

Certo, era difficile, perché non riusciva a spiegarsi come mai gli altri fossero riusciti a trovare la loro metà, mentre lui no. Semplicemente il destino aveva deciso questo, ma niente dura per sempre.

Doveva solo aspettare e prima o poi anche lui avrebbe trovato la persona giusta. Nel mentre avrebbe fatto di tutto per coronare i suoi sogni e così fece.

Questo gli diede la forza per credere in se stesso e per andare avanti.






















[KR] cube | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora