Chapter 15

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KR Cube, Higashiyama, Kyoto.

Quella sera la luna risplendeva alta nel cielo, tanto che guidò i vari giovani per le strade di Kyoto, diretti al KR Cube.

Lo spettacolo di Miss Ayako doveva ancora iniziare e le varie ballerine dovevano ancora giungere dietro i camerini per prepararsi.

Proprio in quel momento, mentre Yuta e i suoi amici erano intenti a versarsi del Gin dentro ai bicchierini che gli aveva precedentemente preparato Arës, entrò una figura all'interno del locale.

Era tutta vestita di nero, tanto che si confondeva con l'ambiente circostante. Era Sakura, la nuova ballerina di Miss Ayako. Yuta, non appena girò il viso, la notò subito e proprio per questo fece finta di niente. Si era accorto di averle lasciato il suo accendino, ma nonostante questo decise di rimanere seduto e di far finta di niente.

Ripensò all'incontro che avevano avuto qualche sera prima e al modo in cui si era rivolto a lei. Rise ancora ripensando al momento in cui aveva sbagliato apposta il suo nome.

Yuta riprese a fumare indisturbato, mentre i suoi amici continuarono a guardare verso l'entrata.

<< È davvero bella Sakura >> disse Shotaro con un piccolo sorriso.

<< Allora perché non vai da lei e ci provi >> rispose ridendo Yuta.

<< Forse perché sono gay? Se non lo fossi sarei già corso da lei >> disse sincero scatenando delle battute da parte degli altri.

<< Non so ragazzi, a me non dice niente >> Shohei aprì bocca accavallandosi le gambe e continuando a bere l'alcool dal bicchiere.

<< Certo a te piacciono le cinquantenni amico >> poi Seunghan gli diede una gomitata sul fianco, facendolo scattare come arrabbiato.

Subito dopo l'attenzione dei vari ragazzi fu catturata da una nuova presenza. Giselle stava attraversando tutto il locale sopra i suoi tacchi rumorosi, attirando gli sguardi di tutti quelli vicini all'entrata.

Sungchan la vide subito e proprio per questo rimase a fissarla come sempre.

Sperò in un saluto, in una veloce occhiata ma ancora niente. Tutto il suo cuore andò in frantumi e ben presto capì che la sera prima era andata solo da lui per fare sesso. Lo stava usando, non le importava niente di lui, voleva solo divertirsi come faceva con il resto dei ragazzi.

Il fiato gli si spezzò, tanto che per qualche secondo non riuscì a respirare dal forte dolore attorno al suo cuore.

Non appena scomparì nei camerini si alzò in piedi e si diresse da Arës, per chiedere un drink ed uscire a prendere una boccata d'aria.

Yuta cercò di fermarlo, ma Shohei lo bloccò rapidamente per un braccio, invitandolo a risedersi. Con lo sguardo gli fece da capire che aveva bisogno di schiarirsi le idee e di rimanere solo. Così lasciò stare e si ricompose sulla sedia.

Non appena Sungchan arrivò al bancone si ritrovò vicino una ragazza sola, che stava aspettando il suo drink. I suoi lunghi capelli viola catturarono immediatamente la sua attenzione, ma non la vide chiaramente in viso finché non si girò verso di lui.

<< Arës, per favore, un bicchiere di Ryoma* >> poi tirò fuori degli spiccioli dalla tasca dei pantaloni.

Il proprietario lo guardo perplesso, chiedendosi se stesse bene. Ormai aveva capito che qualcosa non andava nella sua vita, forse c'entrava l'amore.

<< Anche io ho preso un Ryoma >> disse la ragazza con voce gentile vicino a lui.

<< Cosa? >> domandò stupito avvicinandosi a lei con l'orecchio per riuscire a sentire meglio. "Ju te veux* " dei Malice Mizer usciva ad alto volume dalle casse, scatenando così i diversi giovani al centro del locale.

[KR] cube | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora