Chapter 35

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Vicino alla stazione di Fushimi, Kyoto. Appartamento di Eunseok.

Pioveva, erano giorni che pioveva interrottamente. Eunseok odiava l'estate proprio per questo, era insopportabile vivere in quella città in quel periodo dell'anno. L'afa e l'umidità regnava nelle strade, tanto che durante il giorno le persone uscivano poco di casa e se lo facevano venivano inondate dalla fitta pioggia.

Odiava l'estate perchè doveva necessariamente indossare capi leggeri che scoprissero il suo corpo. Lui odiava ogni parte di se stesso, quasi quanto odiava l'estate. 

Le sue gambe erano troppo magre, non aveva un punto vita segnato, il suo petto era del tutto piatto e solo una linea leggera di addominali delineava il suo busto. Cosa poteva non andare in tutto questo? Era semplicemente il corpo di un ragazzo di vent'un anni, in tutta la sua normalità, ma lui comunque non si piaceva. 

Erano giorni che continuava a tirare fuori la gonna che aveva comprato nel negozio dell'usato. La osservava, stava alcuni minuti a toccarla e poi se la metteva davanti ai pantaloni guardandosi allo specchio. Non aveva ancora avuto il coraggio di provarla davvero perchè spaventato dalla possibile sensazione.

Sua madre gli ripeteva più volte, quando era ancora un ragazzino, che era un maschio, non una femmina. La verità è che lui non si trovava nessuno dei due. Voleva solo vivere come Eunseok, voleva solo essere se stesso senza pensare ai canoni della società. 

In più, dopo aver accettato la sua omosessualità, iniziò a percepire ogni cosa del mondo in modo diverso. Era orgoglioso del grande passo che aveva fatto, nonostante non l'avesse ancora detto apertamente a tutti. Aveva accettato se stesso, ora doveva solo accettare di mettersi quella gonna, esserne felice e fregarsene del parere degli altri.

Così quella sera, mentre il sole stava calando, immergendo l'intera Kyoto in una bolla di oscurità, si mise davanti allo specchio e prese coraggio. Si tolse i pantaloni da lavoro e infine indossò la gonna, tirandola su lentamente per le sue gambe.

Le lacrime gli attraversarono il viso, scendendo violente fino al mento. Si portò immediatamente le mani agli occhi e infine cadde a terra in ginocchio, piangendo ed esternando tutto ciò che aveva trattenuto fino a quel momento. 

Pochi minuti dopo, quando si tranquillizzò, decise di alzarsi e prendere in mano la situazione. Si piaceva, nonostante non avesse delle belle forme. Mise una maglietta bianca sopra, abbastanza lunga da coprire la sporgenza della sua intimità, poi ne aggiunse un'altra a maniche lunghe e molto strappata. Varie collane d'acciaio finirono sul suo collo, scendendo giù fino al petto. 

Si guardò allo specchio e lì sorrise, per la prima volta dopo molto tempo sorrise in modo spontaneo.





KR Cube, Higashiyama, Kyoto.

Eunseok entrò nel locale a testa alta, sapeva bene che lì nessuno lo avrebbe giudicato, infatti fu così. Solo alcune ragazze lo guardarono ammiccandogli come per dargli forza e per intendere che stava bene. Questo lo riempì di felicità, dimenticandosi così tutte le occhiatacce che aveva ricevuto durante il tragitto da casa fino al KR Cube.

Arrivò dai suoi amici e loro con grande sorpresa rimasero a bocca aperta.

<< Eunseok >> disse Shotaro sgranando gli occhi << Ma stai benissimo >> sapeva quanto fosse importante per lui quella gonna.

<< Ma sei veramente tu? >> proseguì Sungchan alzando gli occhiali da sole che indossava e posizionandoseli sulla testa, tirando indietro così i capelli << Cavolo non pensavo nascondessi un tale fisico, stai davvero bene >>

Yuta gli sorrise, provando a fargli da capire che era orgoglioso di lui, nonostante non sapesse esattamente tutto quello che aveva provato nei giorni dopo l'acquisto. E di conseguenza anche Seunghan lo imitò, stringendosi nelle spalle, per poi tornare con lo sguardo sulla bottiglia di Gin al centro del tavolo. Aveva paura di incrociare Shohei dopo quello che era successo, il suo cuore non avrebbe retto, lo sapeva bene.

[KR] cube | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora