Chapter 61

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Higashiyama, Kyoto. Appartamento di Arës.

Erano da poco passate le tre del mattino e Arës era appena rincasato nel suo monolocale, dopo una stressante giornata di lavoro. Buttò le chiavi del KR Cube sul mobiletto all'entrata e poi si apprestò a dirigersi al ripiano della cucina, per bere un po' d'acqua prima di andare a dormire.

Ultimamente sudava sempre freddo, aveva la costante paura che potesse succedergli qualcosa di grave. Lo spirito della morte lo stava perseguitando, ne era sicuro. Lo vedeva in ogni angolo di Kyoto, davanti la porta delle abitazioni, tra gli alberi, davanti i diversi templi. Forse erano solo paranoie sue, ma in fin dei conti questi presentimenti erano reali.

Non appena aprì il mobiletto superiore, per prendere un bicchiere pulito, sentì una presenza agghiacciante alle sue spalle, così si girò di colpo e lo trovò lì, in mezzo all'oscurità. Il suo volto era parzialmente illuminato dalla luce del lampione del vialetto e la sua espressione in viso dimostrava il puro odio che nutriva nei suoi confronti.

<< Come... Come hai fatto a trovarmi? >> Arës riuscì a dire solo quelle parole e poi la saliva gli si bloccò in gola. Non aveva mai visto Kyo, eppure capì immediatamente fosse lui.

<< Lo sapevo, sapevo fossi tu >> rispose con tono arrabbiato, per poi aggrottare le sopracciglia.

In quel momento Arës capì che non avrebbe più visto l'alba di un nuovo giorno. Kyo era venuto fin lì solo per ucciderlo con le proprie mani.

<< Non pensavo fossi un poliziotto sotto copertura, sei stato bravo però a nascondere tutto ciò >> disse avanzando verso di lui, per poi estrarre un pugnale dal suo kimono. Quel pugnale gliel'aveva regalato Haru, era una delle cose a cui teneva di più al mondo. Sul legno liscio, che stava stringendo con forza, c'era scritto il suo vero nome e Arës riuscì a notarlo subito, nonostante la penombra. E lì capì ogni cosa, ogni tassello si unì nella sua mente, ma ormai era troppo tardi per riferirlo ai suoi colleghi.

<< Vuoi sapere che sapore ha il tradimento Higino Arata? >> gli chiese quasi sottovoce. Lui restò immobile, fino a quando non sentì la lama entrare nel suo corpo. Kyo spinse in profondità nel suo addome e in modo tempo Arës si sentì sempre più debole. Il sangue iniziò ad uscirgli dalla ferità in modo lento, macchiandosi ai suoi vestiti e infine, proprio colui a cui stava dando la caccia da molto tempo, decise di estrarre la lama, lasciandolo esalare i suoi ultimi respiri.

<< Sapevo stessi tramando qualcosa alle mie spalle, ma mai avrei pensato a tutto questo. I miei complimenti, peccato che non hai fatto abbastanza per inchiodarmi >>






Questura di polizia, Kyoto. Zona di Gion.

Yuta venne convocato sul presto quella mattina, attraverso una telefonata veloce fatta proprio dal collega più fidato di Arës. 

Mai si sarebbe aspettato di ricevere quella notizia, semplicemente perchè non sapeva tutto il loro piano articolato per catturare Kyo.

Yuta arrivò davanti all'edificio completamente assente, gli sembrò quasi di vivere un'allucinazione eppure quella in fin dei conti era la realtà.

Lo fecero poi accomodare in una stanza privata e ben presto Hirokumi fece capolino da dietro la porta, con una serie di fogli in mano. Si sedette difronte a lui e poi lo guardò negli occhi per qualche secondo. Entrambi erano sconfortati, i loro occhi lucidi non potevano nasconderlo.

<< Yuta... Grazie per essere venuto >> iniziò a parlare il più grande con l'amaro in bocca.

Lo conosceva bene Hirokumi, di solito era lui, insieme ad altri suoi colleghi, a chiedergli di lavorare per loro conto per trovare quante più informazioni possibili sulla criminalità di Kyoto.

Mai avrebbe pensato che anche Arës era uno di loro.

<< Questa notte Arës, o meglio, Higino Arata, è stato ucciso nel suo monolocale. Da quanto dicono le analisi è stato colpito da un pugnale di media grandezza ed è penetrato fino al suo addome. L'assassino sapeva bene i punti deboli del corpo umano, è molto preparato in questo campo, in quanto l'ha ucciso unicamente con quella ferita >>

<< Io non capisco... Come è possibile? >> gli chiese confuso.

<< Vedi Yuta, Arës era uno dei nostri poliziotti più fidati della narcotici. L'avevamo mandato sotto copertura, ormai quattro anni fa, per investigare sul traffico di Haru e così facendo è arrivato fino a Kyo. Arës lavorava unicamente a questo caso, così si è avvicinato sempre di più a Kyo, tanto che era diventato uno dei suoi uomini più fidati. L'aveva soprannominato Kyo-shin, tutti nell'organizzazione avevano nomi alias >> e in quel momento Yuta ripensò a quel nome, fino a quando non ripensò alle parole di Ningning. Lui, insieme a Kyo-rēs, era una delle persone più vicine a Kyo, a lavorare a stretto contatto con lui.

<< Arës non ha mai potuto dirti niente perchè anche solo una semplice informazione avrebbe mandato all'aria tutto il piano che ci eravamo costruiti. Per questo quattro anni fa ha aperto il KR Cube, per mantenere un profilo basso, cosicchè nessuno sospettasse di lui. Quando in verità lui lavorava giorno e notte per noi, per il caso >>

<< E quindi secondo voi chi è stato? >> chiese andando dritto al punto.

<< Pensiamo sia stato Kyo. Qualche giorno fa Arës mi aveva chiamato molto preoccupato, dicendomi che molto probabilmente aveva scoperto la sua vera identità e che tutta la copertura era saltata. Abbiamo messo degli uomini a sorvegliare il suo appartamento, ma nessuno di questi ha visto qualcuno entrare al suo interno. Non sappiamo ancora bene come abbia fatto, ma è lui, è ovvio >> rispose tutto ad un fiato, mostrandogli poi i documenti trascritti da Arës.

Yuta lo vide in una fotografia scattata molto probabilmente qualche anno prima, in divisa e senza alcun accessorio che invece metteva una volta entrato al KR Cube. Gli sembrò quasi tutt'altra persona, ma in fin dei conti quello era lui, lo sguardo era lo stesso.

<< Dobbiamo trovarlo Yuta. Dobbiamo unire le forze e iniziare a lavorare tutti insieme. Ho bisogno di tutti voi per poterlo fermare. Dobbiamo vendicarlo e mettere finalmente fine a tutto questo >> esordì con gli occhi ricolmi di lacrime. Ormai era allo stremo, quel caso lo stava tormentando da fin troppo tempo.

<< Unirò nuovamente gli Nct >> e poi concluse pieno di ira, guardandolo dritto negli occhi << Lo fermeremo Hirokumi, te lo giuro sulla mia parola. Vendicheremo Arës >> e in quest'ultime parole però non pensò solamente all'amico, ma anche a Sakura. L'immagine della ragazza gli comparve davanti agli occhi, provocandogli una dolorosa fitta alla base del cuore. Uccidendolo avrebbe vendicato anche lei, era l'unica cosa da fare. 

[KR] cube | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora