JONAS
"Certo che sí".
Ripetevo mentalmente quelle tre parole da un minuto ormai, ma non avevo mai smesso di guardare Virginia negli occhi. Ah, quanto amavo quelle sfumature sul verde, scuro attorno alla pupilla, più chiaro al confine con l'iride.
La ragazza che amavo mi aveva appena confessato che anche lei faceva lo stesso. Mi aveva confessato che non riusciva a smettere di pensare a me e che non sarebbe voluta tornare da Lucas.
Non sapevo che fare, avrei dovuto baciarla, abbracciarla? Avrei dovuto dire qualcosa in particolare? Che si vogliono sentir dire le ragazze dopo aver confessato il loro amore? Mi resi conto di essere totalmente inesperto. Dopo Emilia alle scuole medie non avevo più avuto una relazione seria e i discorsi dolci, mielosi, da diabete, non facevano per me.
"Mi manchi Nini" confessai, alludendo ai tempi in cui eravamo nello stesso letto, a fare l'amore o comunque a coccolarci, senza distanza fisica tra noi. Mi mancavano davvero quei momenti in cui eravamo solo noi due, nessun altro.
"Ho paura" sussurrò lei, chinando lo sguardo.
"Guardami, amore, ho sbagliato tanto in passato ma non voglio più perderti" le dissi, con il cuore in mano. Non mi importava più nulla, soltanto avere lei.
"Baciami" mi ordinò, piantando il suo sguardo nel mio. Non esitai, posai la bocca sulla sua e mi persi in un bacio, travolgente, da mettere i brividi, come non ne avevamo avuti mai.
Ci staccammo senza fiato, mi buttai in un abbraccio caloroso nascondendo il viso sul suo petto, sussurrandole quanto la amavo. Ci addormentammo dopo un'altra lunga serie di baci, non desiderando nient'altro se non l'uno l'amore dell'altro.
VIRGINIA
Quando aprii gli occhi, Jonas non era più nel letto accanto a me. Una serie di domande iniziarono a tempestarmi la mente, e se si fosse pentito? Impossibile. Se ci avesse ripensato? Anche. Ma allora, dov'era?
Tentai di calmare quelle domande, tipiche da persona ansiosa come me. Dovevo stare tranquilla, proprio ora che avevo ritrovato il mio grande amore. Già, perché in fondo non credo di aver mai smesso di amarlo.
Iniziavo a rendermi conto del grande errore che avevo fatto lasciandolo andare, permettendo che un bacio senza significato rovinasse la nostra storia. Non me lo sarei mai perdonato.Proprio mentre ero immersa in questi pensieri negativi, che stavano andando a compensare la felicità della sera prima, la porta si spalancò ed il mio amato fratellastro fece il suo ingresso con un vassoio carico di ogni ben di dio. C'erano due brioches alla crema, due tazze di the freddo al limone, il mio preferito, ed almeno quattro tipi di biscotti.
"Buongiorno tesoro, volevo farti una sorpresa" disse, prima di lasciarmi un bacio a stampo e di sedersi al mio fianco, poggiando il vassoio con la colazione sulle nostre ginocchia.
"Mi stavo preoccupando" ammisi.
"Pensavi fossi morto?" scherzò lui.
"No, pensavo fossi pentito".
"Oh stupidina, sai che non potrei mai farlo. Ho desiderato tanto averti ed ora che sei qui, ancora non mi sembra vero" mi rispose, prima di addentare una brioches. Me ne porsi un morso ed io mi sporcai tutta la bocca con lo zucchero a velo che la ricopriva.
Avvicinò un dito alla mia bocca e pulì delicatamente.
"Ho un deja-vu" risi, ricordando il nostro primo bacio, se così si può definire, sulla moto prima di partire per la scuola.
"Ma sono migliorato da quel giorno".
"Eri stronzissimo" confessai, senza smettere di sorridere.
"Ma ne rendo conto" rispose lui, continuando a mangiare la sua brioche.
"Jo" lo chiamai.
"Dimmi".
"Dobbiamo parlare con i nostri genitori?".
"Penso di sì, ma prima devo dire ad Andres che ti ho riconquistata, e tu dovrai parlare con Eva sicuramente, ma anche con Lucas".
"Con Lucas?" domandai con gli occhi sbarrati. Che avrei dovuto dirgli? Avevo il terrore che si sarebbe incazzato.
"Certo, dai vai a chiamare almeno Eva, vedrai che ti darà ragione".
Mi alzai dopo averlo abbracciato e mi diressi nella mia stanza, silenziosamente, per non farmi sentire da Carmen e Paul. Tutti quei discorsi imminenti che avremmo dovuto fare mi spaventavano. E non poco.
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Amore fraterno
RomanceVirginia ha 17 anni anche se é più matura di tanti adulti. Ha perso sua madre quando aveva dieci anni ed é stata adottata da una famiglia di Madrid. Carmen e Paul, i genitori adottivi, la adorano. Ma lo stesso non sembra fare il fratellastro, l'affa...