Suona la sveglia, e penso solo una cosa.
Oggi andrò nella mia città preferita New York.
Andrò al collage
Collage in qui andava mia madre.
Mi alzo vado in bagno e mi preparo.
Vado verso l'armadio prendo una mini gonna di jeans, dei cake etto i di lana che arrivano fino ad alta coscia, una maglia crop top con maniche lunghe nera con una scritta rock, è un giacchetta di pelle, pesante.
Prendo la valigia e la mia borsa, e saluto la mia camera .
Mi dirigo al piano di sotto dove c'è odore di dolce.«Buongiorno, tesoro.»Dice mia nonna mentre taglia una fetta di crostata.
«Nonna, hai fatto la crostata! la mia preferita!»
«Beh, è opportuno. Devi prendere un aereo fare un lungo viaggio.»
«Ti adoro, nonna.»
«Anch'io, a nonna.» Mi da un bacio fra i capelli.Prendo le valigie e mia nonna mi accompagna verso la porta.
«È arrivato il momento tesoro.» Dice nonna con gli occhi lucidi.
«Nonna, ti prego non piangere, mi fai colare il trucco. Dico con un pizzico di ironia.
Lei ride.La sua risata è il mio bene.
Senza di mia nonna...non vivrei.«Ti voglio bene, nonna.» Dico mentre mi cade una lacrima, abbraciandola.
«Anch'io, non sai quanto.»
«Ci vediamo presto.» Le tengo le mani sulle guancia,pulendole dalle lacrime.
Annuisce.Esco dalla porta.
Lei rimane lì, mantenendo la porta aperta.«Nonna, quando torno fammi trovare la tua buonissima crostata» Dico con un sorriso.
«Ovvio.» Ridacchia.La saluto con la mano e chi mando un bacio.
Ciò ricambia anche lei .
Mi dirigo verso il taxi.
Il gentile signore mi prende le valige, e li posa nel cofano.«Grazie mille.»
«Buona giornata.»«A lei, signorina.»
Bene, sono qui .
È arrivato il giorno tanto atteso.
Sono in aereo, sto ascoltando la musica e leggendo il libro che mi ha consigliato quel ragazzo.
Mancano mezz'ora all'arrivo a New York.
Sono ansiosa.l'aereo atterra.
Sono arrivata ufficialmente a New York.
Prendo un taxi e arrivo al collage .
Ed eccomi qui sono fuori al mio collage
sospiro .
Entro con le mie valigie, e mi dirigo in segreteria«Mi scusi.»
Si gira una signora abbastanza giovane, vestita davvero elegante.Wow, sembra stare in un matrimonio sono tutti vestiti così bene.
«Mi dica.» Dice con gentilezza
«Sono Luna Anderson. Potrei sapere la mia camera?»
«Certo.» Dice mentre inizia a cercare nel computer .
Mi guardò in torno, questo posto è figo.
«Ecco a lei.» Mi porge la chiave.
«La sua camera è la 222.»
«Grazie mille.»Mi dirigo verso i corridoi e cerco la camera.
Svolto un angolo ed eccola la mia camera.
È socchiusa, apro e c'è già qualcuno dentro
«Ciao.» Dico
«Ehilà, e tu saresti la mia nuova compagna di stanza?» Domanda una ragazza con capelli biondi lisci,con occhi azzurri chiaro come cristallo, alta con un fisico mozzafiato.«A quanto pare si.» Dico con un sorriso.
«Bene. Io sono Lily Cooper.»Mi porge la mano.
«Luna Anderson.» Gli stringo la mano.
«Dovremmo passare tanto tempo insieme in questa camera.»
«Già.»
«Mi piaci sai, Luna. » Dice con un sorriso
«Anche tu, Lily.» Ricambio il sorriso.Sembra simpatica.
«Diventeremo buone amiche.»
«Lo spero.» Dico con un sorriso.
Lei ricambia .
«Ti faccio conoscere un po' di gente, vieni con me.» Mi appoggia il braccio intorno al collo.Usciamo dalla camera e nel corridoio c'è molta gente.
Usciamo in cortile e c'è anche qui molta gente .
«Vedi quei tipi sull'erba?» Domanda indicandoli con il dito.
Annuisco.
«Sono miei amici. Vieni.»
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Il mio satellite
RomanceLuna Anderson, una ragazza di 17 anni nata a New York. Vive con sua nonna Anna,in una casa in Canada, da quando aveva 12 anni dopo la morte di sua mamma Selena. Il padre? Beh un vero e propio padre per lei non c'è stato. Abbandonata da suo padre all...