13 Vincent

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«Vincent, c'è Scott.» Sgrida mia madre al piano di sotto.

Bussano alla porta della mia camera.
«Avanti.»
La porta si apre, Scott entra.

Scott è un mio caro amico, ci conosciamo dagli anni delle elementari.
All'inizio ci odiavamo ma ora siamo diventati come fratelli.

«Che fai?» Domanda sedendosi ai piedi del mio letto.

«Un cazzo.» Lancio il telefono al mio fianco.

«Stavi vedendo qualche video sconcio sul sito sconcio?» Domanda ridendo.

«Non sono in vena.»

«Cosa? tu che non hai voglia di vedere o fare cose sconce ogni secondo della tua vita.»

«Scott, ricordati che non sono come te.»
Mi alzo dal letto.

«Già esatto.»

«Infatti, che fine ha fatto Chloe?» prendo il pacchetto di sigarette e me ne porto una alle labbra.

«Me ne dai una?»
Gli do il consenso, e prende una sigaretta dal pacchetto.
«Si, alla fine con Chloe non è andata molto bene.»

«Come sempre, e come tutte.»

«Fratello, parla per te.»

«Scott almeno io sono sincero, non le illudo dicendo che provo qualcosa per loro, le scopo e basta.» Aspiro. «Dovresti prendere esempio da me.» Faccio uscire il fluido di fumo dalle mie labbra.

«Nahh.»

«Come l'hai mollata?»

«Gli ho detto: " È stato bello stare a letto con te, mi è piaciuto perciò, ho riflettuto e ho pensato di dirti che... sono rimasto sempre con te quando eri triste e sola e perché stavo male per te, no perché mi piacevi."»

«Nell'ultima frase "Perché stavo male per te" Era una bugia vero?»

«No ,non solo il tipo che le molla con bugie.»

«Scott, ti conosco da quasi quindici anni.»

«Sii, okay...» Alza gli occhi al cielo ridendo.

«In un mese hai quasi rotto venti cuori.» Getto la sigaretta nel posa cenere.

«Fratello, parla per te.»

«Non spezzo cuori.»

«Si come no.» Fa una pausa «Hai qualcuna l'altra o sempre quella bionda, la rossa o altre.?»

«Per ora sempre quella bionda. Però,dipende da momenti.»

«Non ti scocci?. A me piace molto quella rossa.»

«No, mi fa fare tutto ciò che voglio, con il suo corpo.»

«Da quanti mesi ti scopi la stessa?»

«Uno e mezzo. Ma non scopo solo con lei Scott.»

«Giusto, sto parlando con Vincent Cooper.»Fa un tiro, e getta la sigaretta.«Domani c'è una festa.»

«Dove?»

«A casa dei Gilbert.»

«Ci andrai?»

«Secondo te, Scott?»

«Sai, che ci sarà anche, Steven?»

«E allora?»

«Niente, lascia stare.»

«Di chi sono queste?» domanda Scott alzando una brasiliana di pizzo.

«Forse di Tiffany.» Prendo la brasiliana dalla presa di Scott.
L'appoggio sul comò.

«C'è tua sorella?»

«Non ti azzardare di fare altri pensieri su mia sorella.» Dico con tono serio.

«Va bene.» Alza lo sguardo al cielo.

«Scott, di taglio i testicoli.»

«No no, per carità.» Fa una pausa «Almeno rispondi alla domanda.»

«Rompi coglioni. Sta al collage.»

«Sai con chi è finita in camera?»

«Si, con una ragazza stramba come lei.»

«Se è stramba come lei, sarà una fregna.»

«No.»

«Vincent...te la scoperesti però.»

«Si, ma niente di più.»

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