La noiosa settimana di scuola, è finita e siamo del tutto in vacanza.
«Allora Luna tuuu passerai uno, due mesi con me, e si parte domani.»
«Lily tuuu sei pazza.» Uso il suo stesso tono di voce.
«Daiii.» Supplica.
«Ma darò fastidio, Sopratutto per i tuoi.»
«Che hai detto? Hai qualcosa che non va?» Fa una pausa.«Per i miei va benissimo, sanno tutto, e anzi loro hanno chiesto "Dai perché non fai venire anche la tua amica Luna".»
Non credo all'ultimo treatino.
«Davvero?»
«No...però puoi venire, per loro non c'è nessun problema. Pensa che Vincent anche lui porta un suo amico, molto affascinante.» Mi fissa con un sguardo pervertito.
«Ahhh, ma smettila.»
«Tu verrai e basta.»In realtà, non voglio andare proprio per Vincent.
Uno, o peggio, due mesi, in cui vivrò nella sua stessa casa.
Questo vuol dire che lo vedrò sempre,ogni secondo della mia vita.«Allora?»
Però... ciò significa che potrò rompergli le palle ogni volta che io vorrò.
«D'accordo.»
«Davvero?» Salta dal letto di gioia.
Annuisco.
Lily corre verso di me, mi accoglie in un abbraccio.
«Sei la migliore.»
Mi prende il viso fra le mani e mi da un veloce bacio a stampo.
«Okay Lily, anche piano.»
«Scusa, è l'adrenalina .» Ride.
«Però mi è piaciuto baciare la mia migliore amica.» Rido.
«E tu quello lo chiami bacio?» Domanda ridendo.
«No però...»
Ridiamo.
«Vuoi?» Mi porge una sigaretta.
Annuisco.«Secondo te, tuo fratello come la prende?» Domando mentre siamo sedute sulle siede, che ci troviamo fuori al balcone.
«Uno, non mi frega un cazzo di come la prenderà...» Fa un tiro. «Due, a te che importa, mica...» Muove la spalla.
«Mica?»«Ti piace?» Caccia il fumo.
«Chi tuo fratello? No.»«Si sì.» Mi sfotte.
«Lily, ti picchio.»
«Aggressiva la ragazza, grrr.» Fa il segno con la mano, come se fosse una zampa di tigre.Il nuovo giorno da inizio.
Io e Lily prendiamo le valigie.
«Questa camera mi mancherà.» Dice Lily facendo un gran respiro.
«Dai è per qualche mese.» La consolo ironicamente.
«Io sto dicendo sul serio.» Fa il muso.
«Tranquilla,passeranno in un batter d'occhio.»
«Ora andiamo sennò Luke ci lascia a piedi.»
«Chi?»
«Luke?»
«Si,il mio guidatore di fiducia.»Io e Lily ci dirigiamo fuori il collage, dove ci aspetta un suv nero,con i finestrini oscurati.
un signore di grande età esce dalla macchina.
Ci viene incontro.
Ah però, un bell uomo.
Capelli bianchi con alcune sfumature di nero, occhi verdi,con un leggero filo di barba, alto e parecchio muscoloso.
Rimango scioccata.
«Hey Li.» Saluta Luke.
«Salve Luke. Lei è una mai grand amica, Luna.»
«Piacere.»
«Piacere mio,Luna.» Dice mentre infila le valigie nel porta bagagli.Entriamo nel suv.
Ci accolgono delle bevande ai lati delle pareti interne del suv.
«Vuoi un po' di vodka alla fragola, con del ghiaccio?»
«Mh,si.»
«Luke,vuole anche lei?»
«Lily, quante volte ti ho detto di darmi del tu, ti conosco da quando eri piccola, anzi neonata. E comunque no grazie se volete tornare a casa vive e salve.» Fa una risata.
«Okay berremmo noi per lei... per te.» Si corregge subito dopo.Siamo arrivate a casa di Lily, la sua enorme casa.
Al di fuori ci sono, la signora Cooper e il signore Cooper che ci aspettano.
Scendiamo dal suv.
Lily si scaraventa nell'abbraccio dei genitori.
mi sento un po' in suggestione.
«Cara,vieni anche tu.» La signora Cooper mi richiama, come se avesse capito il mio stato.
Mi unisco anch'io al loro abbraccio.Luke ci porta le valigie all'ingresso.
L'avremmo aiutato, solo se lui non avesse rifiutato il nostro aiuto.
Entriamo in casa.«Le porto di sopra?» Domanda Luke
«No no, grazie» Risponde Lily.
Sembra che mi ha letto nel pensiero.Io e Lily saliamo in camera sua.
Una cosa è cambiata nella sua camera.
C'è un letto molto più grande di quello che aveva prima.«Si, lo so cosa stai guardando. Hanno messo un letto più grande apposta per te.»
«Non c'era bisogno, dormivamo comunque bene nel tuo letto precedente.»
«Sicura? ti ricordo che io ti salivo letteralmente addosso.» Fa una risata.
«Già, ma su quello potevo chiudere un occhio.»
Ridiamo.Bussano alla porta aperta.
Ci giriamo e c'è la signora Cooper.
«Vi disturbo?»
«No no.» Risponde Lily.
«Il pranzo e quasi pronto, volete scende o vi chiamerò io quando è pronto?»
«Se vuole, le aiutiamo a preparare la tavola?»Domando.
«Oh cara, non ti preoccupare.»
«Per me non c'è nessun problema, signora Cooper.»
«Chiamami solo Jasmine.» Si rivolge con tono dolce.
Annuisco con un sorriso.
«D'accordo mamma, veniamo ad aiutarti.»Io e Lily aiutiamo alla signora Jasmine Cooper, a preparare la tavola.
In un tratto però, la porta di ingresso si apre.
Ed è lui, Vincent Cooper, e non è solo.
Alle sue spalle sbuca un ragazzo con capelli neri, occhi di un marrone chiaro, alto più o meno quanto Vincent ed è anche abbastanza muscoloso.
I due sono vestiti divinamente.
Vincent con una maglia larga nera è un jeans di un blu scuro.
Il suo amico invece con una maglia bianca abbastanza stretta, che mette in evidenza i suoi muscoli, un jeans largo nero.
Sembrano divinità scese dal celo, con la luce del sole alle loro spalle.
Si dirigono in cucina.«Ben tornato, Vin.»
«Salve, madre.» Dice ironico.
Posa lo sguardo su di me, sembra frustato della mia presenza.
«Che ci fa lei qui?»
«Oh giusto, Luna passerà un mese o anche di più con noi, in vacanza.» Risponde la madre, con un sorriso.
Lei è felice, ma il figlio no.
«Stai scherzando, spero.» Fa una risatina nervosa.
«No.»
«Grandioso.» Alza gli occhi al cielo, con un sorriso nervoso.
«Non ti arrabbiare Vin, come tu inviti i tuoi amici in vacanza, anche Lily ne ha il dovere.»
Fa una pausa.« E comunque, presentale anche il tuo amico.» Ordina.
«Stai scherzando?»
«No, Vincent fa l'educato.»Lui il gentile e educato? Signora Cooper, sembra che lei non conosca per niente suo figlio.
«Non mi frega un cazzo.» Sbotta con tono arrabbiato.
Si dirige con il suo compagno alle spalle al piano di sopra.
«Vincent Cooper!» Esclama la madre, ancora più furiosa di lui.
Vincent se ne frega, e sale al piano di sopra.«Luna, scusami per il comportamento di mio figlio.»
«Non si preoccupi.»
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Il mio satellite
RomanceLuna Anderson, una ragazza di 17 anni nata a New York. Vive con sua nonna Anna,in una casa in Canada, da quando aveva 12 anni dopo la morte di sua mamma Selena. Il padre? Beh un vero e propio padre per lei non c'è stato. Abbandonata da suo padre all...