Due settimane dopo...
Dopo aver passato le ultime due settimane assieme in Canada, siamo tornati a New York, non più nella casa vacanze, ma nella loro casa in città.
Avevo insistito di ritornare nel mio piccolo appartamento a New York, mi sarei sentita sola, ma non volevo dare fastidio alla famiglia Cooper, ma per quanto hanno insistito loro a farmi rimanere a casa loro, non credo che gli dia fastidio.Ora io, mi sto dirigendo al collage, per andare a ritirare le nuove chiavi, della nostra nuova stanza essendo che ce l'hanno cambiata.
Lily, non mi ha accompagnata perché sta dormendo, come sempre.
Vincent invece è a un colloquio di lavoro.
Già me lo immagino in un agenzia immobiliare tutta di sua proprietà, vestito ogni giorno con giacca e cravatta.
Diamine, mi sento bagnata...
Nel tragitto ascolto della musica, in particolare Yellow dei Coldplay.
Mi fa rivivere un flesh-back, di quando io e Vincent eravamo in Canada.L'ultima settimana venne a nevicare, così decidemmo di uscire, andammo al parco che era ricoperto di neve ed era pazzesco.
Vincent si portò con se un paio di AirPods, le divise con me, una per me e una per lui.
Le collegò e mise la canzone Yellow dei Coldplay.
Si alzò mi prese la mano e mi fece alzare.
Così iniziammo a ballare sotto la neve.L'atmosfera era ricoperta dalle nostre risate, dal nostro calore e dal nostro amore.
Iniziamomi a cantare, fino a quando lui non cantò una parte della canzone "And you know, you know I love you so. You know I love you so.", e lì mi sciolsi come un fiocco di neve sotto al sole.
Per un momento mi bloccai e lo fissai, incredula a ciò che disse.
Ma subito dopo mi prese il viso fra le mani e mi sussurrò sulle labbra: «Ti amo, Luna Anderson. Come l'infinto e oltre.» Lì mi sciolsi del tutto, i miei ormoni erano impazziti, e il mio cuore batteva all'impazzata.Arrivo al collage. Apro la porta ed entro.
Mi dirigo in segreteria.
«Scusi?» Attiro l'attenzione della segretaria.
«Salve, come posso aiutarla?»
«Sono Luna Anderson, sono qui per ricevere le chiavi della nuova stanza, insieme a Lily Cooper.»
«Arrivo subito da lei.» Dice alzandosi e dirigersi a un cassettone dietro di lei.
Dopo qualche istante che estrae due paia di chiavi dal cassetto, si dirige verso di me.
«Tenga a lei.»Dice porgendomi le chiavi.
«Grazie mille.»
Le prendo ed esco.
Scendo le scale dell'uscita, giro a destra per ritornare a casa Cooper, ma qualcuno mi chiama.
«Lei è Luna Anderson?»Mi domanda un signore che è appoggiato su un suv nero ed è vestito da autista.
«Si.»
«Il signor Vincent Cooper, mi ha ordinato di venirla a prendere.»
«Oh...»
Il signore mi apre la portiera.
«Grazie mille.»
Il signore mette in moto l'auto e ci dirigiamo a casa Cooper.
Prendo il cellulare dalla borsa, lo accendo e invio un messaggio a Vincent.
Grazie mille, per avermi inviato un suv a venirmi a prendere.
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Il mio satellite
RomanceLuna Anderson, una ragazza di 17 anni nata a New York. Vive con sua nonna Anna,in una casa in Canada, da quando aveva 12 anni dopo la morte di sua mamma Selena. Il padre? Beh un vero e propio padre per lei non c'è stato. Abbandonata da suo padre all...