15 Luna

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«Cosa c'è?» Domanda Lily avvicinandosi al mio letto.

«Niente.» Mi asciugo con il polso le lacrime.
«Non puoi negarlo Luna, stai male, si vede.» Mi accarezza dolcemente la guancia.
«No no, vedi sto bene.» Asciugo in fretta le ultime lacrime, regalandogli un sorriso finto.
«Luna,ti conosco.»
«Sta tranquilla,ho solo bisogno di stare un po' da sola.»
«Va bene.» Si allontana con un sorriso dispiaciuto.

Mi dirigo in bagno, chiudendomi a chiave.
Dai miei occhi scendono gocce, una dietro l'altra, finendo in un totale affogamento, facendomi mancare il respiro.

Mi siedo sulla tavoletta del wc, prendo il telefono,scrollo un po' di foto, foto per me molto importanti, foto con la mia mamma.
Ed ecco la foto più temuta, di una sua lettera che mi fece settimane prima della sua morte.
Non l'ho mai letta a nessuno, neanche alla nonna.
Leggendola le lacrime scendono...scendono, fino a bagnare il telefono, così lo spengo e lo appoggio sulla mensola.
Mi porto le ginocchia al petto,accasciando la mia testa fra esse.
Questo dolore mi devasta, ogni giorno penso solo a un "traguardo"...

Non pensavo di esserci ricaduta ma... il sangue dice altro.

Dopo mezz'ora esco dal bagno.
«Tutto okay?» Mi domanda Lily
Annuisco.

«Senti... i ragazzi ci hanno invitato per una biretta sulla spiaggia vogliamo andare?»
«Non lo so, sono anche le 21:30,domani ci sono le lezioni.»
«Dai non facciamo tardi.»
«Dici sempre così, ma succede il contrario.» Dico un una risatina.
«Dai, te lo prometto.» Mi prende i polsi trascinandomi fuori con lei.

Arriviamo in spiaggia, i ragazzi sono già lì.
Andiamo verso di loro, prima di entrare in contatto con la sabbia ci togliamo le scarpe.
Ci sediamo vicino ai ragazzi, intorno a un falò.
«Vuoi?» Domanda Edward, porgendomi la birra.
Annuisco.
«Luna, sei sicura che non senti caldo con la felpa?» Domanda Mike.
«No,sto bene.»
«Mh,okay» Alza le spalle.
Nel frattempo prepariamo una canna.
Io faccio metà con Edward.
Miracolo, Edward che non ha voglia di fumarsi una intera? Wow.

«Ed, che ore sono» Chiedo l'orario a Edward.
«L'una.»
«Porca puttana,Lily!»
«Che c'è?»
«Questo perché dovevamo andarcene presto.»
«Dai calmati ora torniamo.» Prova ad alzarsi in piedi con scarsi risultati, al suo fianco c'è Mike che la regge.
«Vi accompagniamo noi.» Dice Adam.

Raggiungiamo la macchina di Adam. una jeep bianca.
Io, Edward e Lily stiamo dietro,mentre Mike e Adam avanti.
Lily si accascia sulle mie gambe.
Appoggio la mia mano su i suoi capelli per accarezzarla.

Siamo arrivati fuori la porta della nostra camera.
Cerco con fuga le chiavi della camera nella borsa di Lily.
C'è più roba nella sua borsa che in camera.
Trovata, apro la porta, Mike e Adam con Lily aggrappata alla loro spalle entrano, dopodiché entriamo anche io ed Edward.
I ragazzi stendono Lily sul suo letto, togliendogli le scarpe, e coprirla con il lenzuolo.
Sono appoggiata con la spalla all'armadio dove mi da bella mostra di ciò che accade.
I ragazzi dopo aver messo Lily a letto rimangono intorno al suo letto per qualche istante,poi si girano per andarsene.
«Noi andiamo.» Dice Edward.
Subito dopo mi da un bacio sulla fronte.
«Grazie mille.» Faccio un sorriso.
I ragazzi escono ma Lily richiama l'attenzione di mike.

«Mi-Mike puoi restare qui?» Sussurra.
«Io-.»
Giro il viso verso di esso, e annuisco.
«Va bene.» Mike va verso il letto di Lily dove si stende al suo fianco, mentre i ragazzi restanti se ne vanno.

Mi stendo sul letto.
Fisso il soffitto.
Non riesco a prendere sonno, così prendo il cellulare tra le mani e navigo un po' sui social.
Soprattutto su Instagram.

Ho questa curiosità, quella di vedere i seguiti di Lily e trovare suo fratello, mi immagino le sue foto.
Un dio.

Dopo ricerche lo torvo.
Ci clicco sopra.
Per mia fortuna il suo profilo e pubblico.
Ha delle storie in evidenza, posti, storie di lui, foto con gli amici...manzi anche loro.
poi i post..., credo di svenire e venire nello stesso momento anche senza toccarmi.

«Cazzo!» Esclamo sussurrando per non far svegliare i ragazzi.
Come sempre, sbranata come sono, ho messo mi piace a un post dell'anno scorso.
Cazzo,cazzo,cazzo!.

Una parte di me dice di toglierlo, ma comunque non cambierà niente, la notifica gli arriverà.
Spengo subito il telefono,come per magia può cambiare qualcosa.
Mi porto le mani sulla fronte.
Cazzo.

Il mio telefono vibra.
di sicuro non sarà lui che mi farà la predica, o mi dimanderà "Satellite, come mai hai messo like a un post di un anno fa?» Oppure peggio "Lo so che mi pensi, satellite.»

Faccio un respiro, prendo il telefono... un messaggio nei direct.
Ma si non sarà di certo lui.
Ma per mia fortuna non è lui.

Il mio satelliteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora