Dopo ciò che è successo,non nego che la ragazzina mi ha provocato un rigonfiamento.
Ora, si trovano sui tapis roulant.
Abbiamo i loro sederoni a bella mostra, ma non sto guardando quello di mia sorella.
«Vincent.» Richiama la mia attenzione Scott.
Mi giro.
Ma il suo sguardo passa dai miei occhi, alla patta della tutta.
Cazzo.
Ridacchia.
«Penso che sia il momento che porti la tua attenzione sull'allenamento, che sul culo della ragazza.» Mi sussurra ridendo.Io e Scott prendiamo i pesi, e iniziamo a fare delle alzate laterali.
L'enorme specchio che si trova difronte a noi, mi da la possibilità di vedere anche alle mie spalle.
Cioè, vedere le ragazze,ma soprattutto lei.
Scendono dal tapis roulant.
La ragazzina prende un asciugamano e tampone la fronte e il collo.
Si appoggia l'asciugamano intorno al collo, venendo nella nostra direzione.
Poso i pesi, mi asciuga il sudore.
Noto che la ragazzina ha preso la mia borraccia, come se niente fosse.
Ne beve sorsi. La posa dov'era. Mi guarda.
«Grazie.» Fa un sorrisetto, e gira i tacchi.
Sento Scott ridacchiare.
«Questa ragazza mi piace.»
Passo lo sguardo su di lui fulminandolo.
«Cosa c'è?»
«Se non la smetti,ti butto questo peso in testa, rompendoti il craneo.» Sbotto.Le ragazze sono uscite dalla palestra.
Luna prima di uscire mi ha lanciato l'ultimo sguardo seguito con un sorrisetto.Questa ragazza mi farà impazzire più del dovuto.
Pulito e profumato, mi dirigo in cucina insieme a Scott.
Troviamo a bella mostra le ragazze che cucinano.
«Mamma e papà devono ancora tornare?» Domando.
Sono da ieri sera fuori.
«Saranno andati a prendere il latte.»Ironizza Scott.
«A proposito, mamma mi ha chiamata ha detto che questa cena durerà per una settimana circa.» Dice mentre gira qualcosa in padella, dandomi le spalle.
«Manco la cena di natale.» Ironizza di nuovo Scott, seduto di fianco a me sullo sgabello dell'isola.«Beh, forse i signori Cooper hanno le palle piene dei figli.» Dice Luna girandosi verso la nostra direzione, mettendo una ciotola di insalata sull'isola.
«Sopratutto di te.» Mima fra le labbra nella mia direzione, lasciandomi subito dopo uno dei suoi sorrisetti.Cristo.
È ufficiale questa ragazzina mi farà impazzire.La seguo con lo sguardo.
Apre il frigorifero, estrando delle bevande.
Anche quelli li appoggia sull'isola.Lily nel frattempo in piatta.
«Ecco a voi.» Dice la ragazzina, porgendoci i piatti con all'interno degli hamburger.Le ragazze si siedono sugli sgabelli difronte a noi.
«Come sono?» Domanda Lily.
«Amica mia, sono dei semplici hamburger. Li sanno cucinare anche dei bambini di tre anni.» Ironizza Luna.
«La prossima volta ti lascio a digiuno.» Ironizza anch'essa.
«So cucinarmi da sola.» Ringhia.
«Certo, mandando a fuoco la casa.» Sussurro,ma nello stesso tempo facendomi sentire, apposta.
«Ti do fuoco a te.»
Alzo lo sguardo dal piatto per posarlo su di le, che mi fulmina con uno sguardo socchiuso.Già mi mandi a fuoco senza che tu lo sappia.
«Vin!» Esclama mia sorella correndo in camera mia.
Apre la porta.
«Che vuoi?»
«Uno sta calmo. Due io,Luna e i ragazzi: Adam, Edward e Mike, abbiamo intenzione di andare in spiaggia, a vedere il tramonto, e farci un bagno. Volete venire anche voi?»
«Oh,sì certo.» Dico ironico.
«Dai amico, forse ci divertiamo.» Interviene Scott.
Mi alzo dal letto.
«Se vuoi andare tu,va tu con loro io resto a casa.»
Mi faccio spazio per passare tra Lily che mi blocca l'uscita.Mi dirigo in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Sento dei passi che provengono dalle scale.
«Ho sentito.» Dice la ragazzina, venendo verso la mia direzione.
«Cosa?» Bevo qualche sorso dal bicchiere.
«Che non vuoi venire in spiaggia con noi.»Si appoggia al marmo dell'isola, con la schiena.
«E allora?» Poso il bicchiere sul marmo. Mi avvicino a lei. andando sempre più vicino , che per guardarmi deve alzare il viso. Appoggio le mani affianco a i suoi fianchi, per imprigionarla.
«Cosa mi perdo, mhm?» Le sussurro.
Mi guarda fisso nei occhi.«Ti perderesti me in costume. Meglio dire il mio culetto alla bella vista di altri ragazzi.» Mi provoca.
«Pensi che mi importa.»
«Per come mi fissavi il fondoschiena oggi in palestra, credo propio di sì.» Sposta il mio braccio per far sì di passare.Prende il mio bicchiere con all'intento l'acqua e la beve.
«La preferisco più fredda.» L'ultima frase,e scompare andando al piano di sopra.All'inizio sembrava una ragazza genuina,innocente,minuta,timida.
Ma è tutt'altro, o solo con me.
Provocante, ribelle, stronza.
Ma mi piace per questo.
Chissà se a letto la sua timidezza ricompare.Vado in camera.
«Allora,che hai deciso?» Mi domanda Scott, pronto per andare in spiaggia.
Non gli rispondo, mi dirigo in bagno e gli chiudo la porta in faccia.Ho deciso che il culetto della ragazzina a bella mostra non me lo perdo.
Indosso un costume nero.
Esco dal bagno.
«Allora alla fine vieni amico, che sballo.» Fa una pausa. «Sento di già un formicolio al basso ventre.»
Lo uccido.Arriviamo in spiaggia.
Mi posizioniamo con il telo vicino alla riva.
«Chissà a quando arrivano gli altri.» Dice Lily, mentre si leva la maglia.
Il mio sguardo si posiziona proprio su di lei.no su mia sorella, ma su di lei.
Si sfila la maglietta che aveva usato come vestito.
Le sue gambe carnose al punto giusto.
la pancia piatta, i suoi fianchi, i suoi seni tondi.
Indossa un costume nero, con la mutandina a V.
Si siede sul telo.
Il mio sguardo percorre tutto il suo corpo.Diamine è perfetta.
D'improvviso,delle voci maschili vengono verso di noi.
Ed eccoli sono arrivati, i così tanto attesi ragazzi.
Per lo più Adam.
Il mio sguardo infatti si posa su quest'ultimo.
che si sta mangiando Luna con lo sguardo.Lo affogo.
«Siete stupende.» Interviene Edward.
Edward sembra uno tranquillo.
«Allora, andiamo a fare un bagno!.» Esclama Lily con gioia.
Tutta questa voglia di andare in acqua non ce l'ho.
«Dai andiamo!» Esclama Mike, tirandosi mia sorella per il polso.
«Aspettatemi!» esclama la ragazzina mentre si alza.Wow.
Indossa una brasiliana, che mette in mostra tutto il suo panorama.
Tondo. Sodo.
«Tu che fai non vieni?» Domanda Scott.
Scuoto la testa.
Sfilo il pacchetto di sigaretta dalla tasca del costume.
Ne sfilo una,e la porto alle labbra.
«Okay, io vado.» Dice dirigendosi in acqua.Mi accendo la sigaretta.
Il mio sguardo è fisso su di lei.Sta giocando. Ridendo.
Dio,il suo sorriso.
Aspiro, e caccio una nuvola di fumo.
«Adam!» Sgrida la sua voce.
Adam, la insegue nuotando.
«Ti prego!» Esclama ancora.
Non sembra un grido di aiuto, perché nello stesso tempo sta ridendo.
«Ti ho presa.»Le salta addosso.
Cadono sott'acqua.Giuro se la sta toccando in posti in cui non deve, lo affogo nel vero senso della parola.
Risalgono su, ridendo.
«Arrivo subito.»
Vedo la ragazzina che viene verso la riva.
Tira con le mani i capelli bagnati dietro.
L'acqua che pian piano scorre sul suo corpo.
Sembra una scena a rilentatore.
Viene verso il telo.
Prende una bottiglietta d'acqua.
«Che fai, non vieni anche tu?» Domanda guardandomi, subito dopo si porta la bottiglietta alle labbra.
La fisso.
«No.» sbotto.
«Dai, così non ti diventi affatto.»
«Sto bene qui.» Faccio l'ultimo tiro di sigaretta fissandola.
«Vincent.»
«Luna.»
«Vieni con me in acqua?» Domanda con voce gentile.
«Ho detto di no.»
«Devo mettermi in ginocchio per supplicarti?»Vorrei metterti in ginocchio per qualcos'altro.
«Sai satellite, l'idea non è così tanto male.»
La provoco.
Si avvicina più a me.
Si abbassa delicatamente mantenendosi suoi talloni .
Mi prende la mano.
«Per favore Vincent Cooper, vieni in acqua con me?» Fa gli occhi dolci.
«Cosa ricevo in cambio?»
«Qualsiasi cosa tu voglia.»Ragazzina, questa cosa non la dovevi dire.
«D'accordo. Ma a qualsiasi cosa ti chiedo, non tirarti indietro.»
«Okay.»
Mi alzo e subito dopo aiuto ad alzarla.
«Questa però la devi togliere.» Mi sfila la maglia.Dopo sfilata la maglia, mi prende per mano e mi strascina con se in acqua.
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Il mio satellite
RomansaLuna Anderson, una ragazza di 17 anni nata a New York. Vive con sua nonna Anna,in una casa in Canada, da quando aveva 12 anni dopo la morte di sua mamma Selena. Il padre? Beh un vero e propio padre per lei non c'è stato. Abbandonata da suo padre all...