35 Luna

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Il giorno dopo mi sveglio con il suo profumo che mi invade le narici, il suo calore, le sue braccia intorno la mia vita.
Siamo in camera sua, non più nel suo posto segreto.

Mi giro a faccia e faccia con lui.
Ha gli occhi aperti, le ciocche di capelli che gli cadono davanti.
Così gli sposto delicatamente una ciocca.
Il suo viso perfetto.
Le sue labbra.
Il suo respiro.

«Buongiorno.»

«Buongiorno,satellite.» Dice con voce profonda.

«Come stai?» Domando.

«Con te, sempre bene.»
Mi bacia delicatamente le labbra, prima di alzarsi.

Quando si gira di fianco, i miei occhi cadono proprio lì, sul suo rigonfiamento.

«Uno spettacolo, che tra un po' avrai a tua disposizione.»
Alzo lo sguardo nel suo, e mi sta guardando malizioso.

«Non è colpa mia se...»
«Se è così grosso, adesso?»
Annuisco.
«In realtà, si satellite. Avevi il tuo culo su di questo.» Abbassa lo sguardo sul suo amichetto.

«Ora vestiti, che voglio portarti da una parte.» Dice mentre si infila una maglietta.

«Come mi devo vestire?» Faccio una pausa. «Elegante, oppure casual,...»

«Mettiti questa.» Mi porge una sua maglietta.

Prendo la maglietta, e subito dopo lui esce dalla camera.
Porto la sua maglietta sotto il naso, e sento il suo profumo.

Prima si alzarmi dal letto, prendo il cellulare fra le mani, lo accendo.

Sette notifiche.
Apro prima quella della mia nonna.

Auguri tesoro, ora sei maggiorenne. Stai diventando sempre più grande, passa un bellissimo compleanno. ♥️

Cosa?
Abbasso la casella.
E noto che oggi è il dieci luglio, il giorno del mio compleanno.
Wow, sono così distratta che mi sono anche dimenticata del mio compleanno.

Subito dopo apro quelli dei unici miei amici, Edward, Adam, Mike e Lily.

Alla fine però mi arriva una notifica da un numero sconosciuto.

Auguri, Luna.

Chi è?

Chi sei?

Scrivo.

Scott, amica.

Cristo, è imbecile? Mi ha fatto prendere un infarto.

Mi alzo dal letto, mi infilo la maglietta, e seguo Vincent, al piano di sotto.

Mi dirigo in cucina, mentre lui mi aspetta alla porta-finestra, che porta al retro della casa.

Noto che ha in mano una benda.

«Chiudi gli occhi.» Mi ordina.

Faccio ciò che ha detto.
Si mette dietro di me.
E mi benda.

Ora però sento il suo respiro caldo, che mi colpisce il collo.
Subito dopo un bacio umido.

Adesso c'è un vuoto dietro di me.
All'improvviso, sento sollevarmi.

Vincent, mi ha presa in braccio.
Una mano indietro la mia schiena, e un'altra sotto le mie ginocchia.
Mentre mi mantengo con le braccia intorno al suo collo.

Il mio satelliteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora