Dove cazzo è?
Ho fatto il giro della città, ma niente.
Ritorno a casa, con tanta furia.
Apro la porta e la spalanco.«Lily!» Esclamo.
«Cosa c'è?» Dice con tono stufo, mentre scende le scale.
«Hai sentito Luna?»
«No, perché?»
Cazzo.
Ho il sangue che penetra nelle vene, e il nervoso misto con preoccupazione che mi mangia.
Tiro un pugno alla parete dietro di me.«Che cazzo ti prende?»
«Non la trovo, è scomparsa.» Mi dirigo di corsa in cucina. «Prendi delle borse.» Le ordino.
«Che intenzione hai?» Mi segue in cucina.
«Andarla a cercare.» Dico, e nel mentre prendo dell'acqua e del cibo. «Pur facendo il giro del mondo.»...voglio trovarla.
Lily corre al piano di sopra, per prendere ciò che gli ho ordinato.
Il cellulare inizia a squillare.
Dio, fa che sia lei.Anonimo.
Chi è?
Chiedo.Ma nessuna risposta dall'altro capo.
La chiama termina, ma arriva un messaggio.
Sei in pericolo anche tu, non solo la tua fidanzata.
Luna è in pericolo.
Il mio satellite è in pericolo...«Porca troia!»
«Cosa succede ora?» Lily corre fra le scale.
«Tu, rintracciami.»
Esco di corsa da casa, prendo la motocicletta, in direzione verso la casa di Scott.
Arrivo, tiro il cavalletto, e corro sul portico.
Busso pesantemente.«Un momento, cazzo.» Sento la voce di Scott.
Apre la porta, e mi precipito dentro senza neanche farlo aprire bocca.
«Che ci fai q-.»
«Dov'è tuo padre?» Chiedo interrompendolo.
«In caserma, perché?»
Apro la porta e mi precipito sulla sella della motocicletta.
Mi dirigo in caserma di polizia.
Arrivato.
Entro.«Mi scusi.»
Il signore che si trova dietro un bancone si gira.
«C'è lo sceriffo White?»
«In questo momento è occupato.»
«La prego, ditegli che sono Vincent Cooper.»
«Ripeto. Al momento è occupato.»
«Cazzo, mi serve, adesso.»
Lo sguardo del poliziotto diventa furioso.
«Ragazzo, calma i termini altrimenti-»
«Vincent.»
Eccolo lì, lo sceriffo.
«Che sorpresa. Che calorosa novità ti porta in queste parti.»"Novità" per lui un tempo erano cose vandaliche.
Beh, mi sono divertito da adolescente con suo figlio in modo molto vandalici.«Posssiamo entrare nello studio?» Chiedo avvicinandomi a lui.
«Certo.»
Mi siedo sulla poltrona, mentre lui di siede dietro alla sua scrivania.
«Vorrei sapere se è possibile, rintracciare un numero anonimo.»
«Dipende.»
«Può provarci?» Domando porgendogli il cellulare sul legno della scrivania.
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Il mio satellite
RomanceLuna Anderson, una ragazza di 17 anni nata a New York. Vive con sua nonna Anna,in una casa in Canada, da quando aveva 12 anni dopo la morte di sua mamma Selena. Il padre? Beh un vero e propio padre per lei non c'è stato. Abbandonata da suo padre all...