Tommy è appena tornato a casa dal giretto con i cani e come sempre,prima di salire,prende la posta.
Una volta in casa slega i Gilda e Nicola liberandoli per casa,si mette a guardare le buste ad una ad una tra le varie bollette e lettere dalla banca nè nota una proveniente dal commissariato.
Appoggia le altre sul tavolo tenendo in mano quella e sospira sapendo già cosa aspettarsi.
"Ciao amore!"esclama Tommaso uscendo dalla camera da letto
"Ciao amore mio! Scusa se non ti ho salutato prima!"esclama Tommy dandogli un bacio
"Tranquillo. Cos'è quella busta?"
"Una lettera dal commissariato! E so già cosa c'è scritto..."
"Ma per sicurezza aprila no?"
"D'accordo."
Tommy l'apre e la legge...
"E come dicevi amore?"
"Si. Papà ha chiesto di vedermi."dice sospirando
Tommaso sorridendogli leggermente ed in modo comprensivo lo abbraccia e Tommy sospirando ancora una volta si lascia andare alla stretta di suo marito,del ragazzo,anzi dell'uomo che ama.
"Che pensi di fare?"gli chiede Tommaso quando si staccano
"Devo andare. Per forza,non posso tirarmi indietro!"
"Ne sei sicuro?"
"Sicurissimo! Ti va se sentiamo Fra?"
"Certo. È giusto che lo sappia anche lui!"
"Ti amo!"
"Anch'io ti amo!"
Tommy sorridendogli gli dà un bacio,poi chiama Francesco che in salotto con Francesca e Martino.
"Ciao Tommy!"dice mettendo il vivavoce
"Ciao Fra."dice Tommy
"Tutto bene? Mi hai salutato con tono poco pimpante!"
"Non proprio a dire il vero..."
"Che succede fratellino?"
"Ho ricevuto una lettera dal commissariato fratellone..."
"E..."
"Mio padre vuole vedermi. Lo ha chiesto espressamente."
"C'era da aspettarselo."
"Si,è quello che penso anch'io!"
"E pensi di andare da lui Tommy?"gli chiede Francesca
Ormai c'è dentro anche lei fino al collo in questa situazione...
"Devo andarci Franci. Non posso rifiutarmi."
"Certo. È giusto."
"Devi esserne sicuro al 100% Tommy!"gli dice Francesco
"Lo sono Fra,anche se l'idea di vederlo mi rende nervoso e allo stesso tempo mi terrorizza a dir poco!"
"Lo immaginiamo,dopo tutto quello che ha fatto."dice Francesca
"Senti Franci,mi dispiace che ci sei dentro anche tu in questa storia. Mi dispiace tanto."
"Tranquillo Tommy. Faccio parte della famiglia ormai ed è giusto così."
Francesco sorridendo leggermente le bacia la tempia e i capelli.
"Quand'è l'incontro?"
"Domani alle 16 Fra."
"Va bene. Mi libero prima dall'Oppincars e ti porto. Vieni anche tu Tommaso?"
"Si,non lo lascio solo."
Tommy sentendo quelle parole gli stringe la mano e gli bacia la guancia.
"Allora io starò a casa vostra e mi occuperò di Diana!"
"Grazie Franci! Ci fai un gran favore!"
"Ma figuratevi! Mi fa piacere stare con mia nipote e fare la zia!"
Così il giorno dopo,alle 15.30 Francesco che li passa a prendere e vanno al carcere di Milano da Lorenzo.
Arrivati sul posto fanno entrare solo Tommy e quindi Francesco e Tommaso sono costretti ad aspettarlo fuori più tesi e nervosi che mai.
Conoscono Tommy e sanno quanto è fragile,sensibile e quanto può entrare in ansia in certe situazioni come in questa ad esempio e la cosa non li fa stare affatto tranquilli.
Tommaso va avanti indietro,mentre Francesco cerca di mantenere la calma e star tranquillo.
"Ehi!"esclama Francesco bloccandolo dal braccio
Tommaso a quel tocco si gira e lo guarda sospirando.
"Come fai a stare così tranquillo? Io non ci riesco!"
"Non sono tranquillo credimi. Sto solo cercando di mantenere calma."
"Fosse così facile Francesco! Vorrei essere lì dentro con lui!"
"Anch'io,ma vedrai che se la caverà! Andrà tutto bene!"gli dice accarezzandogli la spalla
Tommaso annuisce sorridendo leggermente e tirando un altro sospiro.
Nel frattempo Tommy è dentro seduto al tavolo che aspetta suo padre giocando con le sue mani per il nervoso e la tensione.
Quando sente la porta aprirsi si volta ed appena incrocia lo sguardo di suo padre i suoi occhi si fanno subito lucidi e sente il groppo che si sale in gola che cerca di deglutire e mandare giù,ma inutilmente perché si fa sempre più forte.
Lorenzo lo raggiunge e si siede di fronte a lui.
"Ciao Tommy."gli dice Lorenzo con leggero sorriso
"Ciao papà."gli dice Tommaso con la voce inclinata che subito schiarisce
"Ti trovo bene!"
"Grazie. Tu invece,come stai?"
"Sto bene,ma tu mi sembri teso e nervoso. Non devi Tommy! Stai parlando con me,con tuo padre!"gli dice con tono tranquillo
"È proprio per questo che lo sono. Comunque ti vedo dimagrito papà..."
"Non è niente..."
"Niente non direi proprio! Mangi?"
"Poco. Con tutti i pensieri che ho lo stomaco mi si chiude e il cibo passa in secondo piano."
"Non va bene così. Devi nutrirti,devi prenderti cura di te stesso!"
"Come faccio a prendermi cura di me stesso se non sono stato in grado di prendervi cura di voi!"dice Lorenzo piangendo
Tommy tirando su col naso gli prende la mano gliela stringe.
"Non è vero che non sei stato in grado papà! Tu ci hai cresciuto nel migliore dei modi insieme alla mamma e se io e Gaia siamo quello che siamo è anche grazie a te! Nonostante tutto sei stato un buon padre per noi!"
"Come fai a dirlo dopo tutto quello che ti ho fatto passare e tutto il male che ti ho fatto!"
"Si,è vero mi hai fatto molto e hai anche cercato di portarmi via mia figlia..."
"Quella è una cosa di cui mi pento. Non so cosa mi sia preso quel giorno! Non sembravo io!"
"Si,anch'io stentavo a riconoscerti! Perché mi hai anzi ci hai fatto una cosa del genere!"dice Tommy con le lacrime agli occhi e con la voce spezzata
"Non lo so Tommy! Solo adesso mi rendo conto che quello è stato il modo più sbagliato per avvicinarmi a Diana,a mia nipote. Così vi ho allontanati ancora di più e non sai quanto mi dispiace Tommy! E non solo per questo,per tutto! Sono uno schifo di uomo!"
Lorenzo continua a piangere e Tommy gli stringe ancora di più le mani.
Non vuole che si distrugga così!
"Basta adesso! Non farti del male in questo modo!"
"È la sola cosa che so fare e che mi riesce bene da quando sono chiuso qua dentro! E mi sto rendendo sempre più conto di cosa sono stato capace di fare, di farti e di farvi! Ci penso continuamente Tommy senza riuscire a chiudere occhio!"
"Oltre che a non mangiare non dormi neanche papà?"
"Poco o niente!"
"Perché ti fai questo! Vuoi punirti da solo per caso! Vuoi distruggerti o peggio ancora ucciderti!?"
"È l'unico modo per star bene con me stesso Tommy,per liberarmi da questi sensi di colpa che mi divorano!"
"Non posso permettere che tu lo faccia! Io ti voglio vivo papà hai capito! Ho ancora bisogno di te!"esclama piangendo
"No Tommy,non hai bisogno di uno che ti fa soltanto del male! Hai Tommaso che ti ama tantissimo,Francesco che ti vuole un bene dell'anima,Armanda ed Alba che per te sono due mamma straordinarie e tutte altre persone che ti vogliono bene. E poi hai Diana,tua figlia a cui insegnerai tanto! Quindi non hai bisogno di uno come me nella tua vita! Che te la rovina e basta!"
"Finiscila di dipingerti come un mostro papà! Ti prego basta! Così non puoi andare avanti!"
"Perché mi parli così? Come se avessi pietà di me!"
"Perché sono tuo figlio e tu sei mio padre! Mi preoccupo per te che tu ci creda o no!"
"Tommy..."
"Io non riesco ad odiarti! Ho cercato in tutti modi,ma non ce la faccio! È inutile,è più forte di me!"
"È un modo per dirmi che mi vuoi ancora bene?"gli chiede sorridendo leggermente
"Non ho mai smesso di volertene papà!"
"Neanch'io Tommy e te ne vorrò sempre!"
Anche Tommy gli sorride leggermente,ma puoi cambia espressione e si fa serio.
"Ma la strada del perdono è ancora lunga. Per quello ci vuole tempo."
"Lo so e non pretendo il tuo perdono. So di non meritarmelo."
La guardia,nel frattempo,avvisa che l'ora per la visita sta per terminare...
"E dimmi come sta Diana?"
"Sta bene papà. È casa con Francesca."
"È una bimba bellissima!"
"Grazie."
"Non mi conoscerà mai vero?"
"Per ora preferiamo di no. Ma se in futuro vorrai conoscerti sarà solo ed esclusivamente una sua scelta e noi non potremo fare altro che appoggiarla."
"Ma per ora le cose è meglio che rimangano così."
"Si. È meglio per tutti."
"Lo capisco."
Il segnale del termine dell'ora suona e per Tommy è il momento di andare.
"Adesso devo andare papà. Darò il mio numero all'ingresso e mi farò aggiornare su tutto! Se so ancora che non mangi e non dormi con te non sarò più tranquillo e pacato come oggi! Io e Gaia abbiamo bisogno di nostro padre non di uno zombie che cammina! Quindi ti prego ricordati quello che ti ho detto e pensa più a te stesso. Fallo per noi."
"Ok. Ci proverò. Ciao Tommy."
"Ciao papà."
Lorenzo rientra in cella e Tommy esce dalla sala incontri ed è molto scosso e provato.
"Com'è andata amore?"
"Bene. È stata dura,ma parlare ci ha fatto bene."
"Come l'hai trovato?"
"Cambiato Fra. Ma non voglio parlavene qui."
Mentre stanno per lasciare l'edificio Tommy ha un giramento di testa per la forte emozione e si sente svenire.
"Amore!"esclama Tommaso girandosi e correndo da lui
"Tommy!"esclama Francesco facendo la stessa cosa
Lo sorreggono e lo fanno sedere sul sedile posteriore della macchina. Francesco intanto prende dal baule una bottiglietta d'acqua dalla cassa che aveva.
"Tieni fratellino. Bevi. Per fortuna ho anche una bustina di zucchero dall'ufficio."dice Francesco passandoglieli
"Grazie fratellone. Scusate se vi ho fatto spaventare."
"Non dovevi venire qui!"esclama Tommaso
"Invece si amore mio! È stato solo un mancamento per l'emozione che è stata troppo forte. Ma sto bene."
"Sicuro amore?"
"Sicurissimo. Andiamo a casa adesso."
"D'accordo."gli dice Tommaso
Si danno un bacio,poi una volta saliti in auto anche Francesco e Tommaso ritornano a casa.
Per Tommy è stato un incontro duro,ma pieno di emozione e che difficilmente dimenticherà.
_____È stato un capitolo forte da scrivere e devo dire che mi sono emozionata molto mentre lo facevo.
Spero faccia lo stesso effetto anche a voi.
Buona lettura ❤
![](https://img.wattpad.com/cover/306762734-288-k149483.jpg)
STAI LEGGENDO
Una verità nascosta
Ficção GeralTommy,ragazzo di 27 anni felicemente sposato con Tommaso,poco più piccolo di lui e Francesco,ragazzo,ormai uomo di 40 anni,fidanzato e figlio di Alba sono due carissimi amici,che scoprono qualcosa che cambierà per sempre le loro vite e li sconvolger...