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<Eileen> sentii qualcuno chiamarmi.
<Eileen!> urlò ancora, facendomi svegliare di scatto.
Mi guardai attorno, ma non vedevo niente, era tutto buio.
<Eileen! Sei sveglia?> esclamò ancora la voce del Capitano.
<Si. Si, ci sono!> risposi, e lui trasse un sospiro di sollievo.

Eravamo bloccati sotto le macerie.
Per fortuna che Steve aveva avuto la prontezza alzare lo scudo sopra le nostre teste.
Spostammo le macerie che ci bloccavano, e una nube di polvere ci invase i polmoni, facendoci tossire. 
Steve, ancora barcollante prese Natasha in braccio, che nel frattempo era svenuta.
Poi mi guardò attentamente.
<Stai bene? Sei ferita?> mi chiese ed io scossi la testa, ancora su di giri.
Il suo sguardo si trasformò in uno preoccupato.
<Eileen, stai sanguinando> mi disse avvicinandosi. 
Mi tastai la fronte iniziando a sentire un leggero fastidio, e quando ritirai la mano la vidi insanguinata. 
<Sto bene. È solo un graffio> biascicai, sentendo la mia testa pulsare.
<Sicura?> mi chiese ancora preoccupato ed io annuii. 

Uscimmo da quel buco, con le gambe tremanti e i vestiti tutti impolverati. 
Sentimmo arrivare dei Quinjet, così ce ne andammo al più presto.
Iniziammo a camminare tra vicoli e stradine desolate, sotto il buio della notte.

Non sapevamo dove andare, quindi bussammo all'unica persona che ci avrebbe aiutato.
<Ehi> ci salutò confuso Sam.
<Mi dispiace, scusami. Ci serve un posto per nasconderci> disse Steve. 
<Tutti quelli che conosciamo ci vogliono morti> dissi. 
Lui ci guardò preoccupato.
<Non tutti> esclamò Wilson facendoci entrare.

Se esiste veramente un Dio lì su, che benedica quest'uomo. 

Sam ci lasciò farci la doccia, e Natasha si riprese. Per fortuna stava bene. 
Uscii dal bagno, con un mal di testa fortissimo, e un taglio sulla fronte che non voleva smettere di sanguinare. 
Steve mi vide, e mi guardò corrucciando la fronte. 
<Tutto bene?> mi chiese, ed io annuii. 
Lui andò da Sam, ritornando poco dopo con ago, filo e un disinfettante.
Mi riportò in bagno, facendomi appoggiare al lavandino. 
Bagnò un fazzoletto con l'acqua e mi scostò i capelli dal viso, rimproverandomi con lo sguardo.
<Solo un graffio, eh?!> esclamò tamponandomi la fronte. 

Per essere Capitan America era incredibilmente dolce e delicato.

Prese il disinfettante, e poi mi lanciò uno sguardo.
<Questo farà male> mi avvisò, ed io annuii.
Sentii letteralmente le stelle. 
<Porca puttana> sussurrai stringendo i denti. 
Lui non si scompose, procedendo poi col mettermi i punti. 

Dopo poco finì di medicarmi.
<Grazie> dissi e lui mi sorrise in risposta. 
Feci per andarmene, ma la sua voce mi fermò.
<Eileen!> esclamò il biondo.
<Si?>.
Lui aprì la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiuse abbassando lo sguardo.
<Niente> disse, per poi andare in camera, dove una Natasha pensierosa alloggiava sul letto.
Le ci avvicinammo.

<Che succede?> le chiedemmo e lei abbassò lo sguardo.
<Quando sono entrata nello S.H.I.E.L.D credevo che fosse la strada giusta. Ma a quanto pare al KGB si è sostituita l'Hydra> fece una pausa sospirando, <Pensavo di sapere di chi erano le bugie che raccontavo. Ma non distinguo più la differenza ormai> disse. 
<Forse neanche tu sei tagliata per questo lavoro> rispose Rogers riprendendo una stessa battuta della rossa, facendola sorridere debolmente, per poi ritornare seria.
<Sono in debito con voi> esclamò poi, facendoci scuotere la testa.
<Non ce n'è bisogno. Tu avresti fatto lo stesso. E poi devi ringraziare il Capitano. È lui che ti ha portata in braccio!> esclamai facendola sorridere.
<Se adesso voi foste al posto mio, e toccasse a me salvarvi la vita, siate onesti con me...Riuscireste a fidarvi?> ci chiese di nuovo seria. 
<Ora più che mai> risposi e Steve annuì concorde.
<E siamo sempre onesti> ribadì Rogers con un piccolo sorriso.

<Tu sei comunque di buon umore per uno che ha appena scoperto di essere morto per niente> disse Nat al Capitano riprendendo il suo tono ironico di sempre.
<Beh, è che a me piace sapere contro chi combatto> rispose lui sospirando.
<La colazione è pronta! Sempre che voi non vi nutriate di altro> esclamò Sam entrando in camera.
<Si, in effetti io ho bisogno almeno tre volte al giorno di sangue umano> esclamai sorridendo, per poi diventare improvvisamente seria, guardando Sam, <Ti vuoi offrire volontario?> chiesi, e lui in risposta indietreggiò lentamente.
<Sto scherzando!> esclamai ridendo, per poi ritornare seria, <O forse no>.
<Ok, tu mi fai seriamente paura> esclamò Sam, facendomi sorridere.
<Secondo me l'hai presa proprio forte la botta in testa> commentò Natasha.
<Probabile> risposi, facendo scoppiare a ridere gli altri e tre.

<Eileen, ma dov'è finito il tuo amico russo?> mi chiese incuriosita Natasha, facendomi strabuzzare gli occhi.
<Cazzo, Ivor!> esclamai prendendomi la testa tra le mani.
<Linguaggio!> esclamò in risposta il Capitano, beccandosi un'occhiataccia da parte mia. 
Mi girai verso Sam.
<Sam, posso usare il telefono?> gli chiesi e lui annuì, passandomelo. 
Composi il numero e dopo un paio di squilli, rispose.

<Ivor!>.

-Eileen? Ma dove cazzo siete finiti tu e il Capitano Rogers?! È da giorni che non rientrate, e la casa è sorvegliata da degli agenti!- urlò arrabbiato.

<Senti, mi dispiace davvero tanto, ma abbiamo avuto degli imprevisti>.

-Che genere di imprevisti?-.

<In sintesi siamo stati accusati della morte di Fury. Così adesso lo S.H.I.E.L.D, che in realtà sarebbe l'Hydra, ci sta cercando>.

-Stai scherzando spero-.

<Fidati, lo vorrei tanto>.

-E poi che significa che lo S.H.I.E.L.D è l'Hydra?-.

<Significa che l'Hydra si è insediata nello S.H.I.E.L.D, così adesso non sappiamo più chi è un nemico o un amico>.

-Ma tu stai bene?-.

<Un po' ammaccata, ma sto bene, e al sicuro>.

-Dove sei?-. Rimasi in silenzio, per poi lanciare uno sguardo al Capitano, che scosse la testa.

-Eileen? Dove sei?-.

<Sono al sicuro. Tu non ti preoccupare. Risolveremo tutto e poi vedremo cosa fare. Fino a quel momento non chiamare questo numero. Mi farò viva io>.

-Eileen, aspetta! Dimmi almeno dove sei!-.

<Ci rivedremo Ivor. Promesso> conclusi, per poi chiudere la chiamata. 
Mi girai verso gli altri. 
<Hai fatto bene. Non si sa mai> disse Nat, ed io annuii, seppur dispiaciuta.

It has always been You -Steve Rogers-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora