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<L'Hydra non ama le fughe di notizie-> provò a dissuaderci Sitwell.
<Ecco, cuciti un po' la bocca!> lo interruppe Sam alla guida della macchina.
<Insight lancia fra sedici ore, e non è che stiamo proprio comodi> disse Natasha.
<Lo so, useremo lui per by-passare le scansioni DNA, e accederemo agli Helicarrier> spiegò il Capitano riferendosi all'agente.
<Che cosa?! Sei impazzito?! È una pessima idea! Pessima!>.
Un tonfo sul tettuccio della macchina ci fece rizzare le orecchie. 
Un braccio metallico spaccò il finestrino dei posti di dietro e sfilò dalla macchina l'Agente Sitwell, lanciandolo su un camion in corsa.
Il braccio metallico sfilò una pistola, ed io e Nat scavalcammo i sedili anteriori. 
Finii, non mio malgrado, sulle gambe del Capitano, che strabuzzò gli occhi, proteggendomi la testa da alcuni spari. 
Sam frenò di scatto, facendo cadere dal tettuccio quello che si rivelò essere il Soldato d'Inverno. 

L'uomo con la maschera nera finì in piedi, e rimase immobile. 
Ma quando Natasha fece per uscire la sua pistola, una macchina ci colpì da dietro, facendogliela cadere di mano.
Il Soldato d'Inverno saltò sul nostro tettuccio, e strappò il volante dalle mani di Sam. Letteralmente. 
Nat recuperò la pistola, sparando al nemico, che si buttò sull'altra auto, che ci fece sbandare.
<Tenetevi!> urlò il Capitano stringendoci contro la portiera della macchina. 
Creai una barriera d'acqua per proteggerci, mentre scivolammo sull'asfalto. 

Al Soldato d'Inverno si affiancò un'altra figura, la stessa che lo accompagnò sul tetto la notte dell'omicidio di Fury.
Il primo prese un lanciagranate e ce lo puntò contro. 
Steve mi spinse al lato, proteggendosi poi con lo scudo. La granata gli arrivò addosso, lanciandolo dentro un bus. 
Non ebbi il tempo di preoccuparmi per lui, perché il Soldato d'Inverno iniziò a spararci contro, insieme ad altri soldati, costringendoci a nasconderci dietro alcune macchine.

Approfittai di quel riparo per modellare delle lame d'acqua, per poi lanciarle contro i soldati. 
Il problema sorse quando il ragazzo del fuoco deviò le mie lame con il suo potere, lanciando una palla di fuoco contro la macchina dove cui era nascosta Natasha, che con un'abile capriola, si allontanò in tempo.
Il tizio molto focoso iniziò a lanciarmi colonne di fuoco, che parai difendendomi con una barriera d'acqua.

Il Soldato d'Inverno si dedicò maggiormente alla rossa, facendole scoppiare una macchina davanti.
Distolsi l'attenzione dal mio nemico, per accertarmi che Natasha stesse bene, ma l'accendino umano mi colpì a tradimento, facendomi sbattere contro il muretto del ponte. 
Cercò di buttarmi giù svariate volte, ma alla fine riuscii a prenderlo per il viso, scagliandolo, con tutta la forza che avevo, abbasso il ponte. 
Lui però, mi prese a sua volta, portandomi con lui.
Cercai di attutire il mio impatto con l'acqua, ma lui estrasse fulmineo un coltello, piantandomelo nella coscia.

Ci schiantammo sull'asfalto con tutta la forza possibile.
<Eileen!> sentii la voce del Capitano chiamarmi a gran voce. 
Mi alzai, ancora con l'adrenalina in corpo, che mi anestetizzava il dolore. 
Il piromane si rialzò subito dopo di me, un po' barcollante. 
<Attenta!> urlò Steve, ma troppo tardi. 
Il nemico mi saltò addosso, bloccandomi a terra con le mani sulla mia gola.

Lo vidi meglio in faccia, nell'impatto gli era caduta la maschera, rivelando il suo viso.

Strabuzzai gli occhi, cercando di liberarmi dalla sua salda morsa che mi toglieva il respiro.

<Fermo> sussurrai, <Non farlo, Ryan>. Qualcosa nel suo sguardo cambiò, facendogli alleggerire di poco la presa sul mio collo.
Gli si accese una luce. Ma si spense troppo in fretta, facendogli riprendere la precedente pressione.
<Io non ti conosco> disse a denti stretti.

<Sono Eileen> sussurrai sempre di più a corto di fiato, <Sono tua...sorella>. 
Dei puntini bianchi e neri iniziarono a danzarmi davanti, e il sangue mi arrivò al cervello. 
Lui mi guardò confuso e arrabbiato.
<Io non ti conosco!> urlò lasciando il mio collo e prendendo il coltello di prima. 
Lo alzò e fece per colpirmi, ma venne fermato dal Capitano che gli lanciò lo scudo contro.
<Stà lontano da lei> sibilò adirato, per poi andargli incontro.
<Aspetta! Steve!> lo richiamai, ma non mi ascoltò. 
<Steve! Fermo!> urlai ancora senza risultati. 
Lo raggiunsi zoppicando, per poi mettermi davanti a lui, prendendogli le braccia.
<Togliti di mezzo Eileen> ringhiò a denti serrati.
<Steve, aspetta ti prego! Lui è...lui è->.

<Chi è?>.

<È mio fratello>.

It has always been You -Steve Rogers-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora