Una persona venne a passo spedito nella stanza.
<Ce la farà?> chiese Natasha guardando il corpo addormentato di Fury.
Avevano iniziato ad operarlo già da un bel po'.
<Non lo sappiamo> rispose il Capitano.
<Ditemi degli attentatori>.
<Sono veloci. Forti. Uno aveva un braccio di metallo, l'altro dei superpoteri> risposi, e lei deglutì. Si avvicinò un'altra donna, l'Agente Maria Hill, braccio destro di Fury, a quanto avevo capito.
<Balistica?> chiese la rossa.
<Tre proiettili. Le rigature non sono individuabili->.
<Di fattura sovietica> concluse in un sussurro Nat, avendo poi la conferma dall'Agente.
Un bip prolungato si irradiò nella stanza, facendo accelerare il battito dei presenti.
I medici uscirono il defibrillatore.
<Non farmi questo Nick> continuò a sussurrare tremante Natasha.
Dopo vari tentativi, il battito continuava ad essere nullo.
Anche il labbro dell'Agente iniziò a tremare.
I medici iniziarono a togliere i tanti tubicini dal corpo ormai morto di Fury.
Steve e Maria, con alcuni agenti, uscirono dalla stanza, mentre la Vedova Nera continuava a guardare il corpo di Nick, nella speranza che si risvegliasse da un momento all'altro.
Mi avvicinai a lei, e le misi una mano sulla spalla.
Rimanemmo così per un po'.
Nel più completo silenzio.
Ci fecero vedere il corpo. Nat gli rimase tutto il tempo accanto, cercando di non farsi vedere piangere.
<Devo portarlo via> disse ancora scossa Maria. Steve ed io ci avvicinammo alla rossa.
<Natasha> la richiamò dolcemente il Capitano. Lei appoggiò la mano sulla fronte di Nick, per poi girarsi ed uscire in fretta dalla stanza.
La inseguimmo, facendola fermare.
<Perché era venuto nel tuo appartamento?> chiese a Rogers con un tono freddo.
Steve scrollò le spalle.
<Non lo so> rispose.
Il suo battito era veloce e la sua voce non del tutto convinta.
<Capitano!> lo richiamò un agente da dietro facendolo girare, <Vi vogliono allo S.H.I.E.L.D>.
<Vi?> chiesi confusa e lui annuì.
<Tutti e due> rispose.
<Va bene, dacci un secondo> rispose.
<Vi vogliono adesso> ripetè l'agente.
Il Capitano strinse i denti.
<Abbiamo capito> rispose nuovamente e quello finalmente se ne andò.
<Non sei bravo a mentire> esclamò alla fine Natasha, per poi andarsene.
Steve abbassò lo sguardo sulla sua mano che nascondeva la pennetta USB. Poi guardò il distributore al nostro fianco, e capii il suo piano.
<Seriamente?! Qui dentro?!> esclamai.
<Vedi altri posti?> chiese retoricamente lui in rimando, ed io alzai gli occhi al cielo.
<Va bene, ma sbrigati>.
Andammo a passo svelto dall'agente di prima, che ci accompagnò ad una struttura particolare.
<Cos'è questo?> chiesi.
<È il Triskelion. Quartier generale dello S.H.I.E.L.D> rispose l'agente Rumlow.
Prendendo un ascensore arrivammo velocemente al piano desiderato, dove un uomo in un completo grigio ci aspettava.
<Capitano. Signorina Perkins. Sono Alexander Pierce> si presentò, allungandoci una mano che ricambiammo.
<Signore, è un onore> disse Steve.
<L'onore è mio. Mio padre era nella centunesima divisione> ricambiò, per poi invitarci ad entrare nel suo ufficio.
<Quella foto è stata scattata cinque anni dopo che io e Nick ci conoscemmo. Ero al Dipartimento si Stato a Bogotà. Dei ribelli dell'LN si impossessarono dell'Ambasciata. I servizi mi liberarono, ma i ribelli presero degli ostaggi> disse Pierce dandoci una foto di lui e Fury da giovani, <Nick era vicecapo del distaccamento dello S.H.I.E.L.D, e venne da me con un piano. Voleva fare irruzione attraverso la rete fognaria ed io risposi: no, negozieremo. Finì che l'LN non negoziò e diede ordine di uccidere. Irruppero nel seminterrato e cosa trovarono?! Nessuno. Nick aveva ignorato i miei ordini, e seppur non autorizzato, portò a termine un'operazione militare in terra straniera e salvò la vita di una dozzina di diplomatici, tra cui mia figlia> finì il racconto, facendoci sedere.
<Così gli ha dato una promozione> conclusi.
<Non ho mai avuto motivo di pentirmene> disse.
Un silenzio strano piombò nella stanza.
Era carico di tensione, ed io sapevo perché e cosa stava per succedere.
<Come mai Nick era nel vostro appartamento ieri sera?> ci chiese.
Il battito del Capitano accelerò, e quando fece per rispondere, gli misi una mano sul ginocchio abbassando lo sguardo.
Lo sentii irrigidirsi sotto il mio tocco, ma feci finta di nulla.
Incatenai i miei occhi in quelli di Pierce.
<Ci creda Signor Pierce. Lo vorremmo tanto sapere anche noi. Ma quando lo stavamo per scoprire, tre pallottole lo hanno colpito in pieno petto. Gli attentatori sono veloci. Forti. Precisi. E devono essere fermati. Non solo per Nick Fury, ma anche per le prossime vittime che verrano colpite> feci una pausa, sporgendomi di più, <Questi sono professionisti. Attaccheranno sicuramente altri soggetti> conclusi.
Lui annuì.
<Sapevate delle cimici?> ci chiese poi e noi annuimmo.
<Lo sapevamo. Ce lo ha detto Nick> rispose Steve.
<E sapevate anche che è stato lui a metterle?> ci chiese ancora.
Noi ci irrigidimmo, rimanendo in silenzio.
<Le faccio vedere una cosa, Capitano> disse Pierce azionando un video di un uomo.
<È in diretta?> chiese Rogers.
<Si, lo hanno arrestato ieri sera in un rifugio non tanto sicuro ad Algeri>.
<Stanno dicendo che è un sospettato?! L'omicidio non è opera di Batroc> disse Steve, mentre io cercavo di stare al passo con i ragionamenti.
<No no, è molto più intricato. Batroc è stato arruolato anonimamente per attaccare l'Allemurian Star. Ed è stato contattato via email e pagato attraverso bonifico. E poi i soldi hanno viaggiato per diciassette conti correnti fittizi. L'ultimo appartenente ad una Holding risulta intestato a Jacob Veach> disse Pierce porgendo una cartella a Steve.
<Dovrei sapere chi è?>.
<È impossibile, è morto sei anni fa. Il suo ultimo indirizzo era al 1435 Elmores' Drive. Quando conobbi Nick, sua madre viveva al 1437> disse e Steve alzò un sopracciglio.
<Sta dicendo che è stato Fury ad ingaggiare i pirati? Perché?>.
<Il dirottamento era una copertura per l'acquisizione e la vendita di informazioni segrete. La vendita è saltata, e questo lo ha portato alla morte> rispose. Il Capitano abbassò la testa.
<Se davvero conosceva Nick Fury, sa che è una menzogna>.
<Secondo lei perché ne parliamo?> chiese ironicamente Pierce, per poi alzarsi e andare vicino la finestra.
<Vede Capitano, faccio parte del Consiglio non perché fosse un mio desiderio, ma perché me lo chiese Nick perché eravamo entrambi disincantati. Sapevamo che nonostante tutta la diplomazia, le strette di mano e la retorica, per costruire un mondo migliore, a volte è necessario distruggere quello vecchio. E questo crea nemici. Quelle persone che ti definiscono sporco perché hai il fegato di infilare le mani nel fango per costruire qualcosa di migliore. E l'idea che quelle persone possano festeggiare oggi, mi...mi da veramente molto fastidio> concluse, per poi guardarci a lungo.
<Voi siete stati gli ultimi a vederlo vivo, e per me non è una coincidenza. E secondo me anche voi lo sapete. Quindi, ve lo chiedo di nuovo> si avvicinò lentamente a noi.
<Perché Nick Fury era da voi?> chiese ancora.
Feci per parlare, ma il Capitano mi precedette.
<Mi ha detto di non fidarmi di nessuno> disse, e lo maledissi mentalmente.
<Mi chiedo se non si riferisse anche a se stesso> commentò Pierce.
<Mi dispiace, sono state le sue ultime parole. Con permesso> disse Steve, per poi prendermi per mano e fare per andarsene.
<Capitano! Qualcuno ha ucciso il mio amico, e io scoprirò perché. Chiunque provasse ad intralciarmi se ne pentirà. Chiunque> concluse Pierce, marcando leggermente l'ultima parola guardandomi.
Il Capitano seguì il suo sguardo, per poi tirarmi verso l'ascensore.
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It has always been You -Steve Rogers-
FanficLui avvicinò le sue labbra al mio orecchio. <Per tutto questo tempo sono sempre stato io> sussurrò facendomi rabbrividire. <Tu?>. <Esattamente. Sono il carnefice di tutto-> la rabbia ribollì in me, <E tu non ti sei accorta di ni...