Entrammo furtivamente nel Triskelion, per poi arrivare davanti la porta interessata.
Un ragazzo ci aprì, sgranando subito gli occhi.
<Con permesso> disse garbato il Capitano. Il ragazzo in risposta alzò le braccia, spostandosi.
Steve andò indisturbato verso un microfono.
<Attenzione agenti dello S.H.I.E.L.D! Sono Steve Rogers. Avete sentito molto parlare di me in questi giorni. Vi hanno anche ordinato di darmi la caccia. Ma è tempo che conosciate la verità. Lo S.H.I.E.L.D non è quello che pensavamo che fosse. È stato purtroppo fagocitato dall'Hydra. Alexander Pierce è il loro leader. Le squadre Strike e Insight sono anch'esse dell'Hydra, e ce ne sono molti altri che si trovano in questo edificio. Potrebbero essere accanto a voi. Sono vicini al loro obiettivo: il controllo assoluto. Hanno sparato a Nick Fury, e non finirà lì. Se voi oggi lancerete quegli Helicarrier, l'Hydra starà in grado di uccidere chiunque la ostacolerà. A meno che non li fermiamo. So di chiedere molto, ma...il prezzo della libertà è alto, lo è sempre stato. Ed è un prezzo che io sono disposto a pagare. E se sarò il solo, allora così sia-> mi avvicinai a lui, prendendogli la mano. Lui mi sorrise, <Ma scommetto che non lo sarò> concluse guardandomi.
<Il discorso te l'eri scritto prima? Oppure sei andato a braccio?> chiese curioso Sam.
<No no, questo è il super potere di Capitan Orgoglio d'America> risposi io, facendoli ridacchiare.
<Adesso tocca a loro scegliere> esclamò Steve.
La terra tremò.
<Hanno lanciato gli Helicarrier!> esclamò l'Agente Hill ai comandi.
Iniziammo a correre.
<Ehi Capitano! Come riconosciamo i buoni dai cattivi?> chiese urlando Sam.
<Se vi sparano addosso sono cattivi!> esclamò in risposta Steve.
<Grazie per la lungimirante risposta!> commentai.
Ci gettammo dalla piattaforma. Falcon prese il volo, mentre io creai un atterraggio sicuro per me e il Capitano sull'Helicarrier in volo.
Una decina di soldati iniziarono a spararci contro, ma noi ci nascondemmo.
Un soldato ci prese da dietro, ma Steve gli diede un pugno sul viso, per poi strappargli di dosso una granata, lanciandola poi ai soldati nemici.
<Capitano! Ho travato i cattivi di cui parlavi!> urlò Sam.
<Stai bene?> chiese Steve.
<Ancora non sono morto!>.
-Falcon, status?- chiese Maria all'auricolare.
<Impegnato!> rispose lui.
<Ok Capitano, ci sono> esclamò ancora poco dopo.
<Oh cazzo> lo sentimmo sussurrare.
<Sam! Tutto bene?> chiesi.
<Una meraviglia!>.
Io e Steve continuammo a farci strada a suon di pugni tra i soldati.
-Otto minuti- ci avvisò Hill.
<Ci stiamo lavorando> rispose Rogers, entrando dentro l'Helicarrier.
Cliccò qualche pulsante, e sostituì un blades server.
<Alpha sicuro!> avvisò l'agente.
-Falcon, dove ti trovi?- chiese.
<Ho fatto una deviazione!>.
<Oh si! Bravo sicuro!> esclamò dopo poco Sam.
-Due andati. Ne manca uno-.
-Sei minuti-.
<Ehi Sam! Mi serve un passaggio!> esclamò il Capitano andando verso la fine dell'Helicarrier.
<Io ti raggiungo tra poco!> dissi, e lui annuì.
<Dimmi quando sei pronto!> disse Sam.
Steve si buttò giù.
<Adesso!>.
Mi sporsi, vedendoli risalire, per poi atterrare sull'ultimo Helicarrier.
<Steve!> urlò Sam, facendomi girare.
Vidi il Capitano cadere, ma restare aggrappato al Carrier.
Il Soldato d'Inverno era da lui, e questo non prometteva bene.
Spinsi con dei calci alcuni soldati, per poi raggiungere l'ultimo Carrier.
<Sam, dove sei?> sentii chiedere il Capitano.
<A terra. L'armatura è fuori uso. Scusa Capitano> disse dispiaciuto Falcon.
<Tranquillo Sam, ci sono io con lui!> esclamai.
Entrammo nell'Helicarrier, e Steve davanti a me si bloccò.
<Cosa succede?> chiesi, per poi bloccarmi anch'io quando vidi cosa stava guardando.
Il Soldato d'Inverno e mio fratello ci stavano di fronte, bloccandoci il passaggio.
<Molte persone rischiano di morire-> disse il Capitano, <E noi non lo possiamo permettere> continuai io.
<Vi prego> dissi, <Non costringeteci a farlo> continuò stavolta Rogers.
Loro non si mossero neppure di un millimetro.
Noi nemmeno.
Che la battaglia abbia inizio.
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It has always been You -Steve Rogers-
Fiksi PenggemarLui avvicinò le sue labbra al mio orecchio. <Per tutto questo tempo sono sempre stato io> sussurrò facendomi rabbrividire. <Tu?>. <Esattamente. Sono il carnefice di tutto-> la rabbia ribollì in me, <E tu non ti sei accorta di ni...