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<Cosa?> sussurrò scioccato.
<È mio fratello> ripetei e lui rimase a fissarmi, per poi ripararmi col suo scudo da una fiammata. 
Intorno a noi c'erano civili, anche feriti, che correvano urlando e disperandosi. 
<Và da loro. Io me la caverò> dissi e lui mi si avvicinò.
<Sicura?>.
<Si. E adesso và a fare l'eroe> dissi sorridendogli. 
Lui fece per andarsene, ma io lo richiamai, facendolo girare verso di me.
<Vedi di non morire, Capitano Rogers> esclamai e lui sorrise.
<La stessa cosa vale per te, Caporale Perkins>.

Strappai una striscia di stoffa dalla maglia, e la strinsi intorno alla ferita sulla coscia. 
Mi preparai due coltelli, e partii all'attacco.
Iniziai a menare pugni e calci ben mirati, cercando di non venire bruciata dal fuoco di Ryan. 

Continuammo la lotta infinita tra fuoco e acqua.
Nessuno dei due aveva la minima intenzione di cedere, nonostante eravamo visibilmente stanchi e feriti.

Sentii dei rumori dietro di me, e mi abbassai, schivando un proiettile del Soldato d'Inverno, che imperterrito continuò a camminare tra la gente, terrorizzandola. 
Lo sentii fermarsi davanti alla voce di Natasha, che aveva qualcosa di diverso. 
Lui lanciò una granata sotto la macchina dove si sarebbe dovuta trovare la rossa. 
La vera Vedova Nera spuntò dietro il Soldato d'Inverno, stringendogli le gambe intorno al collo. 
Lui però, la gettò contro una macchina, per poi puntarla con fucile.
Con una colonna d'acqua gli bloccai il braccio normale, permettendo alla rossa di scappare. 
Ryan mi stordì con un pugno, facendomi perdere la presa sul soldato, che riprese la sua fissazione per la Vedova Nera, riuscendo stavolta a colpirla.

<No!> urlai vedendola appiattirsi alla macchina, per poi girarmi e mandare mio fratello dall'altra parte della strada. 
Mi girai, ma il Soldato d'Inverno era scomparso nel nulla. 
Lo vidi dopo poco puntare ancora Natasha, ma venne fermato da Steve, che iniziò a pararsi con lo scudo dai colpi del soldato.

Sentii una presenza alle mie spalle, e quando mi girai vidi mio fratello che mi veniva veloce incontro. 
<Ryan, ti prego! Basta! Non è il momento!> esclamai spazientita quando mi fu davanti. 
Lo colpii per l'ennesima volta con un pugno, mettendoci tutta la forza che avevo.
Il ragazzo si schiantò con una macchina, accasciandosi a terra. 

Sentii colpi e scoppi, e vidi il Capitano messo alle strette dal Soldato d'Inverno, così creai una corda d'acqua, attorcigliandola attorno al braccio del soldato.

Steve riprese in mano lo scudo, colpendo il soldato proprio dietro al gomito, in modo tale da prenderlo per il viso e ribaltarlo all'indietro.

Anche la sua maschera era caduta. 

Il cuore di Rogers perse un battito, e lui trattenne il respiro vedendo il viso dell'uomo contro cui stava combattendo.

<Bucky?>.

<Chi diavolo è Bucky?> esclamò l'uomo puntandogli la pistola contro, ma per fortuna arrivò un Sam Wilson volante a mandarlo giù.
Il soldato si rialzò, ma quando fece per sparare al Capitano, Natasha recuperò il lanciagranate, facendogliene scoppiare una affianco.

Delle sirene si fecero sempre più vicine, e da alcuni macchinoni neri scesero una dozzina di soldati che ci circondarono.
<Mani in alto! In ginocchio!>.
Arrivarono addirittura degli elicotteri, dal quale si calarono altri nemici. 

Non ce la potevamo fare. 

Eravamo feriti. Stremati. Scossi. Ed eravamo solo quattro contro almeno una trentina di persone. 

Il Capitano gettò a terra lo scudo, alzando le braccia sopra la testa. 
Tutta l'adrenalina scomparve improvvisamente, lasciandomi senza forze. 
Mi ritrovai in ginocchio prima del dovuto. 
Ci misero le manette. 
Cercai lo sguardo di Rogers. 
<Steve!> lo richiamai, ma lui non mi degnò di uno sguardo. 
Ci fecero salire su una macchina blindata, portandoci, molto probabilmente, al cospetto dell'Hydra.

Ad ogni buca sobbalzavamo e io e la rossa stringevamo i denti.
<Era lui. Ci siamo guardati in faccia. Era come se-> sussurrò Steve ad un certo punto, continuando a fissare il vuoto.
<Come se non ti conoscesse> conclusi e lui annuì.
<Come è possibile? È successo settant'anni fa> commentò Sam.
<Zola. Il reparto di Bucky fu catturato nel 43. Hanno eseguito esperimenti su di lui che l'hanno aiutato a sopravvivere alla caduta. Poi lo hanno trovato e->.
<Non è colpa tua, Steve> sussurrò esausta Natasha.
Lui abbassò lo sguardo.
<Anche quando non avevo nessuno avevo Bucky>. 

Natasha appoggiò la testa. 
Stava perdendo troppo sangue.
<Dobbiamo trovare subito un medico. Se non esercitiamo pressione su quella ferita, morirà dissanguata!> esclamò Sam verso i due soldati con noi. 
Quello a destra accese il bastone elettrico, per poi piantarlo nel petto del suo compagno.
Si tolse il casco, e noi la guardammo confusi. 
<Ah, questo coso mi stava spappolando il cervello!> commentò Maria Hill. 
<Credo di non essere mai stata così felice di vedere un'agente dello S.H.I.E.L.D come adesso> esclamai. 

Forse ci saremmo salvati.

It has always been You -Steve Rogers-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora