Capitolo 5

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Daichi's pov

Esco dal locale con ancora la mente sottosopra.
Riesco anche a sbattere contro una tizia mentre provo ad andarmene.
《Che cazzo》esclamo decisamente stanco.
Quella ride.
Palesemente ubriaca.
Deve essere davvero buono l'alcool qui.
Anche se non so se voglio prenderlo come scusa.
Non lo è.
Si deve prendere le sue responsabilità.
E io le mie per averlo lasciato fare.
Fanculo.

Cammino irrequieto davanti all'entrata del pub, cercando di calmarmi un minimo prima di mettermi in strada.
Non mi fido a camminare tra le macchine con la testa in queste condizioni.
Sospiro.
Ho visto Asahi scappare verso il bagno, prima di uscire.
Probabilmente ora è con lui.
Spero non gli venga in mente di seguirmi.
Ho bisogno di non vederlo per un po'.

Sono arrabbiato, dopotutto.
Sorpreso, confuso e arrabbiato.
Posso capire tutto, la fine della relazione con Naoto, l'alcool, l'eccitazione da musica a palla, ma quello che ha fatto ha decisamente superato il limite.
Mi passo irritato una mano sulla bocca.
Non sono uno che puoi rimorchiare in una serata in discoteca e limonare senza pensarci troppo.
Soprattutto se sei un ragazzo.
Soprattutto se dovresti essere il mio migliore amico.
Migliore amico col cazzo, mi sa.

Sospiro ancora.
Mi sento preso in giro, ecco cosa.
Pensavo di aiutarlo a stare meglio e invece ora sto di merda io.
Vorrà dire che non era destino.
Vorrà dire che deve stare lontano ora.
Cazzo, non riesco ancora a parlare con la mia ex delle medie e dovrei restare amico con uno che ha fatto una cosa del genere?
Mi pulisco di nuovo le labbra mentre lancio un'ultima occhiata al pub prima di andarmene.

Ma vedo Kyoko uscire.
《Daichi?》mi chiama.
Non mi aspettavo di vederla qui fuori.
Scuoto la testa, cercando di sciogliere almeno un minimo della tensione che ho accumulato nelle spalle.
《Kyoko? Che ci fai qui?》le domando quando si avvicina.
《Dentro la musica è troppo forte e un tizio ubriaco ci stava provando un po' troppo》mi risponde con la sua solita calma.
《Oh》decisamente, l'alcool deve essere parecchio buono.
E pieno di ormoni.

《Stai andando via?》intuisce subito.
È una ragazza sveglia.
Ho sempre ammirato questa sua caratteristica.
《Già》emetto piano.
Quella mi guarda negli occhi giusto un attimo.
E capisce immediatamente.
Mi poggia una mano sulla spalla.
《Li avviso io gli altri》mi comunica.
《Grazie》sussurro.
Ci metterà poco a capire tutto, me lo sento.
Ma non fa niente.
Magari avrà dei consigli su come affrontare la situazione.
《Ciao》


Suga's pov

Per la terza volta dall'inizio di questo fottuto allenamento la mia alzata finisce troppo lontana da chi deve schiacciare.
Asahi mi guarda comprensivo ma preoccupato.
Dopotutto da quanti giorni è che faccio questa vita ormai?

《Suga, che succede? Hai la testa completamente da un'altra parte per ora!》mi richiama il capitano.
Abbasso lo sguardo e stringo i pugni.
Cazzo.
《Scusa》mormoro.
Lo so.
Non sono capace a fare niente.
Sto distruggendo tutto ciò che mi è caro.
L'asso mi guarda.
Il nodo alla gola mi si stringe.
Quanto ci metterò a far casino anche con te?
《Non sta tanto bene》inventa lui.

Il coach mi guarda male.
《E dillo prima》brontola.
Sono esausto.
《Vatti a riposare un attimo. Hai bisogno di una mano?》mi chiede comprensivo il prof.
Mi guardo attorno.
Daichi sposta lo sguardo per non incrociare il mio.
Il mio cuore si crepa ancora.
《Vado io》si offre quindi l'asso.
Grazie.

Ho a malapena il tempo di superare la soglia del bagno che scoppio a piangere.
Mi fa male la testa e ho difficoltà a respirare.
Il ragazzo mi abbraccia.
Mi stringo forte a lui.
Ho le gambe tremanti e instabili.
Non crollo a terra solo perché Asahi sta tenendo quasi tutto il mio peso.

《L-l'hai visto anche tu, v-vero?》riesco a mormorare a malapena.
《Non mi guarda nem-meno più》
Il nodo alla gola si stringe ancora, togliendomi il fiato per qualche secondo.
《P-perché l'ho fatto?》perché perché perché?
Le lacrime si fanno più amare.
È tutta colpa mia.
Ha ragione.

L'asso inizia a passarmi una mano tra i capelli.
《Non... dire così. Ecco, hai un po' sbagliato i mezzi, quello si. Ma forse...》sussura.
Non sa nemmeno lui cosa dire.
O forse lo sa ma non vuole ferirmi ancora di più di quanto non abbia fatto da solo.
《For-se non è m-mai stato destino》cerco di ridere io.
Ma la gola fa male.
Ma tutto fa male.
E il cuore più di ogni altra cosa.
Sento l'asso stringermi ancora di più a sé.
Lo lascio fare volentieri.
《Perché non posso semplicemente cancellare tutto?》mi lascio scappare.
E poi sorrido tra le lacrime.
Cancellare tutto con l'alcool.
O magari cancellare me.
《Sarebbe molto più facile》

Le braccia attorno al mio corpo si irrigidiscono.
Sento quindi uno sguardo preoccupato e serio puntarsi nei miei occhi.
《Suga》li abbasso subito.
Giuro, non dicevo sul serio.
Non stare male anche tu.
Mi mordo la lingua.
《Scusa》sussurro.
Asahi scuote piano la testa, lasciandomi finalmente andare.
《Ti capisco》

Dopo qualche altro momento di silenzio lo sento sospirare.
《Vedrò di parlare con lui》sgrano gli occhi.
《N-no!》il suo sguardo si fa di nuovo serio.
《Questa situazione non può continuare così》e mi indica.
Tu non puoi continuare così》

Gli occhi mi si riempiono di nuovo.
Cazzo, sono pessimo.
《Non pensavo che dopo così tanto tempo avrei rovinato tutto in questo modo》mi faccio scappare.
Però il sole era troppo vicino per non essere tentati di toccarlo.
Fottuti sentimenti.

Mi appoggio al lavandino.
Ho bisogno di una mano per tenere su il mio corpo.
Farò schifo in campo.
《Lo so che dovrei essere io a farlo》emetto.
So che dovrei affrontarlo.
Sono io il colpevole.
《Però...》però sono un codardo.《Perché deve essere così difficile?》mi lascio scappare.
Ingoio il nodo in gola prima che mi blocchi di nuovo il respiro.
Asahi mi posa una mano sulla spalla.
《Se fosse facile non sarebbe divertente》riesce a farmi sorridere.
《Effettivamente sono così tanto divertito per ora》gli faccio notare.
Sorride anche lui.
Lo abbraccio un'ultima volta.

《Grazie》sussurro sul suo petto.
《Gli amici servono a questo, no?》ridacchia.
Lo imito.
Come farei senza di lui?
Prendo quindi un respiro profondo.
《Ho gli occhi rossi?》gli domando, anche se sono quasi sicuro della risposta.
《Abbastanza》infatti.
Mi giro verso il lavandino e mi sciacquo la faccia.
Sospiro ancora.
《Beh, più di questo non posso fare》

Mi do due colpi sulle gambe.
Su, riprendetevi.
Mi servite ora.
《Okay Koushi, è il momento di uscire》mi dico.
E ridacchio.
《Il capitano sennò si preoccupa》
Porto gli occhi su Asahi e prendo un ultimo grande respiro.
《Andiamo》


Angoletto dell'author

Ciau
Non so che dire su questo capitolo
Quindi nel dubbio non ne parlerò

Piuttosto
Sono appena tornato a Roma
Domani (in teoria oggi, ma l'accademia non si è ancora degnata di assegnarci un prof di fotografia quindi vacanza) inizio le lezioni
Non ne ho voglia tipo per niente
Ma ehi, almeno ricomincerò a scrivere in metro
La noia a volte è utile rega

....
Okay, basta
A voi come va?
Fatemi sapere
A settimana prossimah

~Ash

Best Friend ~DaisugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora