Capitolo 35

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Suga's pov

Mi porto davanti allo specchio, prendendo un respiro profondo mentre mi guardo negli occhi.
《Okay Koushi》sospiro.
《Andrà bene》mi faccio forza.
Puoi farcela.
Vuoi farcela.
《Lui non è Naoto》non ti impedirà con uno sguardo di dirglielo.
Di dire qualunque cosa.
《Nè Sato o Taisei》non ti lascerà per questo.
《A lui puoi dirlo》e non perché credi che sia un passo obbligatorio di una relazione, ma perché lo pensi davvero.
Certo che ci hai messo fin troppo a capire questa cosa...

Mi do due colpi sulle gambe.
《Gli hai detto di essere non-binary e non riesci a dirgli che lo ami?》fa ancora un po' strano dire il tutto ad alta voce.
Mi tremano fin troppo le mani.
Le stringo a pugno.
《Cagasotto》mi guardo male, per poi sospirare ancora e decidermi ad uscire.
《Puoi farcela》

Arrivo a casa Sawamura con il naso ghiacciato e i calzini miracolosamente asciutti.
Dopotutto quand'è che doveva decidere di piovere a mai finire?
Oggi.
Ovviamente.
《E-eilà》saluto appena l'altro apre la porta.
《Ciao》mi sorride, avvicinandomi a sé quel che basta per potermi baciare stanza farsi vedere da eventuali vicini.

《Non ha proprio intenzione di smettere, vero?》sospira quindi.
Alzo le spalle.
《Sembra di no》e pensare che ieri c'era un bel sole.
Che palle.
《Puoi lasciarlo fuori》mi dice dunque.
Realizzo con qualche momento di troppo che sta parlando dell'ombrello, rido e faccio come richiesto.

《Tu su cosa la stai facendo la ricerca di storia?》mi domanda il mio ragazzo qualche minuto dopo.
Finisco di mettere le ciabatte e comprendo la domanda
《Titanic》riesco a ricordare alla fine.
Gli strappo una risata.
《Però》commenta.
《Mi piace》
Sono d'accordo.
Da piccola avevo un'ossessione poco sana per quella barca di merda.
Detto con amore, ovviamente.

《Tu?》rilancio, seguendolo verso la cucina.
《Pompei》mi faccio scappare un sorrisino beffardo.
《Ti facevo meno perverso》e quello ci mette qualche secondo a capire che cazzo sto dicendo.
Fatto ciò mi spintona divertito.
E l'ho sentita la risata, non puoi negarlo!
《Deficiente》

Appena riusciamo a raggiungere il tavolo della cucina mi fa segno di posare le mie cose.
Faccio come detto, e ora il signor borsone è diventato capofamiglia Sawamura.
Secondo me gli piace stare seduto a capotavola.
Sto tergiversando.
Sento il moro emettere un piccolo sospiro
《Ad aspettare i miei si è fatto tardi. Vuoi qualcosa da mangiare?》mi propone.
Non so.
《Un tè?》rilancio.
Sembra apprezzare.
《Ci sto》

Lo guardo preparare le due tazze con più attenzione di quanta non ne metta io nello studio.
Faccio fatica a staccare lo sguardo.
Sento i cuoricini e le lucette rosa degli anime quasi riempire la mia visuale.
Ogni tanto faccio ancora fatica a credere che tutto questo non sia un sogno.
Che davvero ci sia qualcuno che mi ama.
E...
Prendo un respiro leggermente più profondo.
E che ci sia qualcuno che amo.

《Miele, giusto?》porto gli occhi su di lui.
Le sue spalle scolpite.
Il suo corpo meraviglioso.
La sua gentilezza e pazienza infinite nei miei confronti.
La sua attenzione ai dettagli.
《Ti amo》riprendo a respirare.
Non mi ero accorto di aver smesso di farlo.
Sento il cuore nelle orecchie.
Devo essere bordeaux.
E Daichi non è messo meglio, noto appena si gira di scatto verso di me.

Ma da persona al mio livello qual è si scorda di avere tra le mani acqua bollente e finisce per bruciarsi.
《Cazzo!》corro verso di lui.
《Scusa!》cerco di ispezionare il danno io, ma quello non sembra curarsene minimamente.
Il suo sguardo si fissa nel mio.
《Dillo ancora》emette.
《Cosa?》mi scappa.
Gli ho fatto andare in cortocircuito il cervello?
Quanti danni ho fatto?

《Dillo ancora》ripete soltanto.
Abbasso lo sguardo.
《Ti sei bruciato》sussurro.
E quello senza battere ciglio mette la mano nel lavandino e accende l'acqua.
Il suo sguardo non ha mai lasciato il mio, tanto che quasi non mi rendo conto quando la sua mano salva mi si posa su una guancia per una carezza.
Sobbalzo un attimo e poi arrossisco ancora un pochino.
Che ci sta sempre bene.

Best Friend ~DaisugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora