Capitolo 17

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Suga's pov

《Koushi, stiamo uscendo!》mi giro dall'altra parte, affondando la faccia nel cuscino.
《Vedi di svegliarti entro quando torniamo!》la voce di mia madre viene interrotta da quella di mio fratello.
《Hiroki》lo richiama subito.
Lo ammetto, mi strappano una risata.

Sento la porta chiudersi e la macchina allontanarsi prima di avere la forza anche solo di prendere il telefono e controllare l'orario.
Sono una pezza, il che è fondamentalmente ingiustificato.
Sbuffando più del trenino Thomas riesco finalmente ad alzarmi, e vorrei un applauso anche solo per questo.
E che non si pensi che io ne abbia voglia.
Devo solo pisciare.

Appena concluso raggiungo ancora barcollante la cucina, dove recupero una merendina a caso dalla dispensa e inizio a mangiarla senza troppa voglia.
Il processo di effettivo risveglio dura un periodo imbarazzantemente lungo passato abbandonato sul tavolo e col telefono in mano.

Quando mi sento, non dico sveglia eh, ma almeno non del tutto addormentato, mi rimetto in piedi e faccio per tornare nella mia stanza.
L'unico problema è che nel mentre passo davanti a quella dei miei.
Il letto è un onesto casino, probabilmente causato da mia madre e dalla sua costante indecisione sul cosa indossare.
Faccio per chiudermi la porta alle spalle quando un indumento in particolare attira la mia attenzione.
È una gonna della mamma, credo anche abbastanza vecchia.
Non è la prima volta che la vedo, no, ma è la prima volta che mi ci soffermo così tanto.

Saranno tutte le strane idee che ho avuto in testa in quest'ultimo periodo, idee a cui non ho voluto dare ascolto.
Riporto gli occhi sul letto.
Fino ad ora.
No?
No, non dovrei.
I ragazzi normali non si mettono le gonne.
Vero?
Non dovrei volerne mettere una.
Non direi sentirmi... stanca.
Solo stanco.
E perché ogni tanto sembra così sbagliato?
Perché di solito riesco ad ignorarlo, mente oggi no?

Faccio tremante un passo verso l'interno.
So che cosa vorrebbe dire questa azione.
E non so se sono pronto.
《Tanto non mi starà mai》provo a convincermi.
Ovviamente fallisco.
Ti pareva.
Sento le mani tremanti mentre la salgo oltre i fianchi, per poi chiudere la zip.
Sospiro, emettendo nel mezzo una risata ansiogena e liberatoria.
Altro che non starmi.

Con un altro respiro profondo apro l'armadio, portandomi quindi davanti allo specchio che si trova al suo interno.
Sento lo stomaco fare una capriola.
Non dovrebbe piacermi così tanto come mi vedo, vero?
Mi porto le mani a sistemarmi i capelli.
Non è normale.
Non sono normale.
Non posso fare finta di non capirlo.
Vero?

Mi guardo intorno, notando altre cose che mia mamma ha lasciato in giro.
Trovo una casacca nella pila delle cose da stirare.
Se la metto e poi la poso dove l'ho trovata non se ne accorgerà, no?
Non dovrei farlo.
Ma voglio farlo ormai.
Credo.
Ho paura di cosa potrei capire su di me.
Di cosa dovrei accettare.

Sfilo la maglietta del pigiama e metto quella di mamma.
È un po' stretta, ma ancora mi sta.
Ci metto qualche momento per convincermi a guardarmi allo specchio.
E quando lo faccio mi scappa una risata.
Mi piace come mi vedo.
L'abbinamento dei colori fa schifo.
Ma mi piace.
Più o meno.
Servirebbero un po' di fianchi per questo vestito.
Mi porto le mani sullo stomaco.
Solo un pochino.
Non sarebbero male.

Scuoto la testa.
Non inziamo.
È già... abbastanza problematico così.
Sospiro.
Togli 'sti vestiti, forza.
Non puoi restare in cosplay da mamma per tutto il giorno.
Si crea sul mio viso un sorriso amaro.
Cosplay.
Già.
Non posso essere molto più.
Sembro stupido.

Faccio per togliere la casacca, quando vedo un'ultima cosa che voglio provare.
E so che non dovrei.
Questo in particolare.
Però...

Allungo tremante le mani verso la pila delle scarpe, tirandone fuori un paio panna come la casacca e leggermente alte.
Sento ogni fibra del mio corpo lottare tra il volerle prendere e il lasciarle e dimenticare tutto ciò che ho fatto stamattina.
E non dico che vinca la prima, eh.
Ma la curiosità è più forte.

Best Friend ~DaisugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora