Daichi's pov
Sarò sincero, all'inizio stare con Suga era strano.
Baciarlo era strano.
Pensare di volerlo baciare forse ancora di più.
Ogni tanto mi fermavo a fissare il soffitto, sdraiato sul mio letto e ancora sveglio ad orari indecenti.
A farmi paranoie.
Ma posso dire di essermi abituato, che le notti insonni sono diminuite.
Guardo il mio ragazzo ridere vicino a me, Asahi e Shimizu poco distanti.
E sarà stato strano, ma se fosse per lui lo rifarei.Il che cozza lievemente con la sensazione che mi stia nascondendo qualcosa.
I pro di stare con qualcuno con cui sei amico da molto è che lo conosci.
E riesci a renderti conto di cose del genere.
Non sembra grave, no, però fa comunque un po' male pensare che ci sia qualcosa che sente di non potermi dire.
E non voglio saltargli addosso e chiederglielo direttamente (anche perché se non insisto mi dice che va tutto bene, ci ho provato), quindi mi sa che aspettare è l'unica soluzione.《Asahi, quando ci fai fare merenda?》ride il protagonista dei miei pensieri.
Torno coi piedi per terra.
Non puoi fare altro.
Aspetta e fagli capire che può fidarsi.
《Sarebbe un modo alternativo per scroccare dal negozio?》alza un sopracciglio il sopracitato.
Il grigio mette su un'espressione stupida e annuisce.
《Esattamente》l'altro sospira e io ridacchio.《Mia mamma prima o poi mi vieterà l'accesso alle cucine》si lamenta inziando a muoversi verso la porta.
《Quel giorno avvisami che smetto di essere tuo amico》ride di rimando il maggiore.
Asahi lo guarda male un attimo, per poi alzare nuovamente gli occhi al cielo.
《Sappi che la prenderò sul personale》e io rido ancora mentre Suga gli manda un bacino.
Quello lo ignora ed esce dalla stanza.《Sei tremendo》lo riprende divertita Shimizu.
Lui la guarda ancora sorridente.
《Ho imparato dalla migliore》anche quella alza un sopracciglio prima di rispondergli.
《Lo prenderò sul personale》gli comunica.
E tutti e tre ci mettiamo a ridere.
È Suga poi a riprendere la conversazione.
《Ehi Kyoko》sussurra.
Sembra... ansioso?
《Potresti farmi delle trecce?》la domanda non rispecchia la preoccupazione malcelata nei suoi occhi.E a questo punto non so se la ragazza stia ignorando la cosa o semplicemente non l'abbia notato, ma sta di fatto che sorride.
《Posso provare》alle sue parole sul volto del grigio nasce un sorriso enorme.
《Daichi, dammi una mano》praticamente mi ordina lei mentre si avvicina e inizia a sistemare i capelli del mio ragazzo.
Io le porgo una mano.
《Tieni》
Suga ride e Shimizu mi guarda male.
Mi decido quindi ad aiutarla sul serio.《Consegna alla porta》sentiamo dire qualche minuto dopo.
Il proprietario dei capelli annodati tra le mie dita si agita.
《Uh, passatemi qualcosa!》e la ragazza tira la treccia che sta facendo e lo fa tornare seduto.
《Ah no, io devo aspettare, tu devi aspettare》chiarisce.
Quello emette un verso seccato.
《Ha ragione》commento.
Suga piagnucola ancora.
《Lo so e non mi piace!》《Asahi, prendi elastici e fermagli》gli chiede quindi Shimizu.
Quello sbuffa.
《Mi avete preso per un fattorino stasera?》si lamenta quindi.
《Ti vogliamo tanto bene, ora fai quello che dice il capo》rincara la dose il più grande.
Mi scappa una risata.
Risata leggermente smorzata dalle lamentele del grigio.
《Aia, mi stai facendo pelata!》porto i miei occhi nei suoi teatralmente doloranti.
《Assolutamente》lo riprende infatti Shimizu.
E quello mette il broncio.
《Vedi che sono serio, i miei capelli sono delicati! E io sono troppo giovane per una pelata che, sia chiaro, non voglio》sottolinea.
Abbasso lo sguardo.
È tutto okay.《Daichi?》mi sento riportare alla realtà qualche minuto dopo.
《Tieni》le mie mani vengono quindi utilizzate come blocco per una delle due trecce ora complete mentre la ragazza sistema i codini.
《Fatto》emette chiudendo la prima.
《E fatto》
Si sposta quindi davanti a Suga, prendendogli il viso a coppa.
《Stupenda》sussurra orgogliosa.
Vedo il grigio sobbalzare.
Lei indica quindi una delle due trecce.
《Questa un po' meno》l'altro arrossisce.
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Best Friend ~Daisuga
RomanceSuga e Daichi sono amici da quando ogni loro compagno ne ha memoria. Ad Asahi piace raccontare che lo siano diventati nell'esatto momento in cui si sono ritrovati per la prima volta insieme, uniti dalla paura del coach il giorno del loro primo allen...