Capitolo 12

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Suga's pov

Mi siedo ancora scosso sul letto, fissando come in trance la porta da cui qualche minuto fa Daichi è dovuto uscire.
Sua madre lo ha chiamato, dandogli delle commissioni da fare "ora ma anche subito".
A quanto pare aspettano dei parenti a casa.
Ha avuto giusto il tempo di tenermi stretto mentre rispondevo a quel bastardo di Naoto prima di dover scappare.

Emetto un piccolo sospiro.
Se non fosse per il viso ancora impasticciato di lacrime probabilmente penserei di aver fatto un sogno.
Uno di quelli meravigliosi e che sfumano appena ti svegli, lasciandoti però il sorriso sulle labbra.
Prendo quindi il telefono, chiamando la prima persona che deve essere informata.

《Asahi》inizio appena accetta la chiamata.
Non gli do nemmeno il tempo di rispondere.
《Penso di star sognando》sussurro.
《Hai mandato a cagare Naoto come dovevi?》emette speranzoso lui.
Mi strappa un sorriso.
《Gli ho detto che non mi interessa》e sono stato molto più fine ed educato del suo messaggio da stronzo.
《Beh, meglio di niente》alza palesemente le spalle lui.

《Daichi?》mi domanda quindi.
《Se n'è andato ora》dico, per poi prendere un respiro profondo.
《Credo...》ingoio a vuoto.
Ho paura di aver immaginato tutto.
Ho paura di svegliarmi e rendermi conto che la mia fantasia mi abbia solo fatto del male.
Ancora una volta.
《Credo che si sia dichiarato》sussurro alla fine.

Asahi si prende qualche secondo prima di rispondere.
《Serio?!》la sua reazione mi strappa un sorriso.
Di nuovo.
È il migliore in questo.
《A quanto pare non era etero quanto pensava》emetto divertito.
《Cioè, vi tolgo gli occhi di dosso cinque minuti e voi vi mettete insieme? Vi devo lasciare soli più spesso mi sa》alle sue parole arrossisco un poco e abbasso gli occhi.

《Non è che sia... una cosa ufficiale, ecco. Non ne abbiamo esattamente parlato, però... sono felice》sussurro.
《E ci credo!》mi riprende lui.
《Cavolo Suga, fossi lì ti starei già abbracciando》chiarisce.
O devo forse prenderla come una dichiarazione di intenti?
《Rimedierai dopodomani》lo rassicuro comunque.
Quello sorride.
《Contaci!》

Non restiamo al telefono ancora per molto.
Appena la chiamata finisce fisso il dispositivo tra le mie mani mentre prendo un lungo respiro.
Apro quindi la chat con Naoto e blocco il suo numero.
Con il corpo tremante e un sorriso sulle labbra mi lascio finalmente cadere sul letto.


Daichi's pov

Esco dal supermercato con ancora la testa tra le nuvole.
Se stamattina mi avessero detto che entro pranzo mi sarei messo con Suga penso mi sarei messo a ridere.
Il cuore però mi batte forte ogni volta che ci penso.
E se continuo così un salto all'ospedale non me lo toglie nessuno.

Emetto un piccolo sospiro.
Non mi aspettavo un cambiamento del genere, sarò sincero.
Questo spiega molti pensieri dell'ultimo periodo, però...
Abbiamo iniziato nel modo peggiore possibile.
E penso che farebbe strano a chiunque.
Mi sembra tutto così irreale.
Però credo di essere sicuro.
Mi scappa una risatina.
Questa frase non ha senso.
Ma è così che mi sento.

...no, non l'ho fatto per lui.
Non l'ho fatto perché mi faceva pena.
Non l'ho fatto, no?
No.
No, ne sono sicuro.
Credo.
Cazzo.
Ne sono sicuro e basta.
Avevo lo stomaco sottosopra anche solo ad abbracciarlo.
Non capita con le persone che ti fanno pena.
Ed ecco perché mi sono sentito così verso Asahi.
Ero... geloso?
Senza nemmeno rendermi conto di avere una cotta per Suga?

Cotta.
Per Suga.
Mi porto una mano a coprirmi la bocca.
Sento le guance un po' calde.
Fa strano.
Fa strano di sicuro.
Non me l'aspettavo.
Alzo gli occhi, vedendo casa mia.
Ingoio a vuoto.
Sicuramente non se lo aspettano loro.
Non gli piacerà.
A nessuno intorno a me piacerà.
E la paura inzia a crescermi nello stomaco.
Faccio un respiro profondo e mi costringo ad entrare.
Non è il momento di pensarci.

Best Friend ~DaisugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora