Capitolo 8

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Suga's pov

Dopo non so quanti minuti di ripensamenti e correzioni sento la campanella suonare, segnando la fine degli esami e l'inizio delle vacanze estive.
Quasi emetto un verso di gioia.
Mi alzo e consegno il compito alla prof.
《Finalmente》emetto appena torno al mio banco.
《Non ce la facevo più》sbuffo ancora sistemando il mio zaino che, a dirla tutta, è praticamente vuoto.

Daichi, già pronto per uscire, mi si porta accanto.
Abbasso velocemente lo sguardo.
Stupido stomaco, devi smetterla di agitarti ogni volta che lo vedi.
Sto iniziando ad avere di nuovo il reflusso acido.
《A chi lo dici》sorride.
È solo questione di tempo, prima o poi la sua presenza non ti farà più sussultare.
È solo questione di tempo.
Questa situazione si sistemerà e starai meglio.
Non farti abbandonare nel frattempo.
Cerco di sorridere e lo seguo fuori dalla classe.

Per mia fortuna Asahi non tarda a farsi vedere.
《Suga!》mi sento chiamare infatti nel giro di pochi secondi.
Non ho bisogno di guardarmi particolarmente intorno.
《Oh, non ti avevo visto》si scusa appena ci raggiunge, salutando anche Daichi.
Quello lo tranquillizza con un gesto.
《Com'è andata?》gli chiede quindi.
《Non male》emette un po' in imbarazzo.
Il protagonista dei miei sogni e dei miei incubi si gira quindi verso di me, rivolgendomi con uno sguardo la stessa domanda.

Alzo le spalle.
《Spero bene》quello emette una risatina.
È stupenda e io la odio per questo.
Dovrebbe essere solo un tuo amico, Koushi.
E le risate degli amici non fanno questi effetti.
Smettila.
Finirà per notarlo e scapperà via di nuovo.
E avrebbe ragione.
《Ma non eri uno dei più bravi tu?》mi prende bonariamente in giro.
Stavolta la risatina scappa a me, ed è più amara di quanto avessi previsto.
《La stanchezza prende chiunque però》

Dopotutto non so nemmeno quando sia stata la mia ultima notte di sonno degna di questo nome.
Ultimamente non faccio altro che girarmi e rigirarmi nel letto per ore e ore.
Quando non sono già crollato perché ho pianto troppo, sia chiaro.
《Tu Daichi?》ripropone la domanda il più alto.
《Sono abbastanza sicuro di quello che ho fatto》sorride.
Lo fa anche Asahi.
Io ci provo, apprezziamo l'impegno.
《Menomale dai》

《Comunque dobbiamo festeggiare》decide a quel punto Daichi.
Alzo finalmente gli occhi.
《Che ne dite di una pizza?》
Ingoio a vuoto.
Che è buona.
Che mi manca stare tra noi.
Che mi manca stare bene.
Che mi manca lui.
Che voglio che tutto questo finisca al più presto per poter stare di nuovo insieme senza causare problemi.
Emetto un veloce sospiro.

《Sai che? Ci sto》terapia d'urto, Koushi.
Forse così riuscirai a ricordarti che è solo un tuo amico.
E che lui non vuole essere nulla di più.
Ingoio il nodo che mi si sta formando in gola.
《Da me? Tanto stasera mi sa che c'è solo mio fratello》propongo.
Daichi annuisce subito.
Asahi mi guarda preoccupato.
《O-okay》mormora comunque.

《Vi aspetto alle otto?》quelli annuiscono alle mie parole.
《Ci vediamo stasera allora》ci saluta il più basso dei due.
Lo seguo con gli occhi mentre si allontana.
L'asso mi posa una mano su una spalla, facendomi sobbalzare e riportandomi di conseguenza alla realtà.
Allontano lo sguardo.
《Sei sicuro di quello che stai facendo?》domanda con un velo abbastanza evidente di apprensione.
Sospiro piano.
《No》alzo quindi gli occhi verso di lui.
Sono stanchi e sicuramente tristi.
Mi scappa un sorriso amaro.
《Ma sinceramente ormai non mi interessa più》

Metto piede in casa circa mezz'ora dopo, e come prima cosa mi precipito in camera di mio fratello.
Non sentendo rumori molesti o simili, spalanco direttamente la porta.
Quello salta in aria e toglie le cuffie dalle orecchie, mettendo di riflesso in pausa il gioco in corso sul suo computer.
《Fratello》lo chiamo.
Quello mi manda beatamente a fanculo prima di rispondere.
《Che vuoi?》

Best Friend ~DaisugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora